Il Museo e Real Bosco Capodimonte ricorda Mimmo Jodice

Il Museo e Real Bosco Capodimonte ricorda Mimmo Jodice

Il 21 Novembre, al Museo e Real Bosco di Capodimonte, si è tenuto un evento che rende omaggio a Mimmo Jodice, uno dei componenti più importanti della fotografia contemporanea, venuto a mancare il 27 ottobre scorso. All’inaugurazione della sala a lui dedicata hanno partecipato anche la moglie Angela e la figlia Barbara che hanno riportato con tanta emozione il ricordo di Mimmo. Le opere di Jodice, come annuncia il Direttore Eike Schmidt, saranno esposte nella sezione di Arte contemporanea dove saranno proposte a rotazione tutte le collezioni acquisite dal museo. Le immagini esposte all’evento sono state selezionate dalla serie Transiti ideata nel 2008, opera composta da 21 polittici fotografici con un totale di 55 stampe, ed è entrata nelle collezioni di Capodimonte con altri lavori del fotografo come: Omaggio a Rodin, Avanguardia a Napoli, Eden e La città invisibile. Queste opere, insieme all’archivio documentale del Maestro, costituiranno il fulcro di un centro di cultura e promozione fotografica intitolato al Maestro, che è di prossima apertura nella palazzina Cataneo, situato nell’area est del Museo e Real Bosco di Capodimonte.

Il Museo e Real Bosco Capodimonte ricorda Mimmo Jodice
Foto della collezione Transiti di Mimmo Jodice (archivio personale)

Transiti: l’intreccio tra passato, presente e futuro

La collezione Transiti oltre a testimoniare il forte legame di Jodice con le istituzioni culturali della sua città è il frutto di una commissione per il cinquantesimo anniversario dell’apertura al pubblico del Museo. Nell’opera sono riflessi due momenti cardine del suo percorso da artista, che vedono protagoniste le sue vedute urbane, paesaggi e luoghi metafisici della memoria e il rinnovato interesse per la figura umana, il ritratto, il volto e il rapporto con la tradizione pittorica e dell’arte classica. La composizione crea un dialogo visivo tra epoche, tra pittura e fotografia, accostando frammenti di dipinti dei grandi maestri presenti nel Museo, tra cui Tiziano, Artemisia, Gentileschi, Jusepe de Ribera e Luca Giordano, a volti di uomini, donne e scugnizzi della Napoli contemporanea. Jodice suggerisce così una continuità e, al tempo stesso, un’interruzione tra passato e presente. Si potrà notare come la cornice stessa delle opere presenti in questa mostra faccia percepire al visitatore un senso di distacco, una separazione tra i due ma che comunque crea un legame tra le due opere in opposizione. Le immagini presenti nella collezione sono True Black Fine-Art Giclée su Photo-Rag 100% cotone in serie limitata di 5 edizioni. La scelta del True Black Fine Art è dovuta dalla tendenza di Jodice a giocare molto con la luce, a catturarne i suoi movimenti. Il Maestro ha dimostrato come la luce stessa potesse modellare un volto, un oggetto e come il bianco e nero possa renderli più evidenti e più realisti.  Il titolo Transiti richiama ad un senso di movimento, passaggio, trasformazione: un attraversamento che, tramite le sfumature del volto contemporaneo, restituisce la traccia del passato e proietta lo sguardo oltre il presente, verso il futuro.

Il Museo e Real Bosco Capodimonte ricorda Mimmo Jodice
Foto della collezione Transiti di Mimmo Jodice (archivio personale)

L’eredità di Mimmo Jodice

Circa dal 1970, il Museo e Real Bosco di Capodimonte ha intrattenuto delle collaborazioni con il Maestro Mimmo Jodice. Tra le varie donazioni c’è la sua camera oscura che verrà esposta nel Centro polifunzionale, il suo archivio e le sue pubblicazioni. Il centro, per volontà di Jodice stesso, sarà destinato alla valorizzazione della fotografia contemporanea con un archivio e una biblioteca dedita allo studio di quest’ultima. Inoltre, vi saranno spazi per le attività di giovani autori, verranno fornite aule didattiche e camere oscure per la produzione artistica, spazi per la digitalizzazione ma potrà fungere anche da punto di ritrovo. 

Il Museo in collaborazione con la famiglia Jodice, nonostante il dolore della perdita recente del Maestro, tramite l’esposizione delle sue opere riesce a mantenere vivo il suo ricordo e portare avanti i suoi valori.

Fonte immagine in evidenza: archivio personale

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