In ogni parte del mondo si trovano sport che sono più o meno noti, sia tradizionali che non. Tuttavia, ce ne sono alcuni che ancora oggi potremmo definire sport “sconosciuti” per la maggior parte della popolazione. Tra questi, tre in particolare sono rappresentazione di creazione e rinnovamento, moderno e passato: il chess-boxing, il fitkombat e il calcio storico fiorentino.
1. Chess-boxing: uno sport insolito
Di sport insoliti ce ne sono un sacco nel mondo e questo è proprio uno di quelli. Se sei alla ricerca di uno sport che tenga allenati corpo e mente, allora probabilmente il chess-boxing fa al caso tuo. La fortissima tensione silenziosa delle partite a scacchi viene interrotta improvvisamente dal suono del gong che dà inizio ai colpi dei guantoni da boxe. Non a caso viene spesso visto come l’estremizzazione del concetto “mens sana in corpore sano”. L’ideatore del chess-boxing è il fumettista olandese Enki Bilal che vide la sua idea concretizzata a Berlino nel 2003 da Iepe Rubingh.
Le regole dello sport prevedono l’alternanza di round di scacchi (sulla scacchiera) e round di boxe (sul ring), in una sequenza prestabilita (solitamente 6 round di scacchi e 5 di boxe, iniziando e finendo con gli scacchi). La vittoria si ottiene per scacco matto durante un round di scacchi, per KO durante un round di boxe, per decisione dei giudici, o perché l’avversario supera il tempo massimo di riflessione negli scacchi (circa 12 minuti totali). La parte più difficile è sicuramente il passaggio istantaneo dalla concentrazione tattica e fredda degli scacchi alla dinamicità e alla reazione fisica della boxe, e viceversa. Questo perché, in un passaggio del genere, anche un piccolo errore può costarti la vittoria: gli scacchi possono renderti vulnerabile sul ring, i colpi dei guantoni possono causare disorientamento o annebbiamento e così via.
Dunque, non meraviglia che per praticare il chess-boxing è necessario allenarsi a 360°, sia fisicamente (dato che bisogna essere veloci, resistenti e forti) che mentalmente (a fronte del fatto che è necessario essere capaci di gestire la situazione di forte stress). È spettacolare proprio per il suo contrasto surreale, reso celebre anche da una scena nel film Il Dottor Stranamore di Kubrick. I campionati si svolgono principalmente in Europa (Germania, Regno Unito, Russia e Italia).

2. FitKombat: tra gli sport sconosciuti nati in Italia
Se finora abbiamo parlato del chess-boxing, che combina attività sostanzialmente opposte, adesso tratteremo di uno sport che si presenta come un connubio di attività già dinamiche: fitness e arti marziali. Nato in Italia nel 2011 dall’idea di Gianni Fera (campione di kickboxing), il FitKombat non è uno sport di combattimento vero e proprio, né una semplice lezione di fitness. È una disciplina coreografica che combina tecniche semplificate di arti marziali (ovvero pugni, calci, ginocchiate e gomitate) con allenamenti tipici del functional training (dell’aerobica e della ginnastica), tutto a ritmo di musica energica e coinvolgente.
Nonostante riprenda parte dei movimenti delle arti marziali, il fitkombat non prevede un contatto fisico con gli avversari (quindi non si basa sul vero e proprio combattimento). Gli atleti eseguono una coreografia definita davanti ad una giuria, con la possibilità di partecipare sia in singolo che in coppie o squadre. La vittoria si basa sulla precisione, la tecnica, la sincronia, la fluidità, l’intensità, la carica espressiva e, ovviamente, sulla complessità della coreografia. L’allenamento previsto per questo sport è completo sotto ogni aspetto: oltre a bruciare calorie in modo efficace, migliora la coordinazione, l’equilibrio, l’agilità, la forza e la resistenza (è molto importante anche fare cardio per riuscire a sostenere coreografie più energiche e complesse). Nonostante sia tra gli sport “sconosciuti” per molti, bisogna notare che si sta diffondendo rapidamente nelle palestre italiane e internazionali come format innovativo di fitness di gruppo e competizione coreografica.

3. Calcio storico fiorentino: la tradizione nello sport
L’ultimo degli sport insoliti è in realtà un’eredità del Cinquecento che sopravvive ormai solo a Firenze: il calcio storico fiorentino. Le partite sono veri e propri spettacoli che mostrano la storia attraverso l’uso di costumi rinascimentali sfarzosi. È un evento che affonda le sue radici negli antichi giochi con la palla romana e medioevali, ma che ha raggiunto la forma attuale solo nel XVI secolo. Si classifica, quindi, come il più antico tra gli sport presentati in questo articolo.
Gli incontri avvengono in Piazza Santa Croce su un campo sabbioso rettangolare. Le squadre che si sfidano sono due, ognuna delle quali è composta da 27 giocatori oltre alle riserve. Le partite durano circa 50 minuti e la vittoria si ottiene segnando più “cacce” della squadra avversaria. Per segnare una caccia bisogna portare la palla oltre la linea di fondo e per farlo si può usare qualsiasi parte del corpo (anche se deve essere principalmente colpita con pugni o chiavi). Il contatto fisico è estremo e non particolarmente regolamentato, difatti sono ammessi placcaggi, spinte, prese di lotta ecc., ma non morsi, pugni in faccia o colpi bassi mirati. Ad oggi lo potremmo associare ad un mix di lotta libera e rugby.
Ogni partita è preceduta da un grande corteo storico, composto da centinaia di figure in abiti d’epoca. Questo sport rappresenta in tutto e per tutto la storia, il folklore e soprattutto l’orgoglio della città di Firenze: è per questo che viene visto come un evento di grande valore dai suoi cittadini. Tradizionalmente viene messo in scena nel mese di giugno in occasione della festa di San Giovanni, il patrono della città.

Non semplicemente sport insoliti
Quindi, chess-boxing, fitkombat e calcio storico fiorentino si presentano come sport insoliti e affascinanti. Con i primi esploriamo le forme ibride degli sport moderni, mentre con l’ultimo abbiamo un assaggio della tradizione e della storia fiorentina. Essi, assieme ad altri sport sconosciuti per la maggior parte delle persone, sono testimonianza di come l’essere umano sia capace di rinnovarsi e riscoprirsi di continuo, espandendo e modificando la propria identità culturale. Si propongono come una ricerca continua di nuove sfide per il proprio corpo e la propria mente.
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