Dalia de las Hadas, intervista ad Anna Mirabile e agli attori della serie

Dalia de las Hadas, intervista ad Anna Mirabile e agli attori della serie

Dalia de las Hadas (Dalia delle fate) è una serie musicale per teenager scritta e diretta dalla giornalista, scrittrice e sceneggiatrice Anna Mirabile. In onda su La5 dall’11 Giugno, dal lunedì al venerdì alle 13:40, la fiction parla del sogno della giovane Dalia (Miriam Planas), abbandonata dalla madre adottiva a 4 anni e cresciuta con il padre Walter, di diventare una cantante. La serie, girata tra Buenos Aires e l’Italia, vanta un cast internazionale composto da un perfetto mix di attori già esperti ed affermati nel mondo della telenovela come Florencia Ortiz ( “Il mondo di Patty”, “Violetta”, “Esperanza mia”, “Somos familia”, “Muneca brava”), Sol Moreno (“Mujeres Asesinas”, “Peter Punk”, “Soy Luna”, “La Antena”), Paula Brasca (“Vite rubate”), Aida Flix (“El secreto de Puente Viejo”, “Gran Hotel”, “Matilde Navalón”) e Nicolas Maiques ( “Rebelde Way”, “Floricienta”, “Peter Punk”, “La Trinity”) che ha inoltre composto e scritto le canzoni in spagnolo della serie; e altri attori giovanissimi come il quindicenne Tiziano Colabucci alla sua prima esperienza in una telenovela musicale, Ian Lucas di 18 anni con già alle spalle esperienze in “Soy Luna” e “Once” e la stessa protagonista Miriam Planas, anche lei di 18 anni, che ha recitato in tre film: “Psychophony”, “Paranormal Xperience 3D”, “Barcelona nit d’estiu”.
Il 2 Luglio, in occasione del PromoDay della serie alla libreria Open di Milano, abbiamo avuto l’occasione di intervistare telefonicamente Anna Mirabile e molti degli attori della serie. Ecco a voi.

Dalia de las Hadas, intervista ad Anna Mirabile

Lei è una giornalista professionista, scrittrice, produttrice, soggettista e una sceneggiatrice. Cosa l’ha spinta a realizzare una telenovela musicale come Dalia de las Hadas?

Ho un trascorso di giornalista Rai dove sono rimasta fino al 2010, ma ho sempre coltivato questo sogno della telenovela teen. Ti posso raccontare un aneddoto su questo: quando ero piccola sul balcone di casa di mia madre, dove c’erano una serie di scope, avevo messo dei cartoncini con dei nomi a ogni scopa creando dei personaggi; e ogni giorno giravo una puntata di una telenovela. Per dirti quanto è antico questo sogno. Quindi, appena ho avuto l’opportunità di realizzare questa telenovela, l’ho voluta fare con gli attori che secondo me meglio la rappresentavano, quindi con l’Argentina in prima linea. Anche se poi la protagonista è spagnola e ci sono italiani, colombiani, peruviani… Però insomma, che l’Argentina fosse in prima linea era molto importante perché per me la telenovela è argentina.

Rimanendo in tema telenovela, ci sono delle differenze o delle analogie tra la fiction italiana e quella sudamericana?

Secondo me non c’è nessun collegamento perché la fiction italiana tende molto a rappresentare la realtà nei suoi aspetti anche più crudi, con un grande disincanto a volte. Mentre, la componente sudamericana, anche nelle serie tv più drammatiche, è sempre portata al trascendere la realtà: a vedere lo straordinario nell’ordinario. C’è molto più spazio per la fantasia e anche per la fede, la speranza e l’immaginazione. Diciamo che gli attori sudamericani hanno le briglie più sciolte, gli italiani invece sono più legati ai binari dell’ordinario.

Per tanti anni lei ha condotto programmi in tv e radio su temi come il Karma e il Dharma. In che misura queste sue conoscenze hanno influito nella realizzazione della serie?

Io credo moltissimo nel potere dell’inconscio poi che queste vite parallele esistano o meno è abbastanza relativo, anche perché io sono cattolica e ho una visione abbastanza tradizionale della religione. Però credo che nel nostro inconscio ci siano dei simboli che possono offrirci delle chiavi interessanti di lettura della realtà e sui nostri conflitti quotidiani. Quindi, secondo me, la fantasia è sempre di grosso supporto perché attraverso l’immaginazione noi possiamo conoscere meglio noi stessi.

Come è avvenuta invece la composizione dei brani della serie?

Quando ho iniziato a scrivere la serie sono entrata in contatto con un famosissimo musicista di Los Angeles, Dickerson, che in quel momento, casualmente, anche se io non credo nelle coincidenze, mi ha proposto dei brani che nei testi rimandavano molto alla mia sceneggiatura. Ho trovato questa cosa come un gancio interessantissimo e non potevo non rispondere a questo richiamo perché era arrivato proprio nel momento giusto. Per quanto riguarda i testi in spagnolo, c’è un gemellaggio con uno degli attori della serie, Nicolas Maiques che è un bravissimo autore di canzoni. Con lui ci siamo proprio divertiti insieme a creare questi pezzi straordinari. Ovviamente lui è l’autore delle parole e della musica però io ho contribuito e suggerito i temi.

Dalia de las Hadas, le opinioni degli attori

Dalle parole di Anna emerge grande entusiasmo. Un entusiasmo condiviso anche dai numerosi attori che ci hanno raccontato con grande trasporto questa loro esperienza nella serie. Come Tiziano Colabucci ( Ismael nella serie) che l’ha definita «un ‘esperienza fantastica, ho conosciuto attori di tutto il mondo attraverso i quali ho imparato molte cose. Tutto il cast è davvero eccezionale ed è diventato come una famiglia. Ancora oggi, dopo un anno e mezzo da quando l’abbiamo girata, siamo ancora molto legati»
Anche Lis Moreno (Iris nella serie) descrive in termini entusiastici questa esperienza: «sono molto felice di far parte di Dalia delle Fate perché è una serie meravigliosa. Lavorare in Italia è fantastico, amo molto questo paese»
Grande entusiamo ma anche grande attenzione per i particolari e i temi, come ci ha spiegato Vinicio, nella serie uno dei giudici del talent: « è una serie che può andare oltre il target dei teenager perché è una storia che cresce, i protagonisti affrontano tantissime e quindi sicuramente accompagnerà la crescita di qualcuno. È un programma educativo e ludico perché raccontiamo di quanto sia bella la musica e di quanto sia importante l’acqua. Messaggi che non sempre si vedono in questo tipo di produzioni. La preziosità dell’acqua viene trattata attraverso un ruscello magico. Questo ruscello è della mamma di Dalia ed è pieno di incantesimi e magie. Attraverso quest’acqua i personaggi traggono dei benefici»

Ringraziamo Anna Mirabile, gli attori di Dalia de las Hadas e Giovanni Boscaini per la gentilezza e le disponibilità.

A proposito di Angelo Baldini

Sono nato a Napoli nel 1996. Credo in poche cose: in Pif, in Isaac Asimov, in Gigione, nella calma e nella pazienza di mia nonna Teresa.

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