Tokyo Revengers: alla scoperta dei bōsōzoku

Tokyo Revengers

Tokyo Revengers è un manga scritto e disegnato da Ken Wakui. Questo manga parla di Takemichi Hanagaki, il protagonista principale, 26 enne che vive un trauma per la morte del suo primo amore, Hinata Tachibana. Sulla retta via del lavoro si ferma alla stazione dei treni e dopo essere spinto contro un treno in corsa, scopre che invece del suo decesso si è verificato un viaggio indietro nel tempo, capace di riportarlo a prima della morte di Hinata. Lo scopo di Takemichi diventa quello di proteggere Hinata, impresa particolarmente difficile; la ragazza era stata uccisa durante un attentato della Tokyo Manji Gang (o Toman), e l’unico modo per impedire il fatto è diventare più potente di loro.

Takemichi tornando indietro nel tempo riesce ad entrare nelle grazie di Manjiro Sano (o Mikey), comandante della Tokyo Manji Gang. Con il passare del tempo diventa un membro molto importante della Toman e riesce anche a diventare amico stretto a tutta la gang e alle varie divisioni, insieme intraprendono varie lotte tra gang uscendone vincitori e non.

Tokyo Revengers, nonostante parli sempre di scontri tra bande ha comunque una storia molto avvincente, che riesce ad amalgamare due elementi diversi, le lotte tra bande di teppisti e viaggi nel tempo. L’autore ha dichiarato di aver scelto quest’argomento proprio perché da giovane faceva parte di una banda di bōsōzoku, e con l’artificio del viaggio del tempo, ha potuto descrivere quali fossero i sentimenti e lo stile di vita di queste gang nei primi anni 2000.

La storia dei bōsōzoku: riferimenti in Tokyo Revengers

Il bōsōzoku(暴走族 letteralmente tribù della velocità sfrenata) è una sottocultura giovanile giapponese collegata alla customizzazione di motociclette, con cui girovagare per le strade provocando fastidio e schiamazzi. Il fenomeno dei bōsōzoku vide i suoi inizi negli anni 50, quando il Giappone, uscito dalle macerie della Seconda Guerra Mondiale, era intento a ricostruirsi sotto la guida dell’America cercando anche una nuova identità.

Molti giovani, soprattutto ex militari, non riuscivano a adattarsi ai nuovi stili di vita che stavano nascendo nella nuova Giappone e sentendosi ancora legati ai valori passati di moda, cercarono un brivido nelle corse su due ruote. Così nacquero le prime bande chiamate kaminarizoku (tribù del tuono).

Sempre più giovani marginalizzati dalla società si unirono a queste gang e il boom vero e proprio arrivò negli anni 70, periodo in cui si iniziò ad utilizzare la parola bōsōzoku. Il fenomeno però conobbe il suo splendore negli anni 80 quando non era raro vedere un centinaio di motociclisti su moto sfarzose sfrecciare a tutta velocità sulle autostrade. Nel 1982 si contavano oltre 40 mila membri appartenenti a oltre 700 gang. E proprio in questi anni nacquero anche le bande femminili, che spesso si unirono ai maschi durante le parate in moto.

Questo fenomeno iniziò a calare quando nacque la bolla economica e quando vennero promulgate delle leggi, ciò rese la vita dei bōsōzoku abbastanza difficile, comportava a non riuscire a sostenere i costi per le modifiche e il mantenimento dei una moto e la polizia riusciva anche ad arrestarli facilmente al solo riconoscimento del proprio abbigliamento. Quest’ultimo era composto da ampie giacche di pelle, su cui spiccavano i kanji che identificavano la propria gang, pantaloni larghi e stivali alti, come nella maggior parte dei vestiti di varie bande in Tokyo Revengers.

Il forte senso dell’onore, negli anni, ha provocato diverse guerre tra bande, a volte violente da portare alla morte di alcuni membri. La lotta più memorabile è quella del famoso club automobilistico Mid Night Club, in cui dei membri persero la vita e dei passanti rimasero feriti, proprio come è successo ad Hinata. Arrivarono poi gli anni 2000 dove molte gang iniziarono a sciogliersi e molti membri iniziarono ad entrare nella famosissima yakuza, tanto è vero che molti membri attivi della yakuza siano stati in passato dei bōsōzoku.

Fonte immagine in evidenza: Crunchyroll https://a.storyblok.com/f/178900/640×453/c9404931c4/4b756c1745bda669cdac1a105e5c757f1672499536_main.jpg/m/filters:quality(95)format(webp)

Altri articoli da non perdere
Anime di Rai 2: 6 da ricordare
Anime di Rai 2: 6 da ricordare

La colazione su Rai 2 nei primi anni 2000 si colorava di anime e cartoni della Disney. Erano tutti anime Scopri di più

Manga sci-fi da leggere: i migliori 10 da Akira a Ghost in the Shell
Manga sci-fi da leggere: i migliori 10 da Akira a Ghost in the Shell

Un genere di manga diffusissimo sin dagli anni 80’ è quello Sci-fi, genere che negli anni si è evoluto sia Scopri di più

Django/Zorro di Quentin Tarantino e Matt Wagner| Recensione
Django/Zorro

Django/Zorro, alla scoperta del fumetto realizzato dal regista Quentin Tarantino e da Matt Wagner tra western, storie pulp e exploitation Scopri di più

Anime che meritano una seconda stagione: 5 proposte
Anime che meritano una seconda stagione: 5 proposte

Ogni anno vengono mandate in onda serie anime in grande numero, spaziando da opere dimenticabili ad altre che invece acquisiscono Scopri di più

Pokémon e mitologia: 5 ispirati a quella giapponese
Pokémon e mitologia: 5 ispirati a quella giapponese

Il legame tra Pokémon e mitologia è presente da sempre nei giochi della saga, dove sono numerosi i riferimenti e le ispirazioni Scopri di più

Romics 2025: il racconto della seconda giornata
Romics 2025

Romics 2025, il Festival Internazionale del Fumetto, Animazione, Cosplay, Cinema e Games. Il racconto della seconda giornata della 34^ edizione Scopri di più

A proposito di Alessia Tessitore

Vedi tutti gli articoli di Alessia Tessitore

Commenta