Dal 19 al 21 settembre, il Convention Center “La Nuvola” di Roma ha ospitato Edilsocialnetwork B-CAD, una fiera che mette in dialogo imprese, professionisti e appassionati di edilizia, architettura e design. Un crocevia di idee che guarda avanti, tra ricerca e innovazione, per immaginare scenari futuri. In questo contesto, l’Istituto Leon Battista Alberti ha portato sul palco un contributo speciale: una sfilata dedicata alla moda sostenibile, con protagonisti quattro giovani stilisti emergenti.
L’evento, dal titolo evocativo “Couture organica: dialoghi tra natura, architettura e moda”, è stato realizzato con il supporto del Ministero dell’Istruzione e del Merito e ha trasformato la passerella in un laboratorio creativo dove estetica ed etica si sono fuse. Tessuti naturali, lavorazioni consapevoli e concept narrativi hanno dato vita ad abiti che sono veri e propri manifesti di stile e responsabilità.
Couture organica: le visioni dei giovani stilisti
Luca Velluti: l’abito ecclesiastico in un futuro ideale
Roma e la sua spiritualità millenaria diventano il punto di partenza per una collezione che riflette la tensione tra tradizione e innovazione. Velluti immagina l’eredità ecclesiastica proiettata in un domani possibile: silhouette sperimentali, dettagli argento su nero, gonne ampie e copricapi che richiamano ritualità antiche, in un equilibrio tra sacro e avanguardia.
Marco Cenci: eterna rinascita
Cenci racconta la trasformazione come processo vitale. Le sue creazioni sono sculture che sembrano liberarsi dal marmo per prendere forma, rivelando la bellezza dell’imperfezione e la forza della metamorfosi. Drappeggi, rigidità e fluidità convivono in volumi inattesi, con sfumature metalliche ossidate che evocano il continuo rinnovarsi della materia.
Aurora Fiorelli: metamorfosi
Il verde, segreto e mutevole, guida il percorso creativo di Fiorelli. Simbolo di vita e rinascita, diventa filo narrativo di una collezione in cui tessuti leggeri e linee seducenti esprimono l’instabilità e la vitalità dell’esistenza. Ogni abito è un respiro, una trasformazione incessante che cattura la forza fragile del tempo.
Giordano Saltari: ex voto e l’effimero
Saltari affronta il mistero dell’esistenza con abiti che riflettono pluralità e instabilità. Linee morbide, rigide e in movimento si intrecciano in un racconto dove le certezze si sgretolano, lasciando spazio alla gratitudine per il fluire della vita. Il nero assoluto domina, mentre motivi e contrasti diventano metafora della molteplicità delle esperienze umane.
Moda come linguaggio del domani
La sfilata dell’Alberti non è stata soltanto un esercizio di stile, ma un manifesto: un invito a ripensare la moda come spazio di sperimentazione, dove natura, architettura ed etica si intrecciano. Con “Couture Organica”, quattro giovani creativi hanno dimostrato che il futuro del fashion system può essere sostenibile, visionario e profondamente umano, in linea con i principi promossi da organizzazioni come la UN Alliance for Sustainable Fashion.
A guidare e ispirare questi talenti c’è la professoressa Valeria Magistro, figura di rilievo dell’Istituto Alberti e del panorama moda, nonché fashion designer di straordinaria sensibilità: una guida sicura che accompagna i ragazzi nel loro percorso, trasformando il loro potenziale in autentica eccellenza.
L’immagine è stata fornita dalla Prof.ssa Valeria Magistro.