Patrick Bateman: cosa vuol dire essere sigma

Patrick Bateman

Essere sigma: il caso di Patrick Bateman

L’espressione “essere sigma” è diventato recentemente popolare nel gergo giovanile e nei social network, ma che cosa vuol dire?

La parola ‘sigma’, ha vari significati, tra le quali quello di essere la diciottesima lettera dell’alfabeto greco (minuscola sigma ς, maiuscola Σ) o quello di essere utilizzata in alcuni contesti di fisica e matematica.
L’essere sigma è l’equivalente “psicoanalitico” dell’archetipo parallelo “maschio alfa”, con la differenza che mentre quest’ultimo cerca popolarità e fama, l’individuo sigma è introverso ed egocentrico, non cerca l’approvazione degli altri a tutti i costi e lavora duramente per ciò in cui crede.

‘Sigma’ fa quindi riferimento anche a un tipo di personalità, e le persone lo usano come termine informale per descrivere uomini di grande successo ma indipendenti. In altre parole, un solitario (qualcuno che vive da solo o è solo) può essere definito un sigma. Spesso, quando si parla di “maschi sigma”, si fa riferimento a Patrick Bateman, il protagonista del film American Psycho.

Chi è Patrick Bateman?

Patrick Bateman è un personaggio della fantasia dello scrittore californiano Bret Easton Ellis, protagonista del romanzo American Psycho e del successivo adattamento cinematografico. Bateman è uno psicopatico di 27 anni che vive a New York e lavora a Wall Street. Abita in una bella casa, ha una bella fidanzata e passa il tempo lavorando, andando in palestra, uscendo con gli amici in locali esclusivi, intrattenendo discussioni frivole, dilettandosi fra droghe e saloni di bellezza.

Dietro questa facciata da “ragazzo della porta accanto”, Bateman nasconde la sua vera natura di killer spietato e assetato di sangue, che si aggira per i vicoli della città armato e pronto a torturare e a uccidere senzatetto, prostitute, passanti, animali e talvolta anche colleghi. Ellis ritrae Patrick Bateman come un tipico stereotipo di yuppie. È ricco, avido, superficiale, sprecone e dipendente da droghe e sesso. I suoi amici e colleghi gli assomigliano e spesso vengono scambiati per lui e viceversa.

Nel corso del romanzo, Bateman racconta le caratteristiche del suo abbigliamento e di quello degli altri, le marche degli oggetti, gli elettrodomestici e gli eventi quotidiani con una tale attenzione ai dettagli da far invidia a chi ha più gusto di lui nella scelta della carta, della stampa e dei rilievi tipografici dei biglietti da visita personali. In superficie, sembra essere l’incarnazione dell’individuo ‘’sigma’’, un uomo d’affari sicuro e affascinante: in realtà Bateman uccide la maggior parte delle sue vittime perché si sente inferiore e inadeguato.

 Perché Bateman è considerato un sigma?

La realtà in cui vive Patrick Bateman è quella di un mondo di indifferenza, quindi si presume che egli abbia bisogno di credere, per aumentare la sua autostima, di essere un serial killer che uccide senzatetto bisognosi di soldi, amici e ragazze ricche che hanno bisogno di lui, non per quello che è ma per i soldi che offre. La psicosi gli permette di essere un individuo potente che decide se le persone vivono o muoiono, che le insidia e le distrugge in oggetti che conserva come trofei e ornamenti, che spazza via i suoi rivali e gli permette di placare l’ansia di essere invisibile.

«Avevo tutte le caratteristiche dell’essere umano -pelle, carne, sangue, capelli- ma la mia spersonalizzazione si era fatta così intensa, era andata così a fondo, che la normale facoltà di provare compassione era stata estirpata, vittima di una lenta, precisa volontà. Stavo semplicemente imitando la realtà, ero la rozza caricatura di un essere umano, con un ultimo frammento di cervello ancora funzionante.»
Ellis, American Psycho (p. 338)

Fonte immagine in evidenza: Wikipedia

A proposito di Martina Barone

Laureata in Lingue e Culture Comparate presso l'Università degli Studi di Napoli L'Orientale. Appassionata di cultura giapponese, letteratura, arte, teatro e cinematografia.

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