La storia di Bari, capoluogo della Puglia affacciato sull’Adriatico, è quella di un crocevia di popoli e culture, un vero e proprio ponte tra Oriente e Occidente. Dalle sue origini antichissime con i Peuceti fino al prestigio raggiunto sotto i Borboni, la città ha conservato un’identità unica, visibile nel contrasto tra il suo cuore antico, la “Città Vecchia”, e il moderno “Quartiere Murattiano”.
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La storia di Bari in breve
Il primo insediamento della città, la Città Vecchia (conosciuta come “Bari Vecchia”), fu fondato dai Peuceti, per poi essere conquistato dai Romani. Tuttavia, è durante il Medioevo che Bari assume un ruolo strategico, prima come centro bizantino e poi con l’arrivo dei Normanni, che edificarono il maestoso Castello Normanno-Svevo, successivamente ampliato da Federico II. La svolta moderna avvenne con il generale francese Gioacchino Murat, che all’inizio dell’Ottocento promosse la costruzione del “Quartiere Murattiano”, un elegante reticolo di strade che segnò l’espansione della città oltre le mura antiche.
Le tradizioni: San Nicola e l’arte delle orecchiette
La storia di Bari è profondamente legata a tradizioni millenarie. La più importante è senza dubbio la Festa di San Nicola. Il culto del santo, le cui reliquie furono traslate da Myra (Turchia) a Bari nel 1087 da 62 marinai, è un evento che unisce la città e il mondo. Come documentato sul sito ufficiale della Basilica, San Nicola è venerato sia dai cattolici che dagli ortodossi, rendendo Bari un centro di dialogo interreligioso. I festeggiamenti si svolgono due volte l’anno: il 6 dicembre, giorno della sua morte, con un pellegrinaggio all’alba, e dal 7 al 9 maggio, la “festa grande” che celebra l’arrivo delle reliquie. L’8 maggio è il giorno più suggestivo, con la processione della statua del santo su un peschereccio, seguita da un corteo di barche e dal passaggio delle Frecce Tricolori.
Un’altra tradizione viva e pulsante si trova nelle strade di Bari Vecchia, in particolare presso l’Arco Basso. Qui, le donne del quartiere preparano a mano le famose orecchiette su tavoli di legno, un rito quotidiano che attira visitatori da tutto il mondo, un vero e proprio monumento vivente alla cultura gastronomica pugliese.
Curiosità e leggende della città
Oltre alle tradizioni, la storia di Bari è ricca di curiosità, come i misteri del Teatro Petruzzelli. Inaugurato nel 1903 e oggi gestito dalla Fondazione Petruzzelli, si narra che al suo interno si aggiri il fantasma di un soldato americano suicidatosi durante la Seconda Guerra Mondiale. Un’altra leggenda riguarda l’Arco Meraviglia, un passaggio che sarebbe stato costruito in una sola notte per permettere la fuga di due giovani amanti osteggiati dalle famiglie. Infine, una curiosità lega San Nicola alla figura di Babbo Natale. La tradizione di distribuire doni ai bambini il 6 dicembre in molti paesi del Nord Europa deriva proprio dal culto del vescovo di Myra, noto per la sua generosità.
Le principali tradizioni e curiosità di Bari
Per orientarsi tra le usanze e le storie della città, ecco una tabella che riassume i punti salienti del folklore barese.
Tradizione / Luogo | Significato e storia |
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Festa di San Nicola | Celebrata l’8 maggio e il 6 dicembre, unisce devozione cattolica e ortodossa e culmina con una suggestiva processione in mare. |
Orecchiette di Arco Basso | Tradizione vivente delle donne di Bari Vecchia che preparano a mano la pasta tipica per le strade. |
Teatro Petruzzelli | Legato a storie di fantasmi e misteri, tra cui una presunta stanza segreta con documenti storici. |
Arco Meraviglia | Secondo la leggenda, fu costruito in una sola notte per favorire la fuga di due innamorati. |
Colonna miracolosa | Situata nella cripta della Basilica di San Nicola, è oggetto di devozione popolare per le donne in cerca di marito. |
Bari è un posto magico, una città in Puglia con una storia unica, fatta di tradizioni e curiosità che invitano a scoprirla e ad amarla.
Articolo aggiornato il: 03/10/2025