Normale (film): adolescenza, malattia e famiglia sui generis

Normale

Normale è il film vincitore al Giffoni Film Festival 2023 nella categoria Generator +16 ed è diretto da Olivier Babinet. Protagonisti straordinari come Benoit Poelvoorde, noto per le sue interpretazioni in “7 uomini a mollo” e “Dio esiste e vive a Bruxelles”, e l’attrice emergente Justine Lacroix di “C’est ça l’amour”. La distribuzione è prevista per il 12 ottobre da No. Mad Entertainment.

Il cinema francese non smette di regalarci emozioni. E anche “Normale” è presto diventato uno degli argomenti di discussione principale tra gli appassionati di cinema nel 2023. Questo già premiato film dell’eclettico regista è destinato a lasciare il segno nella storia del cinema contemporaneo e potrebbe far parlare di sé anche agli Oscar.

Chi è il regista Olivier Babinet

Olivier Babinet è un regista e sceneggiatore francese noto per i suoi film come “Robert Mitchum is Dead” e il documentario “Swagger”, che esplora le vite di giovani nelle zone meno abbienti della Francia. Parallelamente alla sua carriera cinematografica, Babinet ha collaborato con studenti di Aulnay-sous-Bois, realizzando cortometraggi e video musicali.

Origini e Presentazioni

Basato sull’opera “Monster in the hall” di David Greig, il film esplora il rapporto padre-figlia attraverso una commedia drammatica. È stato presentato in anteprima a Roma il 28 settembre presso l’Ambasciata di Francia, al Napoli Film Festival il 29 settembre e concorrerà al Valdarno Cinema Film Festival il 7 ottobre.

Normale: Una Trama Avvincente

La trama di Normale ruota attorno a Lucie, una ragazza di 15 anni, con problemi apparentemente normali tra i quali un lavoro in nero mentendo sull’età, rapporti complicati ma di tutti i giorni coi compagni di classe, un amore non corrisposto e altre vicende che costellano la vita di un’adolescente.  E naturalmente suo padre William, affetto da sclerosi multipla di cui si prende cura, avendo paura che da un giorno all’altro gli assistenti sociali la portino via. Mentre affronta la vita quotidiana e tutte le sue sfide, Lucie trova rifugio nella scrittura, trovando un equilibrio tra realtà e fantasia.

Cast e formato scelto

Durante la conferenza stampa, Babinet ha condiviso le sue ispirazioni per Normale e risposto a diverse domande. È stata scelta l’idea di utilizzare l’originale (per oggi) formato in 4:3 in quanto viene usato nei documentari per creare una sensazione di realtà. E questo era anche perfetto per includere la figura dei tralicci elettrici che, elementi importanti della pellicola, in questo modo entravano tutti nell’inquadratura. Parlando dei protagonisti, Babinet ha espresso la sua ammirazione per l’attore Benoît Poelvoorde col quale ha sempre sognato di lavorare. La caratteristica dell’attore già protagonista di molti film di successo è quella di far dimenticare che si sta guardando un attore e concentrare gli occhi e il cuore sul personaggio. Ha elogiato anche Justine Lacroix, menzionando come nel film non reciti, ma sia semplicemente se stessa. Tutti gli attori, i ragazzi, provengono da storie simili a quelle reali intessute nella trama del film.

Normale: Connubio di generi e precedenti lavori

Olivier Babinet è famoso, tra gli altri, per aver trascorso quattro anni a contatto con adolescenti, sottolineando le difficoltà e le sofferenze che questi attraversano. L’esperienza è da ricondurre ad un suo precedente film, “Swagger“, un’affascinante incursione nella vita di undici giovani cresciuti nelle zone più svantaggiate della Francia. Non solo un documentario sulle loro esperienze reali, ma un approccio cinematografico audace, che mescolava generi quali documentario, commedia, musical e fantascienza. La medesima cosa avviene in Normale, che passa dal drammatico, alla commedia, a momenti musicali e addirittura horror.

Manca poco all’uscita nelle sale il 12 ottobre e Normale è pronto a conquistare il cuore degli appassionati di cinema. Da non lasciarsi sfuggire questa gemma cinematografica del 2023.

Fonte immagine: screen dal trailer ufficiale del film

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