Santa Clarita Diet, quando l’horror ha incontrato il genere commedy

santa clarita diet

Sheila è una donna con una vita semplice, sposata con Joel, un bell’uomo con cui condivide anche la professione di agente immobiliare. Insieme alla loro figlia adolescente Abby, vivono a Santa Clarita in California, il tipico “american suburbs” dal clima mite con staccionate bianche e arredamento standard medio-borghese. La loro esistenza prende una piega inaspettata quando Sheila si trasforma in una zombie che non riesce più a cibarsi di frutta e verdura ma solo di carne umana. Questo è l’incipit di Santa Clarita Diet, una serie tv “dark commedy” di Victor Fresco in onda su Netflix alla sua terza stagione, e ultima, rilasciata a marzo.

Purtroppo Netflix ha rilasciato poco tempo fa la notizia della cancellazione della serie; i motivi sono ancora incerti, ma non desta stupore visto le volte in cui la casa di produzione ha preso questa decisione, sconcertando fan e pubblico.

Tra le serie prodotte da Netflix, Santa Clarita Diet non ha destato tanta attenzione, né ha ricevuto particolari menzioni, più esaltanti, rispetto a tv series attese come “Sex education” o la nuova stagione de “La casa di carta”; ma si è rivelata comunque un successo perchè si è subito presentata con una trama originale, e sicuramente con un cast all’altezza: nel ruolo della protagonista, Drew Barrymore è perfetta. Divertente e ironica, quando pian piano il corpo della protagonista sembra cadere in decadimento (come un occhio fuori dall’orbita o un dito che non vuole proprio stare al suo posto), capace di far intendere allo spettatore un pregresso, il cambiamento di personalità di Sheila tra il prima e il dopo la trasformazione, quando diventa più sicura di sé e irriverente, alla ricerca di carne umana appetitosa ma sempre amareggiata dalla scarsa morale che comporta uccidere un’altra persona per sopravvivere (spassose le prime scene in cui, insieme alle sue amiche durante un pomeriggio di jogging, beve sangue umano dal suo thermos come fosse un frullato proteico).

Splatter, horror o dark commedy? Santa Clarita Diet

Questo lato macabro e splatter, che è la horror side di Santa Clarita Diet insieme ai successivi sviluppi che porteranno la famiglia a sapere di più sulla trasformazione di Sheila, è con accondiscendenza e a tratti mista ad un pizzico di sana follia condiviso anche dal marito Joel, un Timothy Olyphant che per la prima volta interpreta un ruolo così vivace, che oscilla tra un ghigno e il baratro di una prossima pazzia. Infatti, l’amore dei due coniugi supera anche quest’ostacolo, perché Joel decide di aiutare la moglie a tenere nascosto il suo segreto al vicinato così come di procacciarle cibo, però decidendo di ammazzare solo chi se lo merita – vedremo i due in fantomatiche avventure, in stile cavaliere e il suo ronzino, dare la caccia ad un gruppo di nazisti. E se la carne dovesse finire ben presto, Sheila porta sempre con sé un frigo bar per mantenerla fresca.

Accanto ai due Hammond, troviamo anche la figlia Abby, che scoprirà in seguito il segreto di Sheila ma che, il dna non mente, saprà essere tollerante al riguardo, aiutata dall’amico e vicino di casa Eric. Così aiuta i genitori con il cellophan in garage per non sporcare in giro, conserva i pezzi più succosi per la madre, e cercherà di scoprire cosa veramente le è accaduto. Nel frattempo altri personaggi secondari, come la stramba e bionda Lisa, mamma di Eric, e la sua compagna poliziotta Anne che crederà che Sheila sia parte di un progetto divino. Oppure Gary (o si può dire la testa di Gary?), il collega di Sheila prima vittima dei suoi appetiti.

Le star di Santa Clarita Diet anche in questa terza stagione continuano ad essere i coniugi Hammond, con battute di spirito e scambi di dialogo divertenti, sia quando si trovano di fronte alla possibilità di essere scoperti e tramano una soluzione, sia quando tutto sembra essere normale e si assiste ad un tipico quadretto familiare. Sorprese quindi non mancano, come nuove stramberie, ma rimanendo ancorati alla possibilità di una assurda vita in una classica cittadina americana sole, pantaloncini corti, barbecue e vicine pettegole vestite di rosa che sorseggiano un tè in giardino.

Probabilmente non è stato sufficiente per impedirne a Netflix la cancellazione.

Ilaria Casertano

Fonte immagine: Meganerd.it

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A proposito di Ilaria Casertano

Nata a Napoli, laureata in Filologia moderna alla Federico II, giornalista pubblicista, social media manager. Ama i libri insieme alla scrittura, il giornalismo che pratica da anni, il disegno, ma più di tutto il cinema. Sogna di viaggiare, dovunque.

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