Libri da 100 pagine: 3 da leggere

Libri da 100 pagine

Ci sono dei periodi, nella vita di tutti i lettori, in cui l’idea di leggere un libro eccessivamente lungo può portare le persone a mettere da parte la lettura per un po’. Per quanto sia normale alternare fasi in cui si divorano i libri e altri in cui si ha poca voglia, vi proponiamo tre colossi della letteratura classica, profondi ma brevi. Sono libri da 100 pagine adatti a chi sta affrontando questa difficoltà, a chi ha voglia di approcciarsi alla lettura e non sa da cosa cominciare o semplicemente a chi non piace leggere i cosiddetti, mattoni.

Libri da 100 pagine per una lettura veloce

1. La Metamorfosi, Franz Kafka

La Metamorfosi pubblicata nel 1915, è l’opera più famosa dell’autore Franz Kafka. Un classico adatto a un ampio pubblico, dai ragazzi fino agli adulti, tanto da essere spesso un’opera studiata alle scuole superiori. In tutte le versioni è una novella che non supera le 140 pagine, quindi è perfetta per una lettura veloce ma profonda. Il libro parla di Gregor Samsa, un ragazzo che da un giorno all’altro si sveglia da insetto. La sua nuova condizione porta Gregor ad affrontare un periodo molto difficile perché non solo non riesce ad accettarla, ma all’improvviso si trova estraniato dal mondo e da qualsiasi contesto sociale, persino dalla sua stessa famiglia (composta dai genitori e da una sorella minore). Il mutamento è inspiegabile e il paradosso del libro risiede proprio nell’assurdità dell’evento. Assistiamo quindi alla storia di Gregor, che si sente impotente sia per la sua condizione sia nei confronti della sua famiglia. La novella tratta temi come la disumanizzazione e l’assurdità dell’esistenza umana.

2. La Fattoria degli Animali, George Orwell

Uno dei più grandi classici della letteratura inglese e del maestro distopico George Orwell, autore dell’altrettanto capolavoro, 1984. Il romanzo, anch’esso breve (le versioni variano molto, dalle 90 alle 130 pagine), è una satira politica nei confronti dei totalitarismi, infatti fu scritta intorno al 1943, nel pieno della Seconda Guerra Mondiale. La storia ruota attorno agli animali di una fattoria che, ispirati dalle parole di libertà di un vecchio maiale, il Maggiore, si ribellano contro il proprietario della fattoria, il signor Jones. Guidati da Palla di Neve e Napoleone, riescono a impossessarsi della fattoria e la ribattezzano “Fattoria degli Animali“, inoltre, fecero anche la stesura dei nuovi comandamenti della fattoria tutti basati su un principio generale: tutti gli animali sono uguali. Tuttavia, anche nella rivoluzionaria fattoria, sebbene le cose sembrino partire in maniera democratica e aiutino tutti gli animali senza alcuna distinzione, la situazione inizia a vacillare. Il testo è un’allegoria del comportamento umano, e ogni animale rappresenta una figura politica realmente esistita: Napoleon è Stalin, Palla di Neve è Trotsky, e via dicendo. Tramite La Fattoria degli Animali, Orwell parla della corruzione nella politica, della propaganda, del controllo e della monopolizzazione. 

3. Le Notti Bianche, Fedor Dostoevskij

Le Notti Bianche è un racconto sentimentale del 1848, influenza diretta del Romanticismo e del Sentimentalismo. Il romanzo è stato scritto prima della deportazione dello scrittore in Siberia, e nel romanticismo apparente si percepisce già un senso di malinconia di Dostoevskij. Il titolo prende il nome da un fenomeno chiamato proprio “notti bianche”, ovvero notti su cui non scende del tutto l’oscurità a causa dell’alta latitudine. L’opera, anch’essa breve, è ambientata a Strasburgo e il protagonista è uno sognatore, che trascorre letteralmente il suo tempo in mondi immaginari che si crea (o, i moderni, “film mentali”). Il protagonista durante una di queste notti, incontra una giovane donna, Nasten’ka, che appare agitata e triste. Per quattro lunghe notti si faranno compagnia, confidandosi i segreti della loro vita e i loro pensieri più reconditi. Con questo libro, l’autore russo rappresenta l’archetipo del sognatore: una persona più immersa in un mondo immaginario che nella realtà, e quelle quattro notti sono l’unico contatto vero con la realtà, per questo ne esce particolarmente segnato. Il racconto esplora il tema della solitudine e della natura fugace degli eventi.

Questi tre libri sono dei classici perfetti per chiunque volesse una lettura veloce ma che appassioni, e sono libri che difficilmente possono annoiare o non piacere. Dostoevskij, Kafka e Orwell sono dei colossi della letteratura e promuovono libri surreali per spingere il lettore a riflettere. 

 

Fonte immagine in evidenza: archivio personale

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