Dov’è la Vittoria al TAN Teatro Area Nord Napoli

Dov'è la Vittoria

Dov’è la Vittoria arriva al TAN Teatro Area Nord Napoli sabato 23 novembre alle ore 19:00 e domenica 24 novembre alle ore 18:00.

𝘜𝘯𝘢 𝘭𝘦𝘢𝘥𝘦𝘳 𝘥𝘪 𝘦𝘴𝘵𝘳𝘦𝘮𝘢 𝘥𝘦𝘴𝘵𝘳𝘢 𝘦̀ 𝘭𝘢 𝘱𝘳𝘪𝘮𝘢 𝘥𝘰𝘯𝘯𝘢 𝘤𝘢𝘯𝘥𝘪𝘥𝘢𝘵𝘢 𝘢𝘭𝘭𝘢 𝘗𝘳𝘦𝘴𝘪𝘥𝘦𝘯𝘻𝘢 𝘥𝘦𝘭 𝘊𝘰𝘯𝘴𝘪𝘨𝘭𝘪𝘰 𝘪𝘯 𝘐𝘵𝘢𝘭𝘪𝘢. 𝗤𝘂𝗲𝘀𝘁𝗮 𝗻𝗼𝗻 𝗲̀ 𝗹𝗮 𝗿𝗲𝗮𝗹𝘁𝗮̀, 𝗺𝗮 𝗶𝗹 𝗻𝘂𝗰𝗹𝗲𝗼 𝗱𝗶 𝗗𝗼𝘃’𝗲̀ 𝗹𝗮 𝗩𝗶𝘁𝘁𝗼𝗿𝗶𝗮, 𝘶𝘯 𝘵𝘦𝘴𝘵𝘰 𝘵𝘦𝘢𝘵𝘳𝘢𝘭𝘦 𝘴𝘤𝘳𝘪𝘵𝘵𝘰 𝘯𝘦𝘭 2018 𝘤𝘩𝘦 𝘦̀ 𝘥𝘪𝘷𝘦𝘯𝘵𝘢𝘵𝘰 𝘶𝘯𝘰 𝘴𝘱𝘦𝘵𝘵𝘢𝘤𝘰𝘭𝘰 𝘥𝘦𝘭 𝘤𝘰𝘭𝘭𝘦𝘵𝘵𝘪𝘷𝘰 𝘉𝘌𝘴𝘵𝘢𝘯𝘥.

“𝘘𝘶𝘢𝘯𝘥𝘰 𝘢𝘣𝘣𝘪𝘢𝘮𝘰 𝘤𝘰𝘮𝘪𝘯𝘤𝘪𝘢𝘵𝘰 𝘯𝘰𝘯 𝘪𝘮𝘮𝘢𝘨𝘪𝘯𝘢𝘷𝘢𝘮𝘰 𝘤𝘩𝘦 𝘤𝘪 𝘴𝘢𝘳𝘦𝘮𝘮𝘰 𝘵𝘳𝘰𝘷𝘢𝘵𝘪 𝘢 𝘴𝘱𝘦𝘤𝘤𝘩𝘪𝘢𝘳𝘤𝘪 𝘯𝘦𝘭𝘭𝘢 𝘳𝘦𝘢𝘭𝘵𝘢̀ 𝘱𝘰𝘭𝘪𝘵𝘪𝘤𝘢 𝘥𝘪 𝘲𝘶𝘦𝘴𝘵𝘪 𝘨𝘪𝘰𝘳𝘯𝘪. 𝘍𝘰𝘳𝘴𝘦 𝘪𝘭 𝘵𝘦𝘢𝘵𝘳𝘰 𝘯𝘰𝘯 𝘪𝘯𝘤𝘪𝘥𝘦 𝘤𝘰𝘯𝘤𝘳𝘦𝘵𝘢𝘮𝘦𝘯𝘵𝘦 𝘴𝘶𝘭 𝘱𝘳𝘦𝘴𝘦𝘯𝘵𝘦, 𝘮𝘢 𝘢𝘭𝘮𝘦𝘯𝘰 𝘱𝘶𝘰̀ 𝘪𝘯𝘵𝘳𝘰𝘥𝘶𝘳𝘳𝘦 𝘶𝘯 𝘤𝘰𝘳𝘱𝘰 𝘷𝘪𝘷𝘰 𝘪𝘯 𝘲𝘶𝘦𝘭𝘭𝘢 𝘯𝘦𝘣𝘣𝘪𝘢 𝘥𝘰𝘷𝘦 𝘳𝘦𝘢𝘭𝘦 𝘦 𝘪𝘮𝘮𝘢𝘨𝘪𝘯𝘢𝘳𝘪𝘰 𝘴𝘪 𝘤𝘰𝘯𝘧𝘰𝘯𝘥𝘰𝘯𝘰, 𝘦 𝘥𝘢 𝘤𝘶𝘪 𝘱𝘳𝘦𝘯𝘥𝘦 𝘧𝘰𝘳𝘮𝘢 𝘪𝘭 𝘧𝘶𝘵𝘶𝘳𝘰.”

Italia: un paese della civilissima Europa che a furia di xenofobia e rigurgiti populisti sta diventando sempre più nera. Tre attori sono nel pieno di un processo creativo: la costruzione di un personaggio controverso, a tratti grottesco, imprendibile – Vittoria Benincasa, prima attivista e poi leader di un partito di estrema destra che tenta la scalata alla Presidenza del Consiglio. Vittoria (personaggio di fantasia?) ha un talento da trasformista e il carisma di una cattiva Marvel. Si muove con destrezza nel vuoto ideologico dell’Italia degli ultimi vent’anni, elude le contraddizioni della sua identità politica e di genere, mira al cuore del suo elettorato. I tre attori entrano ed escono freneticamente dai loro personaggi alla ricerca del vero volto di Vittoria, mentre un disagio crescente inceppa il meccanismo della satira e la finzione comincia a fagocitare la realtà.

Volevamo far ridere ma forse abbiamo fallito. Man mano che lo svolgevamo, l’argomento ci bruciava tra le dita: l’attualità ci dava conferma dell’assurdo che fantasticavamo. Di conseguenza l’umorismo si faceva più nero del previsto, la farsa virava verso il grottesco, la commedia diventava indigesta e corrosiva. Di fronte a una realtà che si fa parodia di se stessa, la satira contemporanea ci è parsa un genere compromesso e consolatorio, e allora siamo andati a fondo con questo disagio. Vorremmo che le risate del pubblico finissero con un rospo in gola.

Abbiamo proiettato il nostro disagio sui personaggi-attori e ci siamo interrogati sull’efficacia della ricerca estetica quando è messa a reagire con componenti acide. Il metateatro è stato per noi soltanto un dispositivo formale per parlare del nostro tempo, del nostro mondo politico e della deriva populista e destrorsa presa dai governi della civile Europa. Ci siamo sforzati di sospendere il giudizio durante tutto il processo di scrittura, con l’intenzione di rimandarlo al pubblico – se nella commedia attica, nelle pause tra una scena e l’altra, l’attore si toglieva la maschera per inaugurare il momento della parabasi, la nostra scelta è quella di dilatare e sviluppare questa pratica. Provocare per stimolare un pensiero critico sul proprio presente, per innescare una presa di coscienza. Certo ci siamo schierati, ma soltanto contro.

𝗢𝗚𝗡𝗜 𝗥𝗜𝗙𝗘𝗥𝗜𝗠𝗘𝗡𝗧𝗢 𝗔 𝗣𝗘𝗥𝗦𝗢𝗡𝗘 𝗘𝗦𝗜𝗦𝗧𝗘𝗡𝗧𝗜, 𝗙𝗔𝗧𝗧𝗜 𝗥𝗘𝗔𝗟𝗠𝗘𝗡𝗧𝗘 𝗔𝗩𝗩𝗘𝗡𝗨𝗧𝗜, 𝗣𝗘𝗥𝗦𝗢𝗡𝗔𝗟𝗜𝗧À 𝗣𝗨𝗕𝗕𝗟𝗜𝗖𝗛𝗘, 𝗖𝗢𝗡𝗧𝗜𝗡𝗚𝗘𝗡𝗭𝗘 𝗦𝗧𝗢𝗥𝗜𝗖𝗛𝗘 È 𝗨𝗡𝗔 𝗧𝗥𝗔𝗚𝗜𝗖𝗔 𝗖𝗢𝗜𝗡𝗖𝗜𝗗𝗘𝗡𝗭𝗔 𝗖𝗛𝗘 𝗡𝗢𝗡 𝗥𝗜𝗨𝗦𝗖𝗜𝗔𝗠𝗢 𝗔 𝗦𝗣𝗜𝗘𝗚𝗔𝗥𝗖𝗜
@collettivoBEstand

Di Agnese Ferro, Giuseppe Maria Martino, Dario Postiglione
Regia Giuseppe Maria Martino
Aiuto Regia Dario Postiglione
Con Martina Carpino, Luigi Bignone, Antonio Elia
Disegno Luci Sebastiano Cautiero
Scene Carmine De Mizio
Costumi Federica Terracina
Fotografo Di Scena Tommaso Vitiello
Produzione Teatro Di Napoli – Teatro Nazionale
Casa Del Contemporaneo

Premio Neiwiller Di Artec Napoli 2020 | Premio L’artigogolo 2019, Pubblicazione Del Testo Per La Casa Editrice Chipiùneart | Menzione Speciale Per La Migliore Attrice (Martina Carpino) Al Premio Nuove Sensibilità 2.0 Del Teatro Pubblico Campano | Premio Del Pubblico Al Festival Inventaria 2019

fonte foto di copertina: ufficio stampa

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Oltre la linea, la rassegna itinerante dedicata alla danza contemporanea e al teatro-danza approda al Teatro Instabile Napoli. L'appuntamento è dal 13 al 17 dicembre, ore 21.00, nel suggestivo teatro sito nel cuore del centro storico napoletano, in vico Fico Purgatorio ad Arco 38. In cinque giorni di performance, otto compagnie si alterneranno sul palco in un spettacolo variegato e ricco di contaminazioni creative: La Dance Company, Skaramacay, ArtGarage, ARBDanceCompany, Campania Danza, MartDance, Akerusia Danza, Pindoc/Excursus. Info e prenotazioni: +39 366 8711689 13 dicembre, ore 21.00 La Dance Company in To prepare for action Mettere in stato di allarme è quella condizione cui la nostra mente ci prepara ogni qual volta uno stimolo desta preoccupazione per la nostra incolumità, sia esso reale o immaginato. Il focus dello spettacolo è centrato sull’azione/emozione vissuta dagli interpreti in condizioni che hanno evocato uno stato d’allarme, proiettando in chi ascolta tale vissuto, in un momento storico dove tale condizione è all’ordine del giorno. Concept, regia e coreografia di Claudio Malangone; autori/interpreti: Nicoletta Cavallo, Miriana Velluto, Anna Esposito, Alessia Itri, Dario Ferrara e Simone Liguori; musiche di Alessandro Capasso. Direzione artistica: Maria Vittoria Maglione e Caterina Ceravolo. Skaramacay in Uscita di emergenza La frenesia della metropoli, incontri e scontri nella folle rincorsa quotidiana sulla rete della mobilità urbana. Uscita di emergenza è un racconto sulle emozioni alla scoperta di se stessi, della vita come percorso a ostacoli, per le strade di una grande città, mentre il tempo scivola via senza che ce ne accorgiamo. Ma dietro a ogni angolo, a ogni fermata, la vita può cambiare all'improvviso. Regia e coreografia di Erminia Sticchi; con Imma Tammaro, Amina Arena, Anna Cammisa, Emanuela Milo, Giuseppe Messere 14 dicembre, ore 21.00 ArbDanceCompany e ArtGarage in Camera con vista interna Il modo in cui percepiamo l'invisibile è ciò che ci definisce; il buio non è assenza di qualcosa ma spazio da assorbire, una parentesi vuota da cogliere, riempire, svelare. Regia e drammaturgia di Ginevra Cecere; Concept di Ginevra Cecere e Glorianna Tartaglione; interpreti: Maria Anzivino e Ginevra Cecere; musiche di Davide Maccarone. Campania Danza in The L(o)ast Jew The L(o)ast Jew Io sono l’ultimo ebreo, è il sottotitolo del libro di Chil Rajchman, uno dei 57 ebrei del Sonderkommando sopravvissuto alla fuga dal lager di Treblinka. La parola L(o)ast, da Last (ultimo) e Lost (perso) si riferisce sia alla condizione psicologica degli ebrei che hanno vissuto l’esperienza dell’Olocausto, sia al progetto nazifascista di dispersione e annientamento della cultura ebraica. The L(o)ast Jew, coreografie di Simone Liguori, nasce da un approfondito lavoro di ricerca che si traduce in movimento coreografico. 15 dicembre, ore 21.00 Artgarage in The last stop La composizione musicale The Last Stop di Lino Cannavacciuolo e l'omonima poesia di Adam Zagajewski hanno ispirato l'ultima creazione per il gruppo di danzatori Human Bodies. Zagajewski si rende conto del paradosso della vita, quello di cercare di analizzarne i contenuti fino alla fine dei propri giorni senza riuscire a dargli un senso. Ciononostante, la bellezza dell'esistenza sta proprio nella ricerca e il suo significato, per quanto sia inafferrabile, indugia da qualche parte sotto la superficie del tangibile. Coreografie di Ken Ossola. MartDance in 2LOST La mente è un labirinto, il modo in cui ci avventuriamo in essa è la natura dei nostri pensieri, il modo in cui troviamo l'uscita è l'essenza di noi stessi. Regia, coreografie, Ideazione costumi e testi di Marco Auggiero; compagnia: MART Company; danzatori: Valeria Di Lorenzo, Raffaele lorio 16 dicembre ore 21.00 Akerusia Danza in Forse Sì Forse No Sono davvero poche le situazioni irrisolvibili nella vita; talvolta basta cambiare prospettiva per dare a una situazione una lettura differente. Non c'è un solo modo di osservare, ascoltare, vedere ma un caleidoscopio di punti di vista. Esplorare significa dare alla realtà una nuova possibilità. Casualità, incontri imprevedibili, incastri spesso misteriosi possono ingabbiarci o svelarci soluzioni non previste. Coreografie e danza di Sabrina D'Aguanno e Sonia Di Gennaro; elaborazioni musicali di Giosi Cincotti, disegno luci di Ciro Di Matteo, direzione artistica di Elena D'Aguanno. Pindoc/Excursus in Power_game/Affinità Affinità è un passo a due maschile tratto da Power Game, una traccia narrativa molto forte che si svolge tra situazioni ironiche e al tempo stesso drammatiche, svelandosi allo spettatore nel pieno delle proprie emozioni. In un’epoca in cui la tecnologia è dirompente, le relazioni umane continuano a riproporre le dinamiche e problematiche di sempre. Nel frattempo, la ricerca dell’altro sembra mettere in luce una faticosa mediazione tra la difficoltà all’abbandono, il desiderio e l’amore. Coreografia di Ricky Bonavita; musica originale di Michelangelo Lupone; musiche di autori vari; disegno luci di Livia Caputo; costumi di Daniele Amenta e Yari Molinari. Interpreti: Valerio De Vita e Ricky Bonavita. 17 dicembre, ore 19.00 Akerusia danza in Urgente Restare La ricerca coreografica e teatrale è liberamente ispirata alla contrapposizione di due visioni artistiche: quella derivante dalle opere di Marc Chagall che nelle pitture rievoca la memoria con un trasporto emotivo e onirico; quella della fotografa India Lawton che sembra giocare sofferente con l’idea di essere dimenticati e cancellati. Autori e interpreti Chiara Alborino e Fabrizio Varriale; coordinamento e direzione artistica Elena D'Aguanno; testi drammaturgici di Giuseppe Pompameo, Enrico Manzo voice over, Kalina Georgieva, Fabrizio Varriale, disegno luci Ciro Di Matteo, produzione Akerusia Danza.

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A proposito di Chiara Aloia

Chiara Aloia nasce a Formia nel 1999. Laureata in Lettere moderne presso l’Università Federico II di Napoli, è attualmente studentessa di Filologia moderna.

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