Cometa è uno spettacolo della coreografa catalana Roser López Espinosa, l’ultimo della stagione di danza e performance al Teatro Bellini di Napoli. È una performance dedicata ai più piccoli e la platea del Piccolo Bellini è gremita di un pubblico di giovanissimi, accompagnati dai genitori. Tre donne in camice arancione (tra cui la coreografa, e la curatrice del Bellini per la sezione danza Manuela Barbato in qualità di traduttrice d’eccezione) si presentano al pubblico come astrofisiche di professione e invitano i bambini a salire sul palco.
La danza come scoperta di sé e del mondo
Si entra nella dimensione del gioco quando la coreografa pone ai bambini alcune domande sui pianeti, il sole e le stelle. Sono questioni di carattere scientifico, che richiedono però uno sforzo sempre crescente di immaginazione: «il sole è la stella più grande?» e ancora, «quante stelle ci sono nell’universo?» – «Infinite!» Risponde sorprendentemente una bambina in prima fila.
Ma qualcosa non va, forse le scienziate hanno sbagliato alcuni calcoli ed il palco si riempie di un denso fumo, quasi una nebbia cosmica, da cui emerge, con grande sorpresa dei più piccoli, un’astronauta. Vestita di tuta spaziale, con tanto di casco e stivali, la performer María Arronis esplora lo spazio del palcoscenico racchiuso nella forma ottagonale tracciata in bianco sul pavimento.
La prossimità dalla quale il pubblico osserva i gesti controllati della danzatrice che si muove misurando lo spazio attraverso il proprio corpo, permette, soprattutto ai più piccoli d’età di entrare in uno stato di profonda connessione cinestetica. Lo spettatore adulto guarda invece con curiosità la nascita di un dialogo non verbale, eppure dotato di intensità particolare.
Cometa costruisce un microcosmo interattivo, in cui i piccoli spettatori sperimentano l’empatia corporea che ci appartiene in quanto esseri umani. «Con la danza – dice la danzatrice dopo gli applausi- si possono imparare un sacco di cose». Ed è forse proprio questo il senso dello spettacolo che vuole essere un invito ad imparare non solo col ‘cervello’, ma anche e soprattutto con il corpo ed attraverso il suo movimento nello spazio.
Roser López Espinosa
Formatasi alla prestigiosa MTD / High School of Arts di Amsterdam, la coreografa ha costruito un percorso artistico solido e ricco di contaminazioni. Dopo il diploma nei Paesi Bassi, riceve la borsa di studio danceWEB per l’Impulstanz di Vienna, dove proseguirà la sua formazione sotto la guida di Jaume Miró. Nel corso degli anni ha collaborato con alcune delle figure più influenti della scena catalana ed internazionale tra cui Àngels Margarit, Cesc Gelabert, Pere Faura, Iago Pericot, Katie Duck e Marta Reig Torres, consolidando un linguaggio coreografico unico.
Lowland, November e Hand to Hand sono alcune delle sue opere più apprezzate, che circuitano stabilmente a livello internazionale. Le sue collaborazioni con compagnie come Skanes Dansteater, Conny Janssen Danst, Circ Pànic e Cie XY, testimoniano una forte apertura al dialogo tra danza e circo contemporaneo. Parallelamente, svolge un’intensa attività didattica come docente ospite in centri internazionali ed è stata artista residente al Mercat de les Flors di Barcellona tra il 2018-2020, oltre che artista associata al centro di creazione La Caldera.
María Arronis
È una giovane interprete catalana, classe 2000, con un percorso eclettico che riflette la sua curiosità artistica. Dopo un primo approccio alla danza latina in una scuola locale ad Altafulla, amplia la sua formazione fondendo l’hip-hop al jazz e alla danza classica. Nel 2018 si trasferisce a Barcellona per studiare musical presso la scuola Coco Comin, dove approfondisce anche il canto, la recitazione, il tip-tap e lo stile urban. La sua ricerca si orienta poi verso la danza contemporanea quando, nel 2021 inizia il suo percorso presso Àrea, Espai de Dansa i Creació, e un anno dopo ottiene una borsa di studio a Madrid.
Lavora con coreografi affermati come Roberto Olivan (GOLD, al Mercat de les Flores) e Mercedes Pedroche (Terrario, al Teatros del Canal di Madrid). Nome emergente di una nuova generazione di interpreti, si alterna a Nora Baylach nell’ultima creazione di Roser Lopez Espinosa, Cometa.
Fonte immagine: Teatro Bellini