Moda, anime e manga: un legame esiste?

Legame tra moda e anime/manga

Il legame tra l’industria della moda e quella degli anime e manga si fa sempre più stretto

Il mondo della moda subisce fortemente l’influenza dell’arte, dell’architettura, del cinema e dello sport fino ad arrivare persino al mondo degli anime e dei manga. Il fenomeno di boom che l’animazione e la fumettistica giapponese ha avuto negli ultimi anni, ha portato anche i più influenti brand di lusso ad interessarsi al fenomeno proveniente dal paese del Sol Levante.

La cultura pop giapponese affonda le sue radici negli anni Ottanta, quando si andò sviluppando per la prima volta l’estetica かわいい (Kawaii), tipicamente giapponese, e l’hobby del cosplay. Questo stile caratterizzato da abbigliamento molto bambinesco e colorato e la pratica del cosplaying si sono così tanto radicati nella cultura giapponese da aver attirato molto l’attenzione anche nel resto del mondo. Già a partire dagli anni Novanta, anime come “Sailor Moon”, “Dragon ball” e “Ghost in the Shell” hanno cominciato a circolare sulle tv americane ed europee, attirando una miriade di fan. Insomma, potremmo dire che al giorno d’oggi non esista una persona che non abbia mai visto almeno uno dei numerosissimi anime provenienti dal Giappone. 

Ad attirare l’attenzione del mondo della moda sono specialmente gli anime e i manga più conosciuti e che presentano un vasto fan-base. Per esempio marchi come Supreme e COMME des GARçONS hanno deciso di creare un intero catalogo dedicato al celebre manga/anime “Akira”. L’opera di Katsuhiro Otomo è considerata come una delle più influenti di sempre, e questo fa ben comprendere il motivo della scelta da parte dei brand. Nel 2011, seguì questa tendenza anche Gucci, che sotto la guida di Frida Giannini istaurò una partnership con Hirohiko Akari, autore di “Le bizzarre avventure di Jojo”. Questa collaborazione portò alla creazione di una collezione di abiti dedicata ad alcuni dei personaggi più iconici e alla pubblicazione di un capitolo spin-off della serie. A riprendere questo genere di collaborazioni fu anche Alessandro Michele che sia nel 2018 che nel 2020, mosso dalla sua personale passione per la cultura pop, si dedicò a due collezioni molto particolari. Per la collezione autunno/inverno 2018 l’ispirazione provenì principalmente dal genere di manga/anime “Shojo”, ovvero quel genere originariamente dedicato al pubblico femminile che tratta di vicende romantiche e adolescenziali, mentre per la collezione autunno/inverno 2020 i protagonisti di “One Piece” furono ritratti da Eiichiro Oda con addosso dei look interamente firmati Gucci.

Altri brand fortemente legati alla cultura pop giapponese sono: MSGM, UNDERCOVER e specialmente GCDS. Quest’ultimo brand, fondato dai fratelli Calza e attualmente sotto la guida di Giuliano Calza, è conosciuto per il suo inimitabile stile fatto di colori vivaci, grafiche pop e contaminazioni artistiche. La storia dei fratelli Calza è fortemente legata ai paesi asiatici, in particolare la Cina, dove abitarono per un lungo periodo della loro vita e ovviamente quest’aspetto ha fortemente influenzato la produzione della maison. Nelle collezioni firmate GCDS è evidente la presenza di contaminazioni multiculturali ricavate dalle esperienze, con un focus particolare su Shanghai e Tokyo. Per il brand le collaborazioni con anime e serie tv  sono diventate ormai un tratto distintivo e molto amato. Ricordiamo, per esempio, le capsule collections dedicate a “Pokemon”, “Hello Kitty” e “One Piece”. 

Non solo i brand di lusso, però, hanno abbracciato l’estetica nipponica. La passione per il mondo degli anime/manga si è così diffusa globalmente che tutte le maggiori industrie del “fast fashion” si sono accaparrate collaborazioni con alcuni di questi. Sicuramente, tra le catene low cost, c’è il colosso Bershka, che molto frequentemente propone delle capsule collection, in collaborazione con gli anime/manga di nuova generazione più in voga, a prezzi abbordabili per tutti i fan delle serie. Lo stesso discorso vale per Pull&Bear e H&M o per il la catena asiatica UNIQLO. Quel che è certo, è che questa collaborazione tra industria della moda e della animazione è destinata ad essere duratura e si presume essere il futuro della moda.

 

Fonte immagine: Wikipedia

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