Cosa visitare a Bacoli? 5 attrazioni da non perdere

cosa visitare a Bacoli

Bacoli è il secondo comune più importante della regione flegrea, soprattutto in relazione al patrimonio storico e archeologico dei Campi Flegrei. Sebbene oggi della “Bauri” romana resti ben poco, i suoi resti archeologici emanano un fascino che trasporta i visitatori nel passato. Grazie al suo vasto patrimonio archeologico, i viaggiatori possono sperimentare la vera bellezza e un’ampia scelta di itinerari enogastronomici, naturalistici e archeologici. Vediamo insieme cosa visitare a Bacoli.

Castello Aragonese di Baia: un tuffo nella storia e nell’archeologia

Tra le prime cose da visitare a Bacoli, partiamo con il Castello di Baia. Costruito dagli Aragonesi tra il 1490 e il 1493 e ampliato durante il vicereame spagnolo dal XVI al XVIII secolo, il Castello si erge su un promontorio del Golfo di Baia. Nato come struttura militare strategica, ha assunto in seguito un carattere artistico e archeologico.

Il Museo Archeologico dei Campi Flegrei

Oggi ospita il Museo Archeologico dei Campi Flegrei, costruito alla fine del secolo scorso e trasformato nella sua forma attuale nel 2010. La struttura è suddivisa in 3 sezioni: Cuma, Pozzuoli e Rione Terra. L’itinerario tratta dei resti di una magnifica villa romana, eccezione all’architettura residenziale marittima, che si estende per circa 100 metri dal mare alla cima del promontorio, oggi occupati dall’eroe del castello, la Sala dei Cavalieri, il cui pavimento romano, decorato con ornamenti e mosaici in bianco e nero, rimane in ottimo stato. La villa, che potrebbe essere appartenuta a Cesare stesso, fu costruita nel II secolo a.C., poi ristrutturata nel secondo quarto del I secolo a.C. e nel periodo neroniano, quando la proprietà fu trasferita allo Stato imperiale. Le sezioni del museo situate in parti remote del castello possono essere visitate attraverso rampe, scale e terrazze panoramiche fino alla magnifica Piazza Almi che si affaccia sul Golfo di Napoli.

Parco Archeologico delle Terme di Baia: i templi di Diana, Mercurio e Venere

Altro luogo da non perdere è il complesso archeologico di Baia. Tra i monumenti più importanti ci sono edifici a cupola ad arco come il Tempio di Diana, il Tempio di Mercurio e il Tempio di Venere (tutte strutture termali e non luoghi di culto, anche se conservano i nomi popolari).

Parco sommerso di Baia: la Pompei sommersa

Il Parco Archeologico Subacqueo di Baia è considerato da “Travel Lesure” uno dei siti di immersione più spettacolari al mondo. È nota anche come “Pompei sommersa” perché ha una struttura simile a quella della città romana. È possibile effettuare quest’escursione tramite un’imbarcazione con prua finestrata, dove si può stare comodamente seduti sotto la superficie del mare e osservare rovine di ville subacquee, colonne, mosaici, reperti archeologici, vita marina e fenomeni vulcanici sottomarini.

Casina Vanvitelliana: un gioiello borbonico sul Lago Fusaro

La Casina Vanvitelliana fu costruita nel 1782 su richiesta di Ferdinando IV di Borbone da Carlo Vanvitelli, figlio di Luigi Vanvitelli, architetto della Reggia di Caserta. Si trova su un isolotto del Lago Fusaro a Bacoli, collegato alla terraferma da un pontile in legno. In sostanza, si trattava di un casinò reale costruito all’epoca per la caccia e la pesca. L’architettura, fatta di forme geometriche, grandi vetrate e terrazze, insieme all’unico specchio d’acqua che la incornicia, rende la villa particolarmente attraente e suggestiva. Nella villa hanno soggiornato personalità di spicco come Rossini, Mozart e il Presidente della Repubblica Luigi Einaudi.

Piscina Mirabilis: l’antica cisterna romana di Miseno

La Piscina Mirabilis, era in origine un serbatoio per l’acqua potabile. Essa prende il nome dalla grandiosità della sua struttura e fu costruita in epoca augustea a Miseno, a nord-ovest del Golfo di Napoli. Il monumento segna il punto in cui l’acquedotto, voluto da Augusto e realizzato sfruttando le sorgenti dell’Acquaro di Serino nell’alta Valle del Sabato, raggiungeva Miseno ed era destinato a soddisfare le esigenze della “Classis Misenes’’. La sua impronta architettonica — 70 m di lunghezza, 25,5 m di larghezza e 15 m di altezza — e il fascino dei suoi spazi interni perfettamente conservati ne hanno fatto una delle strutture più famose e visitate dal XVIII secolo. La cisterna ha ingressi a scalinata agli angoli nord-ovest e sud-est, con il primo ingresso ora servito da una rampa in ferro. Una volta entrati, i visitatori hanno la sensazione di essere entrati in una cattedrale sotterranea. È in questo bellissimo sito storico e archeologico dei Campi Flegrei che si svolge la scena finale più rappresentativa del film di Sorrentino È stata la mano di Dio.

Altre attrazioni da non perdere a Bacoli e dintorni

Oltre alle cinque attrazioni principali, Bacoli e i suoi dintorni offrono anche altri luoghi di interesse che meritano una visita.

Sacello degli Augustali

Ad esempio, il Sacello degli Augustali, un edificio di epoca romana destinato al culto imperiale, scoperto in seguito a degli scavi effettuati negli anni ’60 del Novecento.

Teatro romano di Miseno

Oppure il Teatro romano di Miseno, risalente al I secolo d.C. e ancora oggi in buono stato di conservazione. La sua cavea poteva ospitare diverse migliaia di spettatori.

Itinerari consigliati a Bacoli: archeologia, natura ed enogastronomia

Bacoli è il punto di partenza ideale per diversi itinerari alla scoperta dei Campi Flegrei. Ecco due proposte:

Itinerario di un giorno a Bacoli

Mattina: visita al Castello Aragonese e al Museo Archeologico dei Campi Flegrei. Pranzo in un ristorante tipico con vista sul mare. Pomeriggio: relax al Parco sommerso di Baia con escursione in barca dal fondo trasparente o immersione guidata. Sera: passeggiata al tramonto e cena a base di pesce in uno dei ristoranti del porto.

Itinerario archeologico nei Campi Flegrei

Partenza da Bacoli con visita alla Piscina Mirabilis e al Sacello degli Augustali. Proseguimento per Pozzuoli con visita all’Anfiteatro Flavio, al Rione Terra e al Tempio di Serapide. Pranzo a Pozzuoli. Nel pomeriggio, visita al Parco Archeologico di Cuma con l’Antro della Sibilla e l’Acropoli. Rientro a Bacoli in serata.

Fonte immagine in evidenza: Wikipedia

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A proposito di Martina Barone

Laureata in Lingue e Culture Comparate presso l'Università degli Studi di Napoli L'Orientale e attualmente studentessa magistrale in Scienze dello Spettacolo e Produzione Multimediale all'Università degli Studi di Padova. La mia passione per le arti in tutte le sue forme dal cinema alla letteratura guida il mio percorso accademico e professionale. Ogni aspetto della creatività mi affascina, e credo fermamente nel potere delle storie e delle immagini di trasformare il mondo che ci circonda!

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