Pelle vegana: un’alternativa poco green

Pelle vegana: un'alternativa poco green

Le questioni di carattere etico sull’utilizzo della pelle animale hanno stimolato la ricerca di un’alternativa che fosse totalmente cruelty-free. Da questa necessità nasce la pelle vegana: un materiale che imita l’aspetto e la funzione della pelle tradizionale senza utilizzare alcun componente di origine animale. Ne esistono principalmente due tipologie: quella sintetica, derivata dal petrolio, e quella più innovativa di origine vegetale, ricavata da scarti agricoli e industriali.

Com’è fatta la pelle vegana

È dai tempi della preistoria che l’uomo si serve di pelli animali, ma solo nel secolo scorso i movimenti animalisti hanno spinto verso la ricerca di sostituti. I primi tentativi hanno portato alla creazione di materiali sintetici, ma recentemente le alternative vegetali stanno guadagnando sempre più spazio.

Pelle vegana di origine sintetica

La prima generazione di alternative alla pelle è costituita da materiali sintetici. Questi tessuti sono realizzati a partire da fibre acriliche e poliammidiche o da composti come il polivinilcloruro (PVC) e il poliuretano (PU). Tutti questi materiali sono polimeri plastici che derivano dalla lavorazione del petrolio.

Pelle vegana di origine vegetale

Le innovazioni più recenti riguardano tessuti di origine vegetale, spesso creati valorizzando sottoprodotti dell’industria alimentare. Per la creazione di questa pelle vegana si ricorre alla lavorazione di bucce e scarti di mele (Apple Skin), vinacce d’uva (VEGEA), mango, foglie d’ananas (Piñatex®), foglie di fico d’india e micelio di funghi (Mylo™). Anche materiali come il legno e il sughero vengono impiegati per produrre alternative vegetali.

Pelle vegana, ecopelle e similpelle: quali sono le differenze

Spesso questi termini sono usati in modo intercambiabile, ma indicano cose diverse:

  • Pelle vegana: è il termine più ampio che indica qualsiasi materiale non di origine animale. Include sia i derivati della plastica sia quelli vegetali.
  • Similpelle: si riferisce specificamente ai materiali sintetici (PVC, PU) che imitano la pelle. È, di fatto, la pelle vegana di origine sintetica.
  • Ecopelle: per legge (UNI 11427:2011), il termine “ecopelle” si riferisce esclusivamente a pelle di origine animale lavorata con processi a ridotto impatto ambientale. Non è quindi un materiale vegano.

Pelle vegana: vantaggi e svantaggi

La pelle vegana rappresenta un’innovazione importante per porre fine allo sfruttamento animale. Dinanzi a un’alternativa di questo tipo, sembrerebbe non esserci motivo per continuare a usare pelli animali, eppure esistono alcune controversie.

Vantaggi (Pro) Svantaggi (Contro)
Totalmente cruelty-free: nessun animale viene allevato o ucciso per la sua produzione. Inquinamento da plastica: le versioni sintetiche rilasciano microplastiche e non sono biodegradabili.
Innovazione e riutilizzo: le versioni vegetali spesso utilizzano scarti dell’industria agricola, riducendo i rifiuti. Scarsa resistenza: alcune pelli vegetali sono delicate e necessitano di un rivestimento sintetico per durare.
Versatilità: può essere prodotta in un’ampia varietà di colori, spessori e finiture. Consumo energetico: la lavorazione industriale, anche quella di materiali organici, richiede ingenti quantità di energia.

Qual è la scelta giusta?

Dopo aver capito cos’è la pelle vegana, decidere quale sia la scelta migliore non è un compito facile. Optare per quest’ultima, che non sempre risulta così “green”, sembra non essere una risposta definitiva. Non resta allora che fare affidamento sullo sviluppo e sull’innovazione tecnologica, cercando di agire nel rispetto del pianeta e di tutte le specie viventi. Una soluzione pratica può essere quella di voltare le spalle al fast fashion e ricorrere al vintage, in modo da limitare sprechi inutili e l’inquinamento.

Fonte immagine: Wikipedia

Articolo aggiornato il: 25/08/2025

“`

Altri articoli da non perdere
Libri di moda: i 4 migliori manuali e volumi da non perdere
libri di moda

Per i veri appassionati di moda, l'offerta di testi e collezioni fotografiche è molto ampia. I libri di moda non Scopri di più

Sostanze tossiche sui vestiti di Shein: c’è da preoccuparsi?
sostanze tossiche e Shein

Shein è al centro dello scandalo a causa di un'indagine effettuata da Oko-test che ha mostrato come diversi capi di Scopri di più

Tendenza guochao, il Made in China che detta moda
Tendenza guochao, il Made in China che detta moda

Per molto tempo, il Made in China ha portato con sé uno stigma: qualità scarsa a basso prezzo. Ad alimentare Scopri di più

Profumi femminili dolci low cost: 7 da provare
Profumi femminili dolci low cost: 7 da provare

Spesso i profumi femminili dolci low cost sono il giusto compromesso tra una fragranza di qualità, che completano l’outfit di Scopri di più

Dermopigmentazione sopracciglia: cos’è e come funziona?
Dermopigmentazione sopracciglia

La dermopigmentazione è un trattamento estetico di trucco permanente che può essere effettuato su più parti del viso: labbra, occhi Scopri di più

Scegliere gli stivali giusti per valorizzare fisico: tra tendenze moda e body shape

Gli stivali sono un elemento di primo piano per il guardaroba di ogni donna, ma scegliere il modello giusto può Scopri di più

Condividi l'articolo!

A proposito di Martina Napolitano

Classe '99, sono nata a Salerno ma vivo a Napoli. Sono una studentessa di Mediazione culturale presso l'Orientale di Napoli, studio Inglese e Arabo e sono prossima al conseguimento della laurea triennale.

Vedi tutti gli articoli di Martina Napolitano

Commenta