Tra le icone nate un po’ per caso c’è sicuramente Leslie Hornby, conosciuta da tutti come Twiggy. Nella Londra degli anni ’60 la nuova generazione di giovani donne era pronta a riscrivere le regole della moda, della cultura e dell’identità femminile. Leslie Hornby divenne sin da subito il volto di uno stile libero, fresco e giovane: con la sua figura esile e un pixie cut sbarazzino ha contribuito a stravolgere i canoni di bellezza del decennio precedente. Le giovani ragazze della Swinging London degli anni ’60 volevano distinguersi dalla generazione dei propri genitori ed essere esattamente come Twiggy. Il taglio corto della supermodella divenne subito un segno di rottura: mentre le ragazze correvano dal parrucchiere per imitare il look, gli uomini lo detestavano perché troppo mascolino. Leslie divenne un idolo delle masse e pioniera delle top model: a quel tempo il concetto di top model non era propriamente definito, saranno gli anni Ottanta e Novanta ad essere gli anni dominati dalle supermodelle. Ciò che ha reso Twiggy la prima supermodella moderna è stata la popolarità internazionale, in quanto incarnava lo spirito di un’intera generazione, anche oltre i confini inglesi.
- Fonte: screen dal video Youtube sul documentario Twiggy
- Fonte: screen dal video Youtube sul documentario Twiggy
Scopriamo nel dettaglio chi è Twiggy e com’è diventata un’icona
Leslie Hornby nasce e cresce in un sobborgo londinese da una famiglia operaia e inizia a lavorare come shampista già a 15 anni. Da Leonard of Mayfair, uno dei saloni più trendy di Londra, nacque l’iconico look di Twiggy. Le fotografie realizzate per promuovere quel taglio fresco e giovanile arrivarono a Justin de Villeneuve, che rimase folgorato dal suo potenziale e decise di diventare il suo manager. Il soprannome Twiggy (che significa stecchino) le venne dato dai suoi amici proprio per il suo fisico asciutto e androgino. A Londra anche Mary Quant fu catturata dal suo stile, tanto che la scelse come volto per il suo nuovo capo d’abbigliamento rivoluzionario: la minigonna. Il successo internazionale arrivò immediatamente quando nel 1967 volò in America per promuovere la sua nuova linea di abbigliamento; sempre nello stesso anno, la Mattel le dedica una Barbie, rivisitando la bambola con il look rivoluzionario di Twiggy. In pochi mesi appare sulle copertine di Vogue, Elle e Harper’s Bazaar diventando un’icona pop, ma dopo appena quattro anni ai vertici della moda, Twiggy decide di cambiare rotta e dedicarsi al cinema e alla musica. Debutta come attrice nel 1971 nel film musicale The Boy friend, vincendo anche due Golden Globe, e Paul McCartney scrisse per lei Back in the Urss, canzone che doveva essere colonna sonora di Twiggy in Russia, film mai prodotto. Nel 1973, invece, posò insieme a David Bowie per il suo sesto album Pin Ups.
La rivoluzione culturale della Swinging London
Negli anni Sessanta, Londra era l’epicentro di una rivoluzione culturale: la Swinging London univa arte, moda, cinema e musica per creare un nuovo linguaggio più libero. Carnaby Street era diventata una passerella urbana dove si sperimentava con tutto e dove le varie forme d’arte potevano incontrarsi. In questo contesto, Twiggy emerge come il volto perfetto per questa rivoluzione culturale: il suo aspetto gridava ribellione e anticonformismo, tant’è che vinse il titolo di The Face of 1966 conferitole dal giornale Daily Express. Non solo il taglio corto aveva conquistato tutti, ma anche il make-up super colorato con le ciglia marcate e l’eyeliner nero, che simboleggiava una rottura con il passato. Attorno a lei si muovevano altre figure come Mary Quant e Barbara Hulanicki che aveva fondato la boutique Biba: quest’ultima non era solo una boutique, ma un luogo culto della Swinging London con la sua estetica Art Deco. Sul fronte musicale, i Beatles, i Rolling Stones e gli Who facevano da colonna sonora per questa nuova generazione che stava ridefinendo la cultura inglese. Nel 1965, la direttrice di Vogue USA, Diana Wreeland per descrivere questo tipo di rivoluzione coniò il termine Youthquake, unendo le parole Youth (gioventù) ed Earthquake (terremoto). Questo perché come mai prima d’allora i teenager erano al centro della rivoluzione, capaci di dettare tendenze cancellando le rigide convenzioni del passato.
- Fonte: screen dal video Youtube sulla Swinging London
- Fonte: pagina Wikipedia Swinging London
Chi è Twiggy oggi
Dagli anni ’60 ad oggi, Twiggy – oggi Leslie Lawson dopo il matrimonio con Leigh Lawson – è ancora un punto di riferimento per il suo stile, la sua eleganza e la sua personalità. Nel corso dei decenni ha saputo reinventarsi partecipando a programmi televisivi come America’s Next Top Model, dove ha potuto mettere in campo la sua esperienza da supermodella. Di recente ha anche collaborato con il brand di moda M&S per la creazione di una collezione per cui ha anche realizzato degli shooting. Il suo nome è sicuramente al pari delle grandi dive del passato: infatti, nel 2019 ha anche ricevuto il titolo di Dama dal Regno Unito per aver contribuito all’arte e alla cultura del Paese. Nel 2023, in un video per Vogue l’ex top model ha ricreato una delle foto più iconiche della sua carriera ben 56 anni dopo. Invece proprio quest’anno, a marzo, è uscito un documentario sulla vita di Twiggy realizzato da Sadie Frost che ha raccolto immagini d’archivio e intervistato la ex modella ed altre figure come Dustin Hoffman e Paul McCartney. La storia di Twiggy è una di quelle da ricordare perché ha cambiato il mondo della moda per come lo conosciamo oggi. In un ambiente pieno di modelle dall’aspetto sofisticato ed elegante, Leslie Hornby ha dato vita ad un’alternativa più libera e sbarazzina, in cui tante ragazze potevano e ancora oggi possono rivedersi.
Fonte immagine: copertina del documentario Twiggy.