Kipo e l’era delle creature straordinarie | Recensione serie animata

Kipo e l’era delle creature straordinarie | Recensione serie animata

Siete alla ricerca di una serie animata che unisca avventura, mistero, amicizia, il tutto contornato da un mondo post-apocalittico? Allora la serie Kipo e l’era delle creature straordinarie fa proprio al caso vostro.

Nascita della serie Kipo e l’era delle creature straordinarie

La serie nasce inizialmente come un webcomic dell’animatore Radford Sechrist, che inizia a pubblicare il suo progetto su Tumblr nel 2015. Kipo e l’era delle creature straordinarie, come è attualmente conosciuta, è una serie televisiva animata, adattata dal webcomic di Radford. La serie viene prodotta dalla DreamWorks Animation Television e animata dallo studio Mir. È composta da 3 serie di 10 episodi ciascuna, tutte pubblicate nel 2020 su Netflix e attualmente disponibili nel suo catalogo interamente doppiate in lingua italiana. Kipo ha suscitato molto l’interesse nella critica per la forte caratterizzazione dei vari personaggi, il loro design unico e le musiche molto ispirate. Altra nota d’interesse viene dalla rappresentazione della comunità LGBTQA+.

Trama

La storia di Kipo e l’era delle creature straordinarie inizia con Kipo Oak, una ragazza di tredici anni, cresciuta nel sottosuolo, nei cunicoli. In seguito ad un evento si ritrova da sola nel mondo esterno, un luogo abbandonato dai caratteri post-apocalittici. Kipo non aveva mai visto il mondo esterno, anche perché da anni i luoghi erano popolati da animali mutanti e pericolosi. Kipo però non si lascia intimidire da questo nuovo mondo inospitale e riesce ad adattarsi riuscendo a farsi degli amici e cercando altri umani in superficie come lei, impegnandosi per tornare a casa e placare le divergenze tra uomini e mutanti quando ne ha la possibilità.

Analisi

I temi di Kipo e l’era delle creature straordinarie vengono messi in chiaro fin da subito; iniziando dal rispetto per l’ambiente, il rispetto per gli animali e soprattutto l’interazione tra gli esseri viventi più disparati. Il comparto audio della serie è davvero ottimo, con canzoni di tutti i generi perfettamente integrate nei momenti giusti della trama.

Ovviamente a capo di questa storia c’è Kipo: lei fin da subito non si perde d’animo e nonostante si trovi in un mondo a lei totalmente sconosciuto, con il suo carattere allegro e coraggioso inizia subito ad esplorare il mondo esterno e piano piano lo inizia a conoscere. Il mondo in superficie dove Kipo verrà improvvisamente catapultata è un luogo che porta su di sé evidenti segni del passaggio umano e di come l’uomo lo abbia sfruttato a tal punto da arrivare a non avere più alcun diritto, per questo sulla superficie governano gli animali e gli esseri umani sono costretti a rintanarsi sotto terra. Kipo grazie alla sua natura riuscirà a legare facilmente con svariate tipologie di personaggi da lei incontrati in superficie, a cominciare da Benson, Dave e Lupetta.

Durante il dipanarsi della trama di Kipo e l’era delle creature straordinarie si verrà a conoscenza del passato di tutti questi personaggi, passato che sarà fondamentale per lo sviluppo della storia. Nella serie, per quanto tocchi temi importanti, non mancano gag e scenette comiche, che spesso vedono protagonista Dave. Il rapporto tra Dave e Benson è molto interessante e mostra allo spettatore come una amicizia tra mutanti e esseri umani sia di fatto possibile, aprendo le porte della speranza. Al contrario la storia di Lupetta, ragazza che è stata allevata dai lupi, sembra quasi remare nella direzione opposta, ma in realtà entrambe le storie sono importanti per riconoscere sia i progressi di questi personaggi nell’andare avanti della storia, ma soprattutto per sottolineare che il mondo è sempre fatto di sfumature e per questo non esistono solo mutanti cattivi o buoni, ma vale sempre la pena cercare di aprire un varco. Questo è proprio ciò che Kipo farà: aprirà un varco in un possibile rapporto tra mutanti e umani, riuscendo anche lentamente a intessere un rapporto di fiducia e amicizia con Lupetta.

In conclusione Kipo e l’era delle creature straordinarie è una serie che può essere definita breve ma intensa, serie ricca di colori, una piccola perla dell’animazione purtroppo passata in sordina ma che merita l’attenzione del grande pubblico soprattutto per i temi trattati molto attuali.

Fonte Immagine: immagine promozionale di Netflix

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