La notte del giudizio: trama e recensione della saga

La notte del giudizio: trama e recensione della saga

La notte del giudizio (in lingua originale The Purge) è una serie di film appartenenti ai generi horror, thriller e azione, diretta da James DeMonaco: regista, sceneggiatore e produttore cinematografico statunitense, noto prevalentemente per questa saga. Questa serie cinematografica è ambientata in un futuro distopico, ed è composta da cinque film: La notte del giudizio (2013), Anarchia (2014), Election Year (2016), La prima notte del giudizio (2018), La notte del giudizio per sempre (2021). Inoltre, è stata anche realizzata una serie TV, basata sui film, di nome The Purge, trasmessa nel 2018 e 2019, e comprende due stagioni di dieci episodi ciascuna.

Trama di La notte del giudizio

L’elemento comune a tutti e cinque i film è uno: una notte all’anno, chiamata “Notte dello Sfogo”, nella quale è possibile commettere ogni tipo di crimine, compreso l’omicidio. Ciò permette al popolo di sfogare tutta la propria frustrazione e rabbia nei confronti degli altri, e anche di trovare vendetta per dei torti subiti. Nel primo film, la famiglia di James Sandin viene presa di mira da una banda di criminali mascherati, che minacciano di uccidere tutti se non verrà consegnato loro uno sconosciuto che la famiglia ha accolto nella propria casa per salvarlo. Nel secondo film, Anarchia – La notte del giudizio, il protagonista è Leo Barnes, un sergente fuori servizio del dipartimento di polizia di Los Angeles, deciso a vendicare la morte di suo figlio. Durante il suo percorso, si ritrova a proteggere una coppia di fidanzati e una madre con sua figlia. Nel terzo film, Leo Barnes è diventato il capo della sicurezza del senatore e candidato alle elezioni presidenziali Charlie Roan, la quale vuole abrogare la legge che permette la notte dello Sfogo, dato che la sua famiglia è stata sterminata durante una di queste. A causa di un tradimento avvenuto all’interno della squadra di sicurezza guidata da Barnes, l’uomo deve proteggere la Roan da solo. Il quarto film è un prequel, e mostra la nascita dello Sfogo; è il 2014, e l’organizzazione dei Nuovi Padri Fondatori è salita al potere in America, proponendo un esperimento sociale: una notte di Sfogo a Staten Island. Per ricevere più consensi, il governo promette di pagare chiunque vi partecipi all’interno dell’isola, con una ricompensa direttamente proporzionale alla gravità del crimine, portando tantissime persone, soprattutto povere, ad iscriversi. Nell’ultimo film, La notte del giudizio per sempre, vari anni dopo l’elezione di Charley Roan, i Nuovi Padri Fondatori d’America tornano al potere, e con loro anche lo Sfogo. I protagonisti sono Juan e Adela, una coppia di migranti che attraversa illegalmente il confine con il Texas per fuggire da un cartello della droga messicano e farsi una nuova vita. I due si ritrovano, però, a cercare di tornare a casa quando si rendono conto che lo Sfogo non si conclude dopo la fine delle 12 ore previste.

Recensione della saga

La notte del giudizio è una saga che presenta temi attuali: la criminalità e la crudeltà umana. L’idea della notte dello Sfogo è, nel film, un modo per ridurre la criminalità durante tutto l’anno, condensandola in una notte sola. Il futuro distopico in cui sono ambientati i film rappresenta, in realtà, una critica alla società americana, considerata classista e violenta, pronta ad impugnare le armi e ad utilizzare la violenza in maniera arbitraria per risolvere i propri problemi, personali ed economici, o per sfogare la propria rabbia. Ma questo non è l’unico aspetto attuale della pellicola: la potenza dei mass-media e l’opinione pubblica rivestono un ruolo centrale nella storia; la maggior parte della popolazione appoggia la notte dello Sfogo, e questo a causa dell’indottrinamento che hanno subìto dai Nuovi Padri Fondatori. Prendendovi parte, le persone sentono di appartenere sia al genere umano, che è caratterizzato dalla violenza e quindi è giustificato a praticarla, sia al popolo americano. Inoltre, tutti i film sono molto dinamici e tengono lo spettatore incollato allo schermo, grazie anche alla bravura di tutti gli attori.

Fonte immagine dell’articolo: sharkmedia.weebly.com

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