Tutti la conosciamo e gran parte delle persone ne hanno avuta almeno una durante la propria vita. C’è addirittura chi possiede collezioni estremamente fornite di questa iconica bambola. Nonostante sia apprezzatissima, non tutti conoscono la storia di Barbie e di quando, come e perché è nata, quindi se siete curiosi di scoprirlo, continuate a leggere per scoprire la storia e l’evoluzione della bambola più amata del mondo. La capacità di Barbie di adattarsi e reinventarsi negli anni ha contribuito a mantenerla popolare in tutto il globo, attirando il cuore di generazioni di bambini e adulti. Il suo impatto sulla cultura popolare è innegabile.
Le origini della bambola che ha cambiato la storia dei giocattoli
Tutto comincia un po’ di anni fa, nel 1959, quando il 9 marzo esordì nei negozi di giocattoli la primissima Barbie, nata da un’idea della fondatrice della Mattel, Ruth Handler. L’idea venne alla Handler mentre osservava la figlia Barbara che ritagliava dalle riviste le figure di attrici famose dell’epoca e ci giocava facendole sembrare persone reali e adulte. Quest’ultimo è un dettaglio abbastanza rilevante, dato che in quel periodo le uniche bambole erano bambini o neonati di cui le bambine avrebbero dovuto prendersi cura. Ruth pensò allora a creare una bambola che avesse sembianze più adulte, una bambola che consentisse alle bambine di sognare ruoli più ambiziosi e versatili.
La nascita di un’icona
Ruth Handler decise di condividere questo pensiero con il marito, co-fondatore della Mattel, che inizialmente accolse l’idea con cautela. Fu solo quando in Germania nacque una bambola dal nome Bild Lilli, con caratteristiche simili alla bambola immaginata da Ruth, che il progetto prese vita. Aiutata dall’ingegnere Jack Ryan, Handler riuscì finalmente a mettere in commercio la bambola, donandole il nome della figlia Barbara. Barbie fu presentata con un costume da bagno a righe bianche e nere e una coda nei capelli lunghi e biondi: la figura era bella, alta e snella, conforme ai canoni di bellezza dell’epoca. La combinazione di estetica e innovazione contribuì a catturare l’attenzione del mercato.
Barbie conquista il mondo
Il successo fu immediato e i bambini americani furono rapidamente affascinati dalla nuova bambola che rispecchiava i canoni estetici dell’epoca. Durante il primo anno di vendite, ben 350.000 esemplari della prima edizione nella storia di Barbie furono venduti. Il vero colpo di genio, che fece accrescere ancora di più il mercato delle Barbie, fu l’invenzione di una vera e propria famiglia di Barbie, con sorelle, un fidanzato, un cane e altri personaggi. Non troppo tardi, arrivarono in commercio anche personaggi che ruotavano attorno alla bambola, tra cui 6 sorelle, una migliore amica e il famoso fidanzato Ken, il cui nome gli fu dato in onore dell’altro figlio della Handler, Kenneth, ampliando così il mondo di Barbie e trasformandolo in un universo condiviso.
Ampliamento e inclusività: la chiave del successo della storia di Barbie
La Mattel decise di ampliare sempre più la storia di Barbie, aggiungendo nuovi personaggi di etnie diverse e caratteristiche uniche. L’intento della Mattel era quello di puntare sulla inclusività, un aspetto rilevante sia per il rispetto delle diverse origini delle persone, sia per affrontare le differenze sociali, un tema molto acceso nell’America degli anni ’60 e ’70. Il brand cercò di utilizzare la popolarità di Barbie per sensibilizzare su temi di giustizia sociale e uguaglianza. Questo ampliamento rese Barbie non solo un giocattolo, ma anche un simbolo di apertura mentale e possibilità.
Rappresentazione e aspirazione: Barbie come simbolo di empowerment
Altro elemento fondamentale del successo di Barbie è che fu la prima bambola a rappresentare una donna adulta capace di diventare qualsiasi cosa volesse. Non a caso, ancora oggi il motto che Mattel associa a Barbie è Everything is possible, ovvero Tutto è possibile, per sottolineare l’importanza di perseguire i propri sogni. Barbie ha dato sostegno a molte bambine e bambini che desideravano sentirsi sufficienti e capaci di superare le aspettative sociali del loro tempo.
Curiosità: i nuovi mestieri di Barbie
Nel corso degli anni, sono state create sempre più versioni di Barbie per rappresentare mestieri diversi, coprendo oltre 200 lavori in vari settori. Tra cui quelli dell’educazione (come Barbie insegnante, istruttrice di aerobica, yoga, e nuoto), e il settore medico (Barbie infermiera, chirurgo e dentista) e persino l’ambito militare (come Barbie sottufficiale della marina degli Stati Uniti del 1991). La versatilità di Barbie continua a ispirare i bambini a esplorare diverse carriere e aspirazioni, riflettendo la diversità e le possibilità del mondo reale.
Barbie oggi: una figura senza tempo
La storia di Barbie è un viaggio senza eguali, dominando il mercato delle bambole a livello mondiale ancora oggi. Continuerà a essere la bambola più ricercata e acquistata dai bambini di tutte le età. Giunta ormai al suo 64° compleanno, continua a simboleggiare l’empowerment femminile e l’inclusività, rappresentando molto di più di un semplice giocattolo. Con il suo impatto culturale, Barbie rimane un’icona della moda, delle aspirazioni e della continua evoluzione sociale, unendo generazioni.
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