Baccano! (anime) | Recensione

Baccano (anime) | Recensione

Esistono anime che catturano l’attenzione fin dalla prima scena grazie al loro ritmo e alla loro originalità.Baccano!, serie di 13 episodi prodotta da Brain’s Base e diretta da Takahiro Omori, è uno di quei titoli che riesce a fondere azione, mistero e risate in maniera unica ed immersiva. Tratta dall’omonima light novel di Ryohgo Narita, l’anime rappresenta un turbinio di storie intrecciate, personaggi carismatici e colpi di scena a raffica.

Un racconto non lineare tra gangster e alchimisti

Ambientato negli anni ’30 negli Stati Uniti, Baccano! adotta uno stile narrativo particolare e non lineare che, inizialmente, può disorientare, ma che ben presto si rivela uno dei più grandi punti di forza della serie. La trama ruota intorno al treno Flying Pussyfoot e, in particolare, alla ricerca del fantomatico ‘liquore dell’immortalità’. La vicenda è suddivisa in una pluralità di linee temporali e segue gangster, alchimisti e borseggiatori; i sobborghi di New York, città in cui è ambientata principalmente l’opera, diventano lo scenario di intrecci disperati creati dai vari protagonisti.

Sebbene l’impressione iniziale possa essere quella di una mancanza di chiarezza e orientamento, la storia è in realtà intessuta con maestria da rendere tutto perfettamente coerente, ricongiungendo ogni elemento in modo impeccabile.

La forza del caos narrativo

Uno degli aspetti più memorabili di questa serie è proprio il cast di personaggi: troviamo Isaac e Miria, una coppia di ladri atipica e folle, che porta leggerezza e risate in una storia carica di spargimenti di sangue e misteri. D’altro canto, ci sono personaggi come Ladd Russo, uno spietato e pericoloso gangster, o Szilard Quates, un alchimista ossessionato dal desiderio di conquistare l’immortalità, incapace di lasciarci in pace con i suoi pensieri.

I personaggi sono numerosi e accattivanti: ce n’è davvero per tutti i gusti e per tutte le età. Ognuno di loro è costruito con grandissima cura e attenzione ai dettagli, rendendo impossibile non simpatizzare o affezionarsi a qualcuno.

Dal lato tecnico, l’adattamento animato è un vero successo. Le animazioni sono semplici ma impattanti, catturano senza difficoltà l’atmosfera degli anni ’30, mentre la colonna sonora jazz, composta da Makoto Yoshimori, completa in maniera decisiva l’impatto visivo. La sigla di apertura, “Guns & Roses”, è un’ottima carta da presentazione: veloce, accattivante e in grado di presentare la vastissima gamma di personaggi in pochi secondi, catapultandoci immediatamente nel caos dell’anime.

Molto centrato è l’approccio particolare alla storia, che non si preoccupa di spiegare subito tutte le dinamiche, bensì permette che i puntini si colleghino nel corso delle puntate. Questo richiede un certo sforzo in più da parte dello spettatore, ma il risultato finale ripaga pienamente. Le singole puntate risultano sempre scorrevoli, non concedono mai un attimo di tregua, giocando continuamente tra ironia e situazioni mozzafiato.

Perché vedere Baccano!

Baccano! è un titolo che colpisce sin da subito per il disordine creato dal suo ritmo frenetico, per la stravaganza dei personaggi e il divertimento di una narrazione che riesce spesso a stupire chi la segue. In solamente di 13 episodi, riesce a teletrasportare lo spettatore in un’atmosfera retrò intrisa di alchimia e scienza occulta. Una serie imperdibile per chi cerca qualcosa di diverso dal solito, dimostrando come sia possibile creare un contenuto eccellente senza affidarsi a una trama lunga.

Fonte immagine: Amazon Prime Video

 

 

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