Naufraghi da marciapiede al Teatro Marconi | Recensione

Naufraghi dei marciapiedi, lo spettacolo di Della Corte e Starna.

«Naufraghi da marciapiede» è il titolo dello spettacolo di Nicoletta Della Corte e Stefano Starna presentato il 19 luglio 2024, presso il Teatro Marconi. La regia è di Della Corte e la presenza sul palcoscenico è di Starna, accompagnato dall’artista The Niro.

Lo spettacolo è ispirato alla vita di Evio Botta, un noto vagabondo candidato a sindaco della Capitale nel 2001, che è interpretato da Stefano Starna. Il monologo è struggente e sviscera gli aspetti salienti di una persona, che seppur in carne e ossa, risulta essere invisibile agli occhi di chiunque la osservi. Il protagonista estremamente estroverso cerca di abbattere questo muro di indifferenza sociale e  racconta la sua storia personale. Tra una canzone e un’altra di The Niro, infatti, il senza tetto prova a ripercorrere i momenti più significativi della sua vita, che lo hanno portato a diventare un naufrago da marciapiede. Il clochard è un ex chef, che ha scelto di vivere nelle strade di Roma dopo la prematura scomparsa della figlia, morta a causa di un tumore. Sua moglie è andata avanti, trovando conforto in una nuova storia d’amore -con il fratello del protagonista- mentre lui ha scelto di fuggire da quella triste realtà. Nell’esistenza di un vagabondo o di un naufrago da marciapiede, il passato viene rinnegato da ogni passante che vi percorrere la stessa strada e il suo futuro è in balia dell’ignoto. Il domani è incerto e appartiene solo a chi è abbastanza forte e determinato da riuscire a sopravvivere e vincere contro la solitudine attraverso la memoria e al ricordo, proprio come Evio.

Naufraghi dei marciapiedi, teatro Marconi

Essere o non essere, la triste realtà dei naufraghi da marciapiede 

Lo spettacolo mette in scena l’indifferenza sociale e la paura delle persone che si trovano costrette a passare in una strada, dove vi sono accampati dei naufraghi da marciapiede, che secondo la società contemporanea non meriterebbero neppure di essere guardati. Osservare una persona significa legittimare la sua presenza nel mondo. Ma un individuo che è fuggito o ha rinnegato il suo triste passato sembra non avere il diritto di essere classificato come tale, dunque non deve essere visto. È la società dell’indifferenza e senza empatia ad avere il sopravvento. La dignità delle persone povere viene rinnegata e affoga in un mondo che cerca di togliere ogni minima traccia di speranza. L’articolo 3 della CostituzioneArt. 3. Tutti i cittadini hanno pari dignità e sono eguali davanti alla legge, senza distinzioni di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali” citato da Evio non viene mai applicato, in quanto per la società odierna è più facile dimenticare gli emarginati, piuttosto che aiutare ove possibile. Come sottolineato dal protagonista, infatti, l’Italia riceve circa 80 milioni di euro dall’UE per la presenza di senza tetto.

Naufraghi dei marciapiedi in cerca di salvataggio 

Lo spettacolo di Nicoletta Della Corte e Stefano Starna dà voce a un naufrago dei marciapiedi, che prova a sopravvivere e nuotare in un mare pieno d’inciviltà, sottolineando quanto l’indifferenza delle persone renda maggiormente difficile non affondare in acque profonde e senza luce. La musica di The Niro e la sua disponibilità ad ascoltare le parole di Evio, infatti, rappresentano il salvagente dei naufraghi da marciapiede per non annegare  nelle strade piene di noncuranza di Roma

Gli altri spettacoli in programma al Teatro Marconi:

  • 20 luglio: “Serenate e stornelli romani”;
  • 21 luglio: “Ti racconto Anna mia”;
  • 23 luglio: “L’uomo che volò oltre sé stesso”;
  • 24 luglio: “Sei personaggi in cerca di autore”;
  • 25 luglio: “Compagnia Echoes Gala”;

Fonte immagine di copertina: Teatro Marconi

L’immagine inserita all’interno dell’articolo è stata scattata in loco

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