Shameless, la nota serie TV statunitense andata in onda dal 2011 al 2021, offre un ritratto molto dettagliato di vari aspetti disfunzionali della società. Nonostante l’esasperazione di alcuni tratti non perde di realismo e di denuncia sociale, sottolineando l’importanza del contesto sociale nella formazione identitaria individuale. Nella costellazione dei personaggi della famiglia Gallagher, possiamo scorgere in Lip Gallagher, uno spunto di riflessione sulle variabili fondamentali da tenere in conto per l’analisi di una serie tanto complessa quanto affascinante come Shameless.
Shameless: il contesto sociale di Lip Gallagher
Il South Side di Chicago è il teatro delle vicende dei Gallagher, caratterizzato da un alto tasso di criminalità e povertà. La priorità è la sopravvivenza, e la socializzazione primaria ha trasmesso i comportamenti disfunzionali del padre Frank Gallagher, quali alcolismo e indisponibilità emotiva, che Lip e gli altri figli hanno interiorizzato a livello inconscio, nonostante cerchino di discostarsi dalla figura paterna per tutta la durata della serie.
Il contesto sociale è segnato da una bassa mobilità sociale, da una sorta di determinismo che si manifesta a più riprese dando l’impressione che tutta la famiglia abbia un destino già scritto, volto a riprodurre all’infinito i meccanismi tossici e minimizzando l’intera vita a una perpetua lotta alla sopravvivenza, relegando il resto in secondo piano.
Analisi del personaggio
Phillip Gallagher viene descritto già dal primo episodio come un ragazzo prodigio, dal QI impressionante alle prese con problemi molto complessi. Tuttavia la descrizione iniziale del personaggio è la punta dell’iceberg, e durante lo svolgimento della serie potremo vedere la sua evoluzione, per nulla lineare e a tratti paradossale.
Le relazioni di Lip contribuiscono in larga misura alla sua evoluzione e rispecchiano diversi tipi di amori, dal passionale e distruttivo al cinico e disilluso, che in ultima istanza corrispondono alle sue diverse fasi. Da Karen a Tami scorgiamo la vasta gamma di sfumature che presenta il personaggio, partendo da un estremo e arrivando al completo opposto
La ricerca di una figura paterna causata dall’assenza di Frank è evidente nel rapporto con il Professor Youens, in cui rivede una figura genitoriale ma anche uno specchio per quanto riguarda la sua dipendenza e i suoi atteggiamenti auto sabotatori. Il fulcro della personalità di Lip è, dopotutto, il rapporto con il padre, il rapporto con ciò che ha rappresentato simbolicamente per lui e per la sua famiglia, da cui cerca invano di allontanarsi ma che a un certo punto sembra ripercorrere i suoi passi, come se ne avesse ereditato la personalità e i modi di interfacciarsi al mondo.
L’esperienza all’università è altrettanto travagliata, rappresentando per il secondogenito Gallagher il massimo punto di arrivo ma anche il momento in cui si trova a fare i conti con i propri limiti, sperimentando ambienti diametralmente opposti a quelli quotidiani, in cui non verrà mai integrato a fondo. Un ruolo importante svolgono le pressioni sociali a cui è sottoposto e le aspettative a cui deve far fronte, con la consapevolezza di partire da una posizione svantaggiata rispetto al resto degli studenti.
L’alcolismo si presenta come causa e conseguenza di determinate scelte di Phillip, come l’eredità di Frank e come grande sfida da affrontare, costandogli molto. È forse l’aspetto che lo ha fatto odiare più di tutti, a causa del pregresso in casa Gallagher e dell’impatto catastrofico che ha sulla sua vita accademica. Tuttavia ridurre l’evoluzione del personaggio esclusivamente a un inesorabile declino già scritto sarebbe superficiale.
Il dolore più profondo risiede soprattutto nella mancanza di stabilità, che emerge sin dal primo momento, sempre sfuggente, sia per cause esterne che per cause interne al personaggio. Il punto che trovo più significativo nella crescita del personaggio è il finale di serie, in cui riesce a trovare un equilibrio -seppur precario- restando coerente con i valori centrali a cui ha sempre fatto riferimento, tra cui spicca l’amore per la famiglia.
Considerazioni finali
La lezione di Shameless, più attuale che mai, è la necessità di un’azione sistematica per riqualificare spazi e ambienti lontani dalle istituzioni. L’importanza primaria delle istituzioni è di garantire una socializzazione in grado di integrare tutti i membri della società nella società stessa e di fornire risorse affinché la base di partenza sia uguale, come testimonia Phillip, immerso in una profonda ambivalenza tra contesto quotidiano e contesto universitario, carriera accademica e necessità di sopravvivere. Tra tutti i personaggi della serie trovo che sia uno dei più umani, l’imperfetto ma estremamente coerente nella sua altalenante formazione, che riesce a restituire emozioni contrastanti ma quanto più vere possibile.
Fonte immagine: Netlifx