La tomba del marchese Yi di Zeng, scoperta nel 1977 a Leigudun, nella provincia dello Hubei , nella Cina centrale, risale al 433 a.C., in pieno periodo degli Stati Combattenti. Zeng era un piccolo marchesato subordinato politicamente ed economicamente al potente Stato di Chu. Questo straordinario complesso funerario ha un’importanza fondamentale non solo per la ricchezza e la varietà dei reperti rinvenuti, ma anche perché anticipa alcuni elementi dell’arte funeraria cinese che si svilupperanno nei secoli successivi.
Caratteristiche architettoniche della tomba del marchese Yi di Zeng
La struttura della tomba è di tipo a pozzo (fossa verticale), ma presenta una pianta suddivisa in compartimenti disposti in modo irregolare. Nonostante parte della di essa fosse situata al di sotto della falda acquifera, il sito è stato rinvenuto in uno stato di conservazione eccezionale. Questo è dovuto alla sapiente scelta dei materiali, ben conservabili in ambienti umidi, e alla meticolosa attenzione nella costruzione, che prevedeva una copertura stabile di pietra, argilla e altri materiali isolanti.
Particolarmente degno di nota è il sistema di compartimentazione interna in legno, perfettamente conservato, così come i sarcofagi. Uno di questi, appartenente al marchese Yi, è realizzato in legno laccato, con finiture in bronzo. La straordinaria conservazione di questi elementi lignei è resa possibile grazie all’uso della lacca, una resina naturale ricavata da alberi originari della Cina meridionale, del Giappone e del Sud-est asiatico. I primi esempi di oggetti laccati in Cina risalgono già al periodo neolitico.
Riti Funerari e Gerarchie Sociali
La tomba è articolata in quattro ambienti principali, ognuno dei quali ospita oggetti e resti che riflettono la struttura gerarchica e le credenze rituali dell’epoca:
- Camera orientale: è la camera funeraria del marchese. Qui si trova una doppia bara (una inserita nell’altra), realizzata in legno laccato con rifiniture in bronzo. Accanto alla bara è presente una fessura rettangolare interpretata dagli studiosi come una porta dell’anima, che avrebbe consentito allo spirito del defunto di accedere simbolicamente agli oggetti presenti nella stanza.
- Bare delle concubine: nella stessa camera sono state sepolte otto concubine, ognuna con la propria bara decorata con motivi geometrici e curvilinei, eseguiti con grande precisione su tutti e quattro i lati.
- Camera ovest: ospita tredici bare semplici, probabilmente appartenenti a vittime sacrificali, accompagnate da modesti oggetti di corredo come specchi in bronzo e utensili di uso quotidiano.
- Camera nord: il compartimento più piccolo, contiene un notevole arsenale militare composto da alabarde, lance, frecce, parti di carro da guerra e tavolette in bambù. Queste ultime contengono informazioni preziose sui rituali funebri, elencano i partecipanti alla cerimonia e i doni funerari offerti.

La camera centrale e il patrimonio musicale
Il compartimento centrale rappresenta il fulcro rituale della tomba. Qui si trova il famoso set di campane bianzhong, un vero e proprio carillon composto da 64 campane in bronzo di diverse dimensioni, disposte a forma di “L” sui lati sud e ovest della stanza, e da una grande campana centrale. Le campane sono montate su tre livelli e sospese a strutture in legno e bronzo laccato, sostenute da sei pilastri a forma di guerriero.
Le bianzhong venivano suonate da cinque musicisti: tre percuotevano i registri inferiori con bastoni, mentre due utilizzavano martelli per quelli superiori. La grande campana centrale reca un’iscrizione che testimonia la donazione da parte del re della dinastia Zhou al Marchese Yi nel 433 a.C., datazione che conferma l’alto rango e le relazioni politiche privilegiate del defunto.

Il litofono: musica scolpita nella pietra
Tra gli strumenti musicali rinvenuti figura anche un litofono composto da 41 lastre di pietra. Trentadue di esse erano montate su due assi di bronzo, mentre le restanti erano conservate in contenitori compartimentati e numerati. Le lastre erano probabilmente intercambiabili per consentire l’adattamento a diverse scale musicali: alcune corrispondevano al “Do”, altre al “Fa diesis”, e così via. Questo strumento rappresenta un raro esempio di sofisticazione musicale in epoca antica.
Conclusione sulla tomba del Marchese Yi di Zeng
La tomba del marchese Yi di Zeng rappresenta una delle più straordinarie testimonianze dell’aristocrazia cinese del V secolo a.C. Essa offre non solo un’impareggiabile collezione di oggetti d’arte e strumenti musicali, ma anche un prezioso spaccato sui rituali funerari, le gerarchie sociali e le concezioni spirituali del tempo. La disposizione degli ambienti e degli oggetti riflette la volontà di ricreare una residenza per il defunto nell’aldilà, seguendo un principio simbolico più che architettonico. Un capolavoro senza tempo della cultura materiale cinese.
Fonte immagini: Wikipedia
Fotografo immagine copertina: Zzjgbc