Greenlights di Matthew McConaughey | Recensione

Greenlights di Matthew McConaughey | Recensione

Greenlights è il libro\autobiografia dell’attore statunitense Matthew McConaughey. Pubblicato nel 2020, dalla casa editrice Crown Publishing Group, diviene presto un best seller sia in madre patria, che nel resto del mondo. L’attore texano dona al pubblico degli appassionati lettori e lettrici una biografia, molto particolare e conforme nello stile della eccentrica personalità di McConaughey, che permette di conoscere e guardare all’attore in maniere completamente diversa. Tradotto in italiano con Greenlights. L’arte di correre in discesa, questa aggiunta dopo il titolo originale rende perfettamente, per chi si sia cimentato già con la lettura del libro, il significato che McConaughey cerca di veicolare in tutte le pagine della sua stravagante, ma allo stesso tempo appassionante autobiografia.

Greenlights: le storie, le immagini, le vite

Greenlights non è una semplice autobiografia o racconto di vita; semmai, questo libro potrebbe essere descritto come un tentativo, da parte di Matthew, di cercare di rendere il pubblico partecipe delle sue numerose vite, dei suoi infiniti racconti e dei suoi incredibili viaggi, sia fisici che spirituali. A tal proposito, la necessità e il volere primario di inserire non solo parole, ma immagini, fotografie personali, poster, stickers, poesie, citazioni, per rendere ancora di più l’immensa mole di materiale raccolto durante la vita, le emozioni a volte indescrivibili con sole lettere, la diversità immane nelle esperienze vissute. Il racconto si basa su un modello cronologico, dall’età dell’attore di ben 14 anni, in cui McConaughey inizia a scrivere i suoi primi diari e journals, fino agli ultimi epiloghi, all’incontro con sua moglie e all’incredibile suo ultimo viaggio di essere diventato padre. La storia però incomincia quando l’attore era solo un ragazzo, spavaldo e avventuroso, di famiglia non propriamente benestante, caratterizzato da una gran voglia di imparare e lavorare. Sebbene nella sua amata Texas stesse bene, contornato da amici e dalla sua famiglia, composta anche da altri due fratelli, negli ultimi anni di liceo intraprese anche uno scambio culturale in una zona rurale dell’Australia: solo molto dopo diventerà il famigerato attore che tutti conoscono, all’inizio Matthew era solo un ragazzo caparbio e ostinato a cercarsi e poi crearsi il suo posto nel mondo, riuscendo così a viversi “tante vite”, fino ad arrivare all’agognato successo, senza, tuttavia, qualche inciampo lungo l’arduo cammino.

Greenlights: il significato, il messaggio, ciò che resta

Greenlights, oltre a raccontare delle tante vite ed esperienze vissute da McConaughey, ha un intento ben preciso: il libro vuole spronare ad un vivere e pensare in maniera differente da come si è abituati a fare. L’arte di correre in discesa, proprio come il sottotitolo aggiunto all’edizione italiana riporta, sta a significare un poter liberarsi, senza paure, da ciò che blocca quotidianamente quello che senza limiti o troppe imposizioni si potrebbe arrivare a fare; sta a significare un poter rendere ogni cosa che riguarda l’umano e le sue azioni un’opera d’arte; sta soprattutto a significare, poi, imparare bene a farlo, così da prendere come un insegnamento e portarselo dietro durante tutta la vita. L’opera è si un racconto personale, un’autobiografia, storie su storie degli anni passati a fare casini o possibilità accolte o mancate, ma è innanzitutto un insieme pieno e conciso di vividi consigli di vita che l’attore vuole condividere e donare, con una scrittura semplice e diretta, con le tante foto che circondano il suo vissuto, con le innumerevoli citazioni messe a guardia del suo e dell’Io di ognuno, per ricordarsi e ricordare di correre sempre, in discesa se è possibile.

Fonte immagine: Amazon

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