Oban Star Racers | Recensione della serie animata

Oban Star Racers | Recensione

L’uomo ha sempre desiderato avere la possibilità di veder realizzato un suo desiderio, che trascenda tutte le regole della realtà.
Oban Star Racers è proprio la storia di un gruppo di individui interessato a vincere la possibilità di realizzare un desiderio.

La produzione

Oban Star Racers è una serie animata stile anime del 2006 creata da Savin Yeatman-Eiffel, è una collaborazione tra diverse compagnie di lingua inglese, francese e giapponese.
Prodotta da Say! The World Productions ed è stata trasmessa in più di 100 paesi, in Italia è arrivata il febbraio 2007 sul canale a pagamento Jetix e nel settembre 2008 in chiaro la mattina su Rai2.
Durante il Japan Tour Festival del 2017, Savin Yeatman-Eiffel ha annunciato che stava lavorando insieme allo staff originario ad un sequel o spin-off della serie.
Il 4 dicembre 2021 si è tenuto a Parigi un evento per festeggiare il quindicesimo anniversario di Oban Star Racers e a febbraio 2022 è stata lanciata una campagna su Kickstarter per la realizzazione dei Blu-ray in HD e incoraggiare lo sviluppo di altri progetti legati ad Oban.

Trama

Questa storia è ambientata nel 2082 quando il pianeta Terra viene invitato a partecipare alla Grande corsa di Oban, una gara di corse alla quale i partecipanti vengono da ogni galassia e sono tutti spinti da un unico scopo, vincere il premio finale: ovvero la possibilità di esprimere un desiderio.
La protagonista di questa storia è Eva, una ragazza di 15 anni che vive in un collegio privato.
Dopo la morte di sua madre, avvenuta durante una corsa di Star- Racers, suo padre l’ha abbandonata, di fatti non è mai andato a trovarla e non l’ha mai contattata.
Un giorno Eva determinata a contattare suo padre, fugge dal collegio con una moto da lei costruita e raggiunge le scuderie di Don Wei, suo padre.
L’uomo però non la riconosce e la crede un meccanico, così Eva si presenta con un nuovo nome Molly e si unisce al Team che parteciperà per la terra alla corsa intergalattica.

Analisi

Dal punto di vista tecnico Oban Star racers si presenta abbastanza bene, ha un character design singolare dove si può notare in primis nei personaggi umani la mancanza di un naso e le figure molto spigolose.
Questo però non va affatto ad inficiare sulla caratterizzazione di ogni personaggio, sono tutti ben distinguibili, anche gli alieni e le loro particolarità che sono legate alle navi che guidano.
Oban Star racers ha delle ottime animazioni, che si fanno notare in particolar modo durante le corse, con un ottimo uso del 3D, nonostante nel momento della produzione della serie questa tecnica stesse muovendo i suoi primi passi.
Anche il comparto audio è degno di nota, in particolare le musiche di apertura e chiusura in lingua giapponese.

Oban Star Racers è una serie particolare, una buona parte della narrazione tratta ovviamente delle varie gare, e con questo anche dei rapporti più o meno pacifici con gli altri piloti; in particolare Molly stringerà amicizia con il Principe Aikka, con il quale ad un certo punto della serie si creerà una sorta di triangolo assieme a Jordan.

Tutti i personaggi della serie si evolvono e cambiano, ogni mutamento avviene senza fretta e risulta adatto al personaggio, e lentamente vengono tutti caratterizzati, non solo i personaggi positivi ma anche i nemici.
È molto importante ricordare un altro rapporto che viene messo in luce in Oban Star Racers, ovvero quello tra “padre e figlia”, tra Molly e Don Wei.

Dall’inizio della serie lo spettatore è a conoscenza del loro rapporto, ma non gli altri personaggi del team terreste, e questo porterà a diversi dialoghi che strizzano l’occhio allo spettatore e allo stesso tempo risultano come tentativi di far rendere conto Don Wei di chi abbia davvero davanti.
L’insegnamento cardine di questa serie è che si deve sempre lottare per raggiungere il proprio obbiettivo, non è detto che la strada sia in discesa ma bisogna percorrerla, accettandone anche le conseguenze non per forza positive.

Fonte Immagine: Amazon Prime

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