Claudia Nappi, un ciclone di vita

Claudia Nappi

Un inarrestabile ciclone di creatività e idee.
Claudia Nappi non è soltanto un’incredibile fotografa ma anche e soprattutto una di quelle persone che, passo dopo passo, ridefiniscono con la loro esistenza (e i loro successi) il concetto di limite. Un esempio lo abbiamo avuto il 7 luglio quando la giovane napoletana, neofita nel mondo del nuoto, ha attraversato – insieme ad altre 39 persone – i 4 km dello Stretto di Messina. Bracciata dopo bracciata, spronata dagli insegnamenti del loro coach di crescita personale Daniele Di Benedetti, Claudia è riuscita nel suo intento, con alle spalle soli 3 mesi di allenamento.
Di questo e di tanto altro abbiamo avuto il piacere di parlare con lei.

La domanda più difficile: chi è Claudia Nappi?

Claudia Nappi è una ragazza che ama l’arte, la natura e la libertà.
Quando faccio la fotografa aiuto le realtà che organizzano un evento a renderlo unico e immortale attraverso le mie foto e video.
Oltre alla fotografia, vivo per la musica e per lo sport. Non a caso avevo 14 anni quando ho fatto per la prima volta le foto ad un concerto!

Questa sfida è il culmine di un percorso di crescita personale intrapreso con Daniele Di Benedetti. Raccontaci come è andata.

Quando Daniele ci ha proposto questa sfida non ho dubitato un attimo: io dicevo farlo! Amo il mare, è la mia medicina ed un po’ assomiglio a lui… mi viene in mente la canzone di Baglioni “Io dal mare” dove dice “perché calmare il mare non si può”… ecco, io sono irrequieta come lui! Sempre desiderosa di essere in movimento e arrivare lì dove la mente mi proietta. Ma non ho mai familiarizzato davvero con lui… e questa è stata l’occasione per imparare a nuotare. Ho cominciato a prepararmi a marzo ed il 7 luglio (il giorno del mio onomastico) ho percorso quasi 4 km a nuoto! È stato un viaggio pazzesco, ricco di flashback, momenti di gratitudine, mentre ero in quel blu immenso ho rivissuto tutto il mio percorso di vita, successi e insuccessi, tutto quello che mi aveva portato lì. Bracciata dopo bracciata verso la riva dei miei desideri.

Come nasce la tua passione per la fotografia? Cosa consigli a chi come te vuole farne una professione?

Ricordo che la mia migliore amica prese una fotocamera e così come la provai non ne feci più a meno! E per Natale nel 2012 mio padre mi regalò una Canon 1100d. Di lì a pochi giorni mi trovai a fare foto a degli amici che facevano un concerto. Ed ecco come nasce la mia ossessione! Inizio a portarmela ovunque, concerti, feste, gare di pattinaggio.
Decido così dopo il diploma di iscrivermi ad un corso presso un centro di formazione dove la mia passione non ha fatto altro che essere alimentata ancora di più grazie al mio prof. Fernando Alfieri. Lì cominciano i primi contatti, i primi eventi paganti e le prime pubblicazioni.
Se c’è un consiglio che posso dare è quello di non limitarsi mai! Ma buttarsi nelle opportunità, scattare tanto e nel comunicare online ciò che si fa! Posso dire che la motivazione di continuare a scattare me la diedero i fan di Baglioni che vedendo i pochi scatti che timidamente pubblicavo, ne richiedevano sempre di più.

Lì nasce il sogno di diventare fotografa di concerti.

Progetti, folli e non, per il futuro? Come e dove ti vedi tra 10 anni?

Le sfide non finiscono qui!! 
Ho tanto da sperimentare e realizzare. Tra i miei progetti c’è quello di aiutare sempre più realtà a rendere eterni i loro eventi, a condividere e far vivere gli eventi a chi non è potuto esserci, a far rivivere quelle vibrazioni attraverso le immagini a chi era lì, sotto e sopra il palco.

Tra 10 anni mi vedo sicuramente a riprendere e catturare gli attimi dei palchi più importanti d’Italia e, magari, d’Europa, collaborando con le più grandi agenzie, produzioni e artisti.

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A proposito di Marcello Affuso

Direttore di Eroica Fenice | Docente di italiano e latino | Autore di "A un passo da te" (Linee infinite), "Tramonti di cartone" (GM Press), "Cortocircuito", "Cavallucci e cotton fioc" e "Ribut" (Guida editore)

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