Community Open Day del progetto DIALOGUEINN a Dialogue Place

Mercoledì 28 giugno negli spazi del coworking Dialogue Place in via Sapienza 18 a Napoli si terrà il Community Open Day, con postazioni di lavoro free e servizi gratuiti di creazione di imprese sociali.

Il Community Open Day, organizzato da Project Ahead, consiste in un’intera giornata – dalle 9:00 alle 20:30 – di uso gratuito degli spazi e dei servizi del coworking e incubatore Dialogue Place situato nel centro storico di Napoli. 

Durante la mattina i partecipanti potranno prenotare a questo link un Free One Day Pass per l’uso delle postazioni di lavoro, consulenze gratuite per il lancio e la crescita di imprese sociali innovative, accompagnamento all’organizzazione di scambi internazionali, approfondimento sulle opportunità di lavoro per soggetti a rischio di esclusione sociale – come migranti o disoccupati – e momenti di relax con aperitivo. 

Nel pomeriggio sono previsti interventi e storie di successo di giovani imprenditori e saranno presentati, con gli autori, i libri Cuore Business di Riccarda Zezza ( Il Sole 24 Ore, 2023) che approfondisce l’evoluzione del mondo del lavoro e le sue dinamiche sociali e relazionali e Money for Nothing di Dario Carrera e Alessandro Messina (Altreconomia 2023) che invece tratta dei temi della finanza e dell’economia etica.

L’evento è completamente gratuito ma è consigliata la prenotazione.

L’iniziativa conclude il progetto DIALOGUEINN, progetto cofinanziato dall’Unione Europea, dallo Stato Italiano e dalla Regione Campania nell’ambito del POR Campania FESR 2014-2020 e ideato per contribuire al sostegno e consolidamento di servizi e spazi per lo sviluppo di attività imprenditoriali sociali. 

Marco Traversi, CEO di Project Ahead, spiega che “Nei due anni e mezzo di gestione del progetto DIALOGUEINN, nonostante le difficoltà dovute all’isolamento da Covid, abbiamo avuto l’opportunità di potenziare servizi e reti di sostegno per l’imprenditorialità sociale potenziando, dopo il trasferimento in una nuova sede, il nostro coworking e incubatore di imprese sociali Dialogue Place avviato sette anni fa e diventato ormai punto di riferimento a Napoli per la generazione di processi di sviluppo economico ed inclusione a vantaggio dei talenti inespressi del territorio e dei soggetti a rischio di esclusione lavorativa e sociale”.

In linea con questa vision sono state ideati e svolti incontri, workshop, seminari di capacity building per giovani disoccupati, studenti, imprenditori, migranti, associazioni del territorio rendendo Dialogue Place un luogo di attrazione creativa e di attivazione di processi partecipati contro il disagio.

Le iniziative messe in atto hanno favorito la creazione di comunità temporanee di pratiche che hanno contribuito ad attivare processi formativi, esperienziali, multidisciplinari e servizi che hanno coniugato sostenibilità economica e impatto sociale.

Sono state diffuse conoscenze e competenze nell’ampia sfera dell’innovazione sociale, dell’impresa, della finanza sociale, degli scambi internazionali, della co-programmazione e co-progettazione sociale, fornendo opportunità di crescita a giovani e ad organizzazioni del quartiere e del territorio napoletano; nel contempo sono state create occasioni di scambi e networking con nomadi digitali internazionali, portatori di esperienze e culture diverse, smartworker locali e una rete di prossimità che ha collegato esercenti del quartiere particolarmente sensibili al tema dello sviluppo dal basso.

Tra gli obiettivi del progetto anche la possibilità concreta di progettare e rigenerare luoghi condivisi. Alcuni spazi inutilizzati di Dialogue Place infatti sono stati completamente ridefiniti grazie al lavoro di co-design e autocostruzione di architetture leggere realizzate con studenti e giovani architetti del Diarc, che ha  generato nuove aree attrezzate per il lavoro e il co-living, un’area verde per il networking e il terrazzo “Asteco e Cielo”, spazio multifunzionale con vista Vesuvio aperto alla comunità.

L’insieme delle iniziative ha accresciuto la capacità di accoglienza dello spazio, ma soprattutto ha fortificato le reti di sostegno e servizi erogati da Project Ahead per il quartiere e per coloro che hanno voglia di realizzare un reale cambiamento.

Fonte immagine di copertina: Canva

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The L(o)ast Jew, coreografie di Simone Liguori, nasce da un approfondito lavoro di ricerca che si traduce in movimento coreografico. 15 dicembre, ore 21.00 Artgarage in The last stop La composizione musicale The Last Stop di Lino Cannavacciuolo e l'omonima poesia di Adam Zagajewski hanno ispirato l'ultima creazione per il gruppo di danzatori Human Bodies. Zagajewski si rende conto del paradosso della vita, quello di cercare di analizzarne i contenuti fino alla fine dei propri giorni senza riuscire a dargli un senso. Ciononostante, la bellezza dell'esistenza sta proprio nella ricerca e il suo significato, per quanto sia inafferrabile, indugia da qualche parte sotto la superficie del tangibile. Coreografie di Ken Ossola. MartDance in 2LOST La mente è un labirinto, il modo in cui ci avventuriamo in essa è la natura dei nostri pensieri, il modo in cui troviamo l'uscita è l'essenza di noi stessi. 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