Finale di Squid Game 3 e il futuro della serie

Finale di Squid Game 3 e il futuro della serie

Il finale di Squid Game 3, la serie tv più vista ed apprezzata di tutta la storia della piattaforma Netflix, arriva a segnare un punto il 27 giugno 2025. 

Cos’è Squid Game in breve

La serie  (iniziata nel 2021) è un fenomeno mondiale conosciuto dai più, per cui qui ci limiteremo a parlare della storia molto in breve, quanto meno per capire come siamo arrivati al momento finale della terza stagione.

Squid Game segue le vicende di un gruppo di persone che vivono situazioni economiche disperate, che superano i limiti della povertà e che sono pronte a barattare la propria vita per il denaro, partecipando a giochi mortali organizzati per aumentare il montepremi finale, spettante ai vincitori o alle vincitrici finali. Protagonista indiscusso della storia è Seong Gi-hun (interpretato da un fenomenale Lee Jung-jae), un padre assente e un ludopatico che vive sulle spalle della propria madre in un quartiere estremamente povero di Seoul. Attraverso i suoi occhi viviamo l’entrata negli Squid Game, appunto, presentati come una serie di giochi comuni da superare per guadagnare soldi. Da qui comincia una lotta incessante per la sopravvivenza che porterà Gi-hun ad essere l’unico vincitore della prima stagione. Nella seconda stagione l’uomo deciderà, però, di utilizzare quel denaro sporco di sangue per smantellare l’organizzazione dietro quei giochi, con l’aiuto del detective Hwang Jun-ho (Wi Ha-joon), nonché fratello del Frontman (Lee Byung-hun) dietro gli Squid Game. Con l’aspettativa di fare di Gi-hun un eroe, di porre fine a questi giochi mortali nati solo per il terrificante capitalismo di Vip che guardano lo svolgimento degli Squid Game per il puro piacere personale e sadico, si arriva ad un devastante quanto prevedibile finale della terza stagione.

Finale di Squid Game 3 (seguono spoiler)

L’ultima stagione scritta e diretta dal regista e sceneggiatore sudcoreano Hwang Dong-hyuk si conclude con la tragica ma significativa morte del protagonista, il quale si toglie la vita per salvare quella di una neonata nata durante lo svolgimento degli Squid Game, dalla giovane Kim Jun-hee (Jo Yu-ri). In quello che si potrebbe paragonare ad un messaggio di speranza verso le nuove generazioni simile a quanto avvenuto nel film spagnolo Il buco (El hoyo), quello che ha destabilizzato maggiormente, e che ha diviso in due fazioni i fan della serie, è stato il cameo dell’attrice Cate Blanchett nel ruolo di reclutatrice intenta a giocare ddakji con un uomo. Molti fan si sono detti entusiasti di un possibile continuo della serie, anche se ambientata a Los Angeles, mentre altri hanno espresso il loro disappunto per questa probabilità. Nonostante si vociferi da un po’ di tempo di un possibile “continuo americano” alla direzione di David Fincher, il finale della terza stagione voleva essere tutt’altro che un’anticipazione di un futuro progetto ufficiale legato al franchise di Squid Game.

Il creatore della serie, nelle interviste rilasciate a Variety e The Hollywood Reporter ha ribadito più volte di essere a conoscenza dei rumors ma che non c’è stato nessun annuncio ufficiale da parte di Netflix su un effettivo spin-off della serie sudcoreana, e che per lui, la storia si è conclusa con questa terza stagione e che non ci sia nient’altro da raccontare.

Dunque no, non c’è nessun progetto ufficiale in vista ed il finale ha voluto lasciare intendere, come stesso Hwang Dong-hyuk ha dichiarato, che la storia si ripete come un ciclo: una volta abolito un sistema, ce ne sarà sempre un altro a prendere il posto di quello precedente. Dunque, il finale di Squid Game 3 è da intendersi come un male che non avrà mai fine, che i giochi si stanno diffondendo anche in altre parti del mondo e che essere distruttivi, miserabili, infidi e violenti faccia parte dell’essere umani.

Fonte immagine: Wikipedia

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