Cosa succede quando due donne gareggiano per conquistare lo stesso uomo? E più nello specifico, una è la classica madre morbosamente attaccata al suo unico figlio e l’altra la fidanzata bugiarda patologica con un passato oscuro? Tutto questo e molto altro accade nel thriller psicologico al femminile ideato da Jonathan Cavendish e Caroline Norris nel settembre 2025 dal titolo La Fidanzata. La serie, suddivisa in sei episodi e ispirata al romanzo omonimo bestseller di Michelle Frances del 2017, è già disponibile su Prime Video. Approfondisce il rapporto conflittuale tra una madre protettiva e la misteriosa nuova fidanzata del figlio, caricandolo di continua tensione e suspense e lasciando gli spettatori col fiato continuamente sospeso.
La fidanzata: recensione del thriller psicologico su Prime Video
La trama
Protagoniste di questa faida per la conquista del cuore di Daniel sono due donne: Laura, interpretata da Robin Wright, la quale ha una carriera brillante, un marito amorevole e un figlio stupendo. Ma la sua vita perfetta viene travolta dall’incontro con Cherry, interpretata da Olivia Cooke, la fidanzata del figlio. Laura sin da subito è convinta che Cherry stia nascondendo qualcosa e indaga incessantemente per scoprire la verità. Se da un lato Laura appare una madre paranoica ed eccessivamente protettrice nei confronti di suo figlio, Cherry si dimostra sempre più una bugiarda patologica che tenta di nascondere il suo tenore di vita e, soprattutto, gli errori del passato. Entrambe si odiano dal primo istante e lottano per avere potere su Daniel.
La doppia prospettiva narrativa
Ciò che distingue La fidanzata da altre serie tv è il particolare uso della doppia prospettiva: gli episodi non vengono narrati da un solo punto di vista, ma la narrazione si divide. Le stesse scene vengono mostrate dal punto di vista sia di Laura che di Cherry. Questo consente allo spettatore di indagare e partecipare attivamente alla visione della serie, domandandosi continuamente da quale parte penda la ragione. L’uso del doppio punto di vista, come analizzato in contesti simili da testate autorevoli come The Hollywood Reporter, consente anche una riflessione più profonda: la verità oggettiva in determinate situazioni non esiste e la verità soggettiva può ingannarci, portandoci a percepire in maniera sbagliata frasi e azioni altrui.
Perché guardare questo thriller psicologico?
La miniserie disponibile su Prime Video, oltre alla trama assolutamente originale, è un vero e proprio thriller psicologico avvincente, dal ritmo perfetto per chi ama guardare serie tv in una sola serata. La fidanzata ha questo potere perché confonde lo spettatore, lo porta a parteggiare di volta in volta per una persona diversa e a dubitare delle intenzioni di tutti i personaggi. Non è solo una semplice serie tv, ma l’esplorazione di legami familiari tossici: dal rapporto morboso tra madre e figlio, alla manipolazione, all’ambizione e alle dinamiche di potere all’interno della famiglia.
Se si è alla ricerca di una nuova serie tv da divorare in poche serate, non bisogna far altro che cercare La Fidanzata su Prime Video ed addentrarsi nel suo misterioso universo, rimanendo col fiato sospeso dall’inizio fino alla fine. Ed è anche il finale a lasciare in confusione, non svelando mai del tutto la verità.
Non ci sono notizie ufficiali riguardo una seconda stagione, ma i fan della serie non hanno dubbi: il finale lascia un chiaro spiraglio per un seguito della narrazione.
Fonte immagine: Amazon Prime