Teatro Bellini e il suo Piano Be per la nuova stagione autunnale

Teatro Bellini

Il Teatro Bellini riapre i battenti – in seguito ai lunghi mesi di lockdown – con un piano B (o, meglio, “piano Be”) per la nuova stagione autunnale.

La presentazione è avvenuta in conferenza stampa, nel pomeriggio di venerdì 26 giugno, in presenza e in streaming – nel rispetto delle norme anti-Covid -. A fare gli onori di casa, i co-direttori artistici del Teatro, Daniele e Gabriele Russo.

Come per gli altri teatri (e per il mondo dello spettacolo in generale), anche il Teatro Bellini ha dovuto reinventarsi nell’immaginare la “ripartenza” e affrontare non solo le difficoltà di gestione che le misure precauzionali e sanitarie impongono, ma anche il senso di incertezza e di immobilismo che caratterizza questa nuova fase della pandemia.

« Mi piace guardare alla nostra proposta, Il “Piano Be”, a cui volutamente non segue il dubitativo “or not to BE” – spiega Gabriele Russo –  come se lo osservassimo dal futuro, come se fra vent’anni, guardandoci indietro, ci chiedessimo: cos’hanno fatto gli artisti, le maestranze, il pubblico, il teatro tutto per rispondere alla distanza sociale richiesta dalle misure sanitarie? »

Quello che ha fatto il Teatro Bellini è, innanzitutto, annullare tutta la programmazione per la prossima stagione e, subito dopo, costruirne una nuova a partire dal “Glob(e)al Shakespeare” del 2017, chiamando il pubblico a partecipare ad un’esperienza complessiva fatta di spettacoli e artisti fra i più innovativi della scena contemporanea. L’obiettivo è, innanzitutto, rendere il teatro un vero e proprio rifugio e non un luogo tabù durante la pandemia.

 

« Per chi guida un’Istituzione Culturale – prosegue Daniele Russo – è difficile immaginare nuove prospettive che abbiano valore artistico e che, al tempo stesso, possano generare nuove opportunità sia lavorative che di incontro. »

Per questo, il Teatro Bellini, ha scelto di ripensare i propri spazi, re-immaginare la presenza del pubblico in termini di orari e rafforzare le collaborazioni, arrivando ad un totale di 54 giorni di programmazione, con 15 spettacoli per 99 repliche in sala grande, 9 spettacoli per 40 repliche al Piccolo Bellini, 9 spettacoli di danza e 9 spettacoli per ragazzi, 8 concerti, 27 appuntamenti con il progetto “Adiacente possibile”, 2 teatri “ospiti” che gestiranno una sala e circa 150 tra artisti e tecnici impegnati nei lavori.

 

Teatro Bellini, i progetti: Adiacente Possibile, Be Jennifer, Piccolo Bellini, BeQui

“Adiacente Possibile” sarà uno dei punti cardine della stagione autunnale, sotto la cura di Agostino Riitano, che spiega così il progetto:

« L’adiacente possibile è una specie di futuro in sospensione dello stato delle cose, un insieme di nessi causali da intrecciare per reinventare il presente. Si sostanzierà in uno schermo che, come uno squarcio nello spazio fisico del teatro, darà libero accesso al tempo presente, accogliendo e restituendo immagini in presa diretta: un flusso di realtà che non imbriglieremo nelle convenzioni dei linguaggi performativi, ma proveremo ad utilizzare per verificare collettivamente le infinite possibilità di ricombinazione della realtà. »

Nel “Piano Be” del Teatro Bellini sarà, inoltre, previsto lo spettacolo “Le cinque rose di Jennifer” di Annibale Ruccello, già andato in scena nella scorsa stagione teatrale, per avviare un percorso di co-creazione dal vivo con la partecipazione attiva del pubblico e dell’autore Igor Esposito. L’opera verrà suddivisa in sei parti da 15 minuti e proposta ogni martedì, per essere successivamente analizzata insieme al pubblico, con l’obbiettivo di generare un contesto rinnovato, stabilire un nuovo immaginario e trovare connessioni fra la vita ed il teatro, fra i personaggi e le persone, fra il sé e l’altro.

Il Piccolo Bellini, invece, sarà affidato al Nuovo Teatro Sanità, sotto la guida di Mario Gelardi, e al collettivo artistico Mutamenti/Teatro Civico 14 di Caserta. Due strutture che, a causa delle norme in corso, si sono trovate in forte difficoltà nell’immaginare un futuro per la propria programmazione.

 

Manuela Barbato ed Emma Cianchi cureranno la “Sezione Danza”, con 9 appuntamenti tra novembre e dicembre, per presentare i tanti volti di un’arte dai mille stili: il contemporaneo, il neoclassico, la performance, il modern, l’hip-hop.

Tra i diversi spettacoli, “Act of Mercy” del coreografo Antonello Tudisco, un lavoro ispirato alle Sette Opere di Misericordia di Caravaggio che si concentra sul significato del mutuo soccorso e dell’aver cura; “l’Amore non è un gioco” di Edmondo Tucci, già primo ballerino del Teatro San Carlo e oggi apprezzato coreografo dallo stile che spazia tra neoclassico e contemporaneo; “Puppenspieler”, un’interpretazione de “lo Schiaccianoci” del coreografo Nyko Piscopo, che riflette sul tema del vero io e dei giochi gender neutral.

E ancora, per 9 sabati, il palcoscenico sarà dedicato alla rassegna per bambini de “Il Teatro nel Baule” (una compagnia da anni impegnata in progetti di formazione e spettacoli per l’infanzia) con spettacoli di teatro d’ombre, teatro di figura, teatro d’attore e di narrazione, poetici, divertenti, misteriosi e pieni di sorprese.

Infine, dopo l’ottimo riscontro ottenuto con “BeQuiet – Concerti al Piccolo Bellini” di Giovanni Block, la nuova rassegna musicale “Musica al Bellini” vedrà protagoniste le più interessanti proposte della canzone d’autore. Tra i concerti previsti, i cui artisti sono ancora top secret, ci sarà spazio anche per il teatro: Lello Arena e Giorgio Trasselli, infatti, saranno protagonisti del nuovo spettacolo diretto dalla regista Barbara Napolitano, unica rappresentazione teatrale prevista per la line-up del festival.

La data di avvio sarà il 22 ottobre, gli spettacoli andranno in scena in alternanza dal giovedì alla domenica. Per ogni informazione sulla programmazione è possibile consultare il sito www.teatrobellini.it

A proposito di Maria Laura Amendola

Nata a Potenza il 28 giugno 1993, madre australiana e papà Irpino. Impegnata, per diversi anni, in organizzazioni a carattere sociale e culturale, ho prediletto come ambito il femminismo e le battaglie contro le disuguaglianze di genere. Nel 2021, è nata la mia prima opera letteraria, "Una donna fragile", Guida Editori.

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