Film di John Cassavetes, i migliori 5

Film di John Cassavetes, i migliori 5

John Cassavetes è considerato il padre del cinema indipendente americano, un regista, attore e sceneggiatore che ha rivoluzionato il modo di fare film rifiutando le logiche degli studios di Hollywood. Il suo stile, vicino al cinema vérité, si fonda su un realismo quasi documentaristico, sull’uso della camera a mano e su una forte componente di improvvisazione lasciata agli attori. Come attore è noto per ruoli iconici in Quella sporca dozzina e Rosemary’s Baby, ma è come regista che ha lasciato un’impronta indelebile, influenzando generazioni di cineasti da Martin Scorsese a Quentin Tarantino.

L’ossessione di Cassavetes era l’amore, in tutte le sue forme complesse e dolorose. I suoi film, spesso autofinanziati con i proventi della sua carriera attoriale, analizzano con una lucidità spietata la fragilità umana, la solitudine e la difficoltà di comunicare. Protagonista quasi assoluta del suo cinema è stata la moglie e musa Gena Rowlands, affiancata da un gruppo di attori fedelissimi come Peter Falk e Ben Gazzara. Per approfondire il suo impatto, istituzioni come The Criterion Collection hanno dedicato intere collezioni al suo lavoro.

Guida ai capolavori di John Cassavetes

Titolo del film (anno) Perché è un film fondamentale (e per chi è consigliato)
Volti (1968) È il film che ha definito il suo stile. Un’analisi spietata della crisi di coppia, consigliato a chi ama il cinema psicologico e immersivo.
L’assassinio di un allibratore cinese (1976) La sua incursione nel genere noir. È il suo film più accessibile, perfetto per chi vuole approcciare il suo cinema partendo da una struttura più convenzionale.
Love streams – scia d’amore (1984) Il suo testamento spirituale e artistico. Un’opera struggente sulla solitudine e sull’amore come unica salvezza. Per spettatori pronti a un’esperienza emotiva intensa.
La sera della prima (1977) Una metafora potentissima sul rapporto tra arte e vita, con una performance leggendaria di Gena Rowlands. Imperdibile per chi ama il teatro e la riflessione sull’identità.
Una moglie (1974) Considerato il suo capolavoro assoluto. Un ritratto devastante della fragilità mentale e delle pressioni sociali. Un film potente, necessario e indimenticabile.

La classifica dei 5 migliori film di John Cassavetes

5. Volti (1968)

Volti è un’analisi spietata della crisi coniugale e dell’alienazione della classe media americana. Il film, girato in un bianco e nero sgranato, segue Richard e Maria, una coppia la cui unione si disintegra nel corso di una notte. Mentre entrambi cercano conforto e passione in incontri fugaci con persone più giovani, Cassavetes usa primi piani ossessivi per catturare ogni minima espressione, mettendo a nudo la disperata ricerca di un senso in vite apparentemente vuote. È un’opera che rifiuta ogni facile consolazione, mostrando la difficoltà di sentirsi vivi.

4. L’assassinio di un allibratore cinese (1976)

Questo film è la personale interpretazione del genere gangster da parte di Cassavetes. Cosmo Vittelli (un magnifico Ben Gazzara) è il proprietario di un locale di spogliarelli che, per saldare un debito di gioco, è costretto dalla mafia a commettere un omicidio. Lungi dall’essere un tipico noir, il film si concentra sull’umanità e sulla dignità del suo protagonista, un uomo che cerca di preservare il suo piccolo mondo e l’affetto per le sue ballerine. Nonostante l’insuccesso iniziale, oggi è considerato un cult e il suo film più accessibile.

3. Love streams – scia d’amore (1984)

Love Streams è l’ultimo, commovente capolavoro di un regista consapevole della sua fine imminente. Cassavetes stesso interpreta Robert, uno scrittore alcolizzato la cui vita viene sconvolta dall’arrivo della sorella Sarah (Gena Rowlands), mentalmente instabile e reduce da un divorzio. Il film esplora il legame disperato tra due anime perse che cercano di salvarsi a vicenda attraverso un amore incondizionato, per quanto caotico. Vincitore dell’Orso d’oro al Festival di Berlino, è un testamento struggente sulla necessità di amare, anche quando sembra impossibile.

2. La sera della prima (1977)

Questo film è una profonda riflessione sul rapporto tra finzione e realtà, arte e vita. Myrtle Gordon (Gena Rowlands in una performance magistrale) è una celebre attrice teatrale in crisi, terrorizzata dall’idea di invecchiare e incapace di trovare un senso nel personaggio che deve interpretare. Dopo aver assistito alla morte accidentale di una sua giovane fan, Myrtle sprofonda in una spirale di alcol e visioni, confondendo sé stessa con il suo ruolo. Il film è un’indagine potente sull’identità femminile e sul terrore di perdere il controllo della propria vita.

1. Una moglie (1974)

Una moglie (A Woman Under the Influence) è universalmente riconosciuto come il capolavoro assoluto di John Cassavetes. Mabel Longhetti (Gena Rowlands, nominata all’Oscar) è una madre e moglie della classe operaia che ama disperatamente la sua famiglia, ma il cui comportamento eccentrico e imprevedibile viene percepito come una minaccia. Suo marito Nick (Peter Falk), pur amandola, cede alle pressioni sociali e la fa internare. Il film è un ritratto devastante ed empatico del disagio mentale e della “normalità” imposta dalla società. Come ha scritto il critico Roger Ebert, è un’opera di “un’onestà e una passione quasi dolorose”.

Fonte immagine: https://www.themoviedb.org/person/11147-john-cassavetes?language=it-IT

Articolo aggiornato il: 11/10/2025

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