Snowpiercer (serie TV) | Recensione

Snowpiercer (serie tv) | Recensione

Snowpiercer è una serie TV statunitense prodotta dal 2020 al 2024 dal regista premio Oscar Bong Joon-ho, formata da 4 stagioni e distribuita prima in America sui canali televisivi TNT e AMC e successivamente anche in Italia sulla piattaforma Netflix a partire dal 25 Maggio 2020. Snowpiercer si basa sui fumetti compresi nell’opera francese La Transperceneige del 1982, incentrato su una storia post apocalittica creata dagli autori Jacques Lob e Jean-Marc Rochette. Lo scenario della serie è, appunto, post apocalittico: nel 2026 il mondo si è trasformato in un immenso blocco di ghiaccio in seguito a un fallito tentativo di rimediare al surriscaldamento globale e gli unici sopravvissuti sulla terra sono i passeggeri dello Snowpiercer, un treno a moto perpetuo lungo 1001 vagoni creato dal ricco signor Wilford (Sean Bean) che, per mantenersi in funzione ed essere autosufficiente, percorre sempre un tragitto completo intorno al mondo. Sulla base di questo scenario, la serie parla delle vicissitudini e difficoltà quotidiane che i passeggeri del treno devono affrontare per sopravvivere.

Un futuro non troppo lontano

Snowpiercer si basa su una storia fantascientifica inventata dal creatore della serie Graeme Manson e dai due autori dei fumetti francesi sopra citati, ma se analizziamo attentamente la sua trama, potremmo riscontrare alcune effettive analogie con il mondo reale; infatti tutto ciò che è alla base della creazione di questo treno a moto perpetuo è causato dal surriscaldamento globale e dall’incuranza dell’uomo verso la natura e dal suo continuo sperpero dei beni e di denaro. Potremmo quindi dire che, in questa serie, l’avidità dell’umanità è ritornata indietro verso gli uomini stessi come un boomerang, a riprendersi tutto ciò che loro le hanno tolto per decenni e che adesso mette a dura prova la loro sopravvivenza. Che sia una sorta di anticipazione di ciò che potrebbe succedere in un futuro non molto lontano nella realtà? Pur se con evidenti esagerazioni apocalittiche e fantascientifiche ricostruite nella serie, ciò che succede in Snowpiercer non è poi così lontano da ciò che effettivamente sta succedendo nel corso di questi anni.

Snowpiercer – La piramide sociale all’interno della serie

All’interno del contesto prettamente fantascientifico della serie, è inserita una storia archetipica, ovvero la lotta tra le diverse classi sociali che abitano il treno, la necessità dell’emancipazione dei più poveri e il superamento dei propri limiti. Esso è un percorso sia simbolico che fisico, infatti le persone della classe sociale più bassa, ovvero coloro che non potevano permettersi il costo del biglietto dello Snowpiercer, sono relegati all’interno della 1001ª carrozza e, con il trascorrere del tempo, attraverso diverse lotte, avanzano man mano verso l’inizio del treno.

Gli effetti speciali di Snowpiercer e i colpi di scena

Proprio quando starete pensando probabilmente di abbandonare la visione della serie TV perché troppo piatta o troppo uguale alla trama dell’omonimo film Snowpiercer realizzato dallo stesso regista, ecco che la serie Snowpiercer vi sorprenderà; infatti essa non solo si ambienta nell’apocalittico mondo fantascientifico con tanto di effetti speciali nelle scene d’ azione all’interno e fuori dal treno, ma ha anche una trama crime che si sviluppa e comincia a prendere piede proprio verso la fine della prima stagione. La trama quindi si farà ricca di colpi di scena, immergendo gli spettatori nel gelido e lugubre paesaggio delle lande ghiacciate al di fuori del treno e nella piega thriller che prenderà la serie con lo scorrere dei vari episodi nelle 4 stagioni.

Fonte immagine in evidenza: Netflix

 

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