Giovedì 19 giugno alle ore 17:30 presso La Reggia Designer Outlet di Marcianise ha avuto inizio il primo giorno dell’evento Pizza Days, si tratta di quattro giornate (da giovedì 19 giugno a domenica 22 giugno) di degustazione di pizze proposte da quattro grandi nomi della scena pizzaiola campana. L’evento è stato inaugurato con un talk show condotto dal giornalista Luciano Pignataro, uno dei fondatori di 50 top pizza, la giornalista enogastronomica Antonella Amodio e il direttore de La Reggia Designer Outlet Federica Faggi:
Per noi è importante valorizzare il territorio in cui siamo, come i Pizza Days, l’arte della pizza casertana che, in questo momento, è sotto i riflettori afferma Federica Faggi.
La pizza è sempre stata un concepita come un cibo etnicamente napoletano, un cibo dei poveri, ignorato dalla gastronomia ufficiale. La pizza napoletana ha un proprio laboratorio che presuppone il forno a bocca di luna, il quale permette una cottura rapida, veloce. Nel corso degli ultimi anni, anche di fronte a un prodotto con caratteristiche specifiche – la pizza napoletana – ognuno ha trovato la propria strada, un nuovo modo di fare. Caserta e Aversa sono le città che, più di altre, hanno interpretato questo cambiamento. Caserta presenta molte personalità che si sono imposte a livello nazionale e internazionale, una cosa da cui anche la città stessa ha tratto beneficio. Nelle pizzerie casertane c’è anche chi fa tradizione ma c’è un ulteriore fenomeno che coinvolge tanti giovani con una ricerca ossessiva per la qualità dei prodotti: dunque, oggi, la gente non ha la necessità di recarsi a Napoli per mangiare una buona pizza dato che la pizza napoletana è adesso affermata nel mondo. La pizza è un mondo in continua evoluzione perché è un pasto pratico e accessibile a tutti.
Durante il talk show sono stati presentanti i quattro pizzaioli con le loro pizze che faranno degustare al pubblico:
Ciccio Vitiello, della pizzeria Cambia-Menti, tendente alla biodiversità e al biologico, ha sdoganato l’immagine della pizza tonda, classica, ma ha puntato su una varietà di cotture della pizza. Sarà presente giovedì 19 giugno con la Montanara (pomodoro in polpa stracotto, parmigiano reggiano in doppia consistenza, pesto di basilico e Olio EVO) e l’Americana, quest’ultima composta da parmigiana di melanzane, crema di datterino giallo e rosso, pesto di basilico e croccante di grana.
Carlo Sammarco, della pizzeria Carlo Sammarco Pizzeria 2.0 ad Aversa, famoso per il suo impasto contemporaneo a bordo alto – l’impasto canotto – leggermente moderato, è il precursore di un filone completamente nuovo. Sarà presente il secondo giorno dei Pizza Days, ovvero venerdì 20 giugno, con la sua Nerano (crema di zucchine, provolone del Monaco, fiordilatte di Napoli, chips di zucchine e basilico fresco) e, a seguire, la Provola e pepe (San Marzano, pecorino Romano, provola dei Monti Lattar e basilico fresco).
Simone de Gregorio, della pizzeria La Bolla al centro di Caserta, è famoso soprattutto per le pizze dolci, un filone difficile da trovare in Campania. Sarà presente sabato 21 giugno con Viaggio Caprese (impasto semola e mais croccante, pomodoro cuore di bue macinato, alici del Cantabrico, zest di limone, bufala DOP e basilico riccio) e con Assoluto di mela annurca (quattro consistenze di mela annurca).
Roberta Esposito, della pizzeria La Contrada ad Aversa, la quale ha dato una vita a una carta contenente sette varianti della pizza Margherita. Sarà presente l’ultimo giorno dei Pizza Days – domenica 22 giugno– con una delle sue pizze più famose, la Margherita Bruciata composta da Fiordilatte dei Monti Lattari, datterino giallo e rosso (affumicato e poi caramellato con timo, rosmarino e zucchero di canna), basilico, salsa di scarpariello affumicata, paprika dolce, perlage di basilico, olio extravergine delle Terre Sorelle); e poi l’Estate 2025 con Fiordilatte dei Monti Lattari, misticanza dall’orto, pancetta stufata marinata al miele, carciofi alla brace, pesto di limone e parmigiano al basilico.
Come detto in precedenza, la pizza è un prodotto in costante evoluzione e questi quattro grandi pizzaioli ne sono la prova. Le pizze qui sopra citate meritano sicuramente una degustazione da parte del pubblico!