Senza ombra di dubbio, la classe dei volatili è una delle più affascinanti e variegate del pianeta. Oltre agli uccelli più comuni che tutti noi conosciamo, vediamo o incontriamo quotidianamente, il pianeta Terra ospita una quantità di esemplari con caratteristiche stravaganti e sorprendenti. Nella maggior parte dei casi, questi volatili non sono conosciuti. Proprio per questo motivo, ecco 3 uccelli stravaganti, insoliti e particolari che devi assolutamente conoscere e di cui, probabilmente, non hai mai sentito parlare.
1. Gallo della salvia

Il gallo della salvia, originario dell’America del Nord, si è evoluto in modo tale da poter vivere e sopravvivere solo ed esclusivamente in un unico ecosistema: quello delle aride praterie caratterizzate da distese di artemisia tridentina, detta anche salvia selvatica, da cui l’uccello prende il nome. Questo volatile ha sviluppato un legame così simbiotico con il suo habitat da essere attualmente a rischio estinzione, in quanto le praterie di salvia selvatica stanno pian piano scomparendo. Questo habitat è fondamentale per l’esemplare perché costituisce una delle sue principali fonti di cibo (soprattutto in inverno) e, inoltre, utilizza questa pianta per proteggersi dai predatori e per nascondere le proprie uova. Questo uccello stravagante è caratterizzato dal dimorfismo sessuale: le femmine, infatti, hanno caratteristiche fisiche totalmente diverse da quelle dei maschi, risultando più piccole e meno eccentriche, al contrario dei maschi che presentano un piumaggio estroso. Ma la caratteristica che lo rende davvero unico sono le due sacche esofagee sotto il collo. Queste sono porzioni di pelle molto flessibile che possono essere riempite d’aria durante l’inspirazione, rendendole ben visibili. I maschi, durante il rituale del corteggiamento, mettono in mostra questa loro capacità di fronte alle femmine: coloro che riusciranno a gonfiarle più e più volte dimostreranno virilità, guadagnandosi l’attenzione delle partner. Questo suo aspetto insolito conferisce al gallo della salvia una posizione di rilievo nella classifica degli uccelli stravaganti.
2. Paradisea repubblicana

Questo uccello stravagante è noto soprattutto per il suo aspetto mozzafiato e per il comportamento che assume durante il rituale di accoppiamento. Come spesso capita nella classe degli uccelli, anche la paradisea repubblicana è caratterizzata da dimorfismo sessuale. Le femmine sono meno colorate, al contrario dei maschi che presentano un piumaggio molto sgargiante con colori differenti tra cui blu, rosso e giallo. Sono caratterizzati, inoltre, da due penne ricurve nella zona della coda che conferiscono all’uccello un aspetto estremamente esotico e quasi fiabesco. Questo esemplare non ha dimensioni elevate: è un volatile molto piccolo che solitamente non supera i 16 cm di lunghezza e ha un peso che si aggira tra i 52 e i 67 grammi. Ciò che lascia maggiormente esterrefatti è il suo atteggiamento durante il rituale di accoppiamento. Durante questa pratica, la paradisea repubblicana ripulisce una zona nella foresta in modo da creare il palcoscenico ideale per la sua esibizione, attirando le femmine con danze e colori. Durante questo rituale, infatti, mostra il suo vivace piumaggio ed esegue movimenti complessi accompagnati da canti e richiami al fine di conquistare le partner.
3. Uccello dal becco a scarpa

L’uccello dal becco a scarpa, o becco a scarpa, merita un posto d’onore in questa classifica degli uccelli stravaganti. Il volatile in questione, più che un aspetto insolito, presenta caratteristiche fisiche a tratti inquietanti. Il suo nome è dato dalla conformazione del becco, paragonato appunto a uno zoccolo. Quest’ultimo, oltre ad avere questa forma particolare, ha una lunghezza di circa 24-25 cm, permettendo al becco a scarpa di rientrare tra gli uccelli con il becco più lungo al mondo. Questo esemplare vive esclusivamente nell’Africa tropicale centrale, per la precisione nelle paludi d’acqua dolce dove l’ossigeno è presente in quantità estremamente ridotte. Proprio qui, a causa di queste acque quasi prive di ossigeno, vive una grande varietà di specie di pesci polmonati, una delle principali fonti di alimentazione del becco a scarpa. Questo uccello suscita timore in chi lo osserva sia per le sue dimensioni, in quanto può raggiungere il metro e mezzo di altezza, sia per lo sguardo fisso e penetrante. L’aspetto che però più di tutti genera inquietudine è il suono che emette: il becco a scarpa, infatti, produce un verso spaventoso simile a degli spari, che utilizza sia per allontanare i predatori sia per attirare i partner durante il periodo dell’accoppiamento.
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