Atlantis l’impero perduto: storia di un flop Disney tra polemiche e plagi

Atlantis, il controverso film Disney

Atlantis – L’impero perduto è il 41° classico Disney, un film d’animazione del 2001 che, nelle intenzioni dei suoi creatori, avrebbe dovuto rivoluzionare la casa di produzione. Tuttavia, stroncato dalla critica, al centro di una controversia legale per plagio e con risultati deludenti al botteghino, si rivelò un ambizioso insuccesso commerciale.

All’epoca della sua uscita, la formula Disney era consolidata: storie semplici in forma di musical per un pubblico di bambini, con linee morbide e spalle comiche animali. Atlantis ruppe con questa tradizione: niente canzoni, una trama complessa ispirata ai racconti di avventura e uno stile visivo spigoloso, fortemente influenzato dal tratto del fumettista Mike Mignola (creatore di Hellboy), che lavorò come consulente artistico.

La trama: un’avventura alla ricerca del mito

Il film si apre con la catastrofica caduta della città di Atlantide. Un prologo spettacolare mostra una civiltà tecnologicamente avanzata che, per salvarsi da uno tsunami, viene protetta da un cristallo energetico che si fonde con la regina, inabissando la città e lasciando orfana la principessa Kida. Anni dopo, nel 1914, il giovane e impacciato linguista Milo Thatch è ossessionato dal mito di Atlantide, ma le sue ricerche vengono ridicolizzate dall’accademia. La sua occasione arriva quando il miliardario Preston B. Whitmore, per saldare un debito con il defunto nonno di Milo, finanzia una spedizione a bordo del colossale sottomarino Ulysses. Milo si unisce a un equipaggio di mercenari, guidati dal comandante Rourke e dalla sua vice Helga Sinclair, per trovare la città perduta e il suo leggendario potere.

Le ragioni di un flop annunciato: budget e controversie

Il desiderio di creare un film d’azione per un pubblico più adulto si tradusse in un processo produttivo lungo e costoso. Nonostante elementi affascinanti come la creazione di una vera e propria lingua atlantidea (sviluppata da Marc Okrand, lo stesso linguista del Klingon di Star Trek), il film non riuscì a conquistare il pubblico. A fronte di un budget stimato di circa 120 milioni di dollari, incassò solamente 186 milioni di dollari a livello globale, una cifra considerata un insuccesso per gli standard Disney, come documentato da fonti specializzate come Box Office Mojo.

Elementi di rottura e controversie Descrizione
Target di pubblico adulto Trama complessa, assenza di canzoni e scene di violenza allontanarono il pubblico tradizionale delle famiglie.
Flop commerciale Incassi globali (186M$) appena superiori al budget (120M$), considerati insufficienti a coprire i costi di marketing e distribuzione.
Accusa di plagio Forti somiglianze con l’anime giapponese del 1990 “Nadia – Il mistero della pietra azzurra” (stessi character design, trama, ambientazione).

L’accusa di plagio dall’anime “Nadia – Il mistero della pietra azzurra”

La controversia più grave fu l’accusa di plagio dall’anime giapponese Nadia – il mistero della pietra azzurra (1990), prodotto dallo studio Gainax. Le somiglianze erano evidenti: un protagonista giovane e occhialuto, una principessa misteriosa con un cristallo magico, un equipaggio di un sottomarino tecnologicamente avanzato e persino il design di alcuni personaggi. La Disney si difese sostenendo che la principale ispirazione fosse il romanzo di Jules Verne, Ventimila leghe sotto i mari. Sebbene l’idea iniziale partisse da Verne, il risultato finale presentava innegabili punti di contatto con l’opera giapponese, un fatto mai ammesso ufficialmente ma ampiamente dibattuto da critica e fan.

L’eredità di un film di culto

Nonostante l’insuccesso iniziale, negli anni Atlantis – L’impero perduto è stato rivalutato, diventando un vero e proprio film di culto. Il suo stile visivo unico, l’ambiziosa costruzione del mondo e il coraggio di discostarsi dalla formula Disney gli hanno garantito un posto speciale nel cuore di molti appassionati, che lo ricordano come un esperimento audace e incompreso del Periodo Post-Rinascimentale della Disney.

Fonte immagine: screenshot dal video YouTube


Articolo aggiornato il: 02/10/2025

Altri articoli da non perdere
My Dress-Up Darling: coltivare le proprie passioni
My Dress-Up Darling: coltivare le proprie passioni

Coltivare le proprie passioni è il nucleo di My Dress-Up Darling, conosciuto anche solo come Bisque Doll wa koi wo Scopri di più

Speciale di Doctor Who, The Giggle | Recensione
speciale di doctor who

Per festeggiare i sessant’anni di Doctor Who, la longeva serie britannica iniziata negli anni Sessanta, si è deciso di dare vita Scopri di più

The White Lotus (serie tv)| Recensione
the white lotus

The White Lotus è una serie tv targata HBO e diretta da Mike White. È una serie antologica, ovvero, è Scopri di più

Film con Meryl Streep: 4 da vedere
Film con Meryl Streep: 4 da vedere

Al giorno d'oggi è veramente difficile poter dire di non avere mai visto un film con Meryl Streep. Vincitrice di Scopri di più

Julia Ducournau in Titane: anteprima a Napoli
Julia Ducournau

Il 23 settembre è stato proiettato in anteprima all’Institut Français Napoli Titane, ultimo lavoro della regista francese Julia Ducournau e Scopri di più

Avamat al Comicon: spiegare l’arte del Corto Indipendente
Avamat al Comicon

Avamat, la casa di produzione di film indipendenti, torna al Comicon. Il cinema ha sempre rivestito un ruolo importantissimo nell'ambito Scopri di più

Condividi l'articolo!

A proposito di Sabrina Mercurio

Vedi tutti gli articoli di Sabrina Mercurio

Commenta