Il 22 settembre 2023 viene rilasciato su YouTube il trailer di una nuova web-serie animata: si tratta di The Amazing Digital Circus, creata dall’artista visiva Gooseworx in collaborazione con lo studio di animazione australiano Glitch Production. Tre settimane dopo, il 13 ottobre, il primo episodio esce ufficialmente sul canale YouTube di Glitch, raggiungendo 100 milioni di visualizzazioni in meno di un mese.
Ad oggi, gli episodi pubblicati sono sei, con l’ultimo uscito il 16 agosto 2025. È stato già annunciato che la serie arriverà a un totale di nove episodi, anche se le uscite irregolari rendono difficile stabilire entro quando il cartone animato volgerà al termine.
Intrappolati nel mondo digitale: la trama
Protagonista di The Amazing Digital Circus è Pomni, una donna di venticinque anni che si risveglia all’improvviso nel circo, diretto da Caine, un’intelligenza artificiale che propone ogni giorno nuove avventure agli abitanti per evitare che impazziscano.
Inizialmente, Pomni crede di essere in un sogno, ma ben presto si rende conto che la sua situazione è reale e di non poterne uscire: nonostante riesca a trovare una porta con la scritta “Uscita”, questa non conduce davvero fuori dal circo. Ogni volta che Pomni apre la porta, un’altra identica le si para davanti, portandola in un loop alla disperata ricerca di un modo per andarsene.
Questo disperato e fallimentare tentativo di fuga riflette la realtà in cui molte persone si ritrovano oggi: il circo rappresenta i vari social da cui siamo sommersi quotidianamente, mentre Pomni, che non riesce a evadere, simboleggia l’incapacità di svincolarsi dal circolo vizioso in cui ci troviamo. I personaggi della serie sono intrappolati letteralmente nel mondo digitale, mentre le persone del mondo reale lo sono metaforicamente, ma ciò non rende la situazione meno grave e complessa.
Questo parallelismo mette in luce come la tecnologia stia inglobando sempre di più le nostre menti, rendendoci dipendenti da essa e rendendo sempre più difficile uscirne.
Le origini: un’ispirazione letteraria oscura
Sebbene la serie sembri riproporre il classico tema isekai, in realtà si basa fortemente sul racconto di Harlan Ellison “Non ho bocca, e devo urlare” del 1967. L’opera ha un’ambientazione distopica in cui il supercomputer AM porta alla quasi totale estinzione del genere umano, lasciando in vita solo cinque individui per torturarli quotidianamente e impedendo loro di suicidarsi per prolungarne le sofferenze.
In The Amazing Digital Circus, l’IA Caine incarna i principi di AM: le avventure che propone traumatizzano sempre i personaggi e anche qui ritroviamo l’impossibilità di morire, essendo loro parte di un videogioco in cui persino le ferite letali vengono curate da Caine con uno schiocco di dita.
Se nel racconto la motivazione di AM è la pura vendetta contro il genere umano, in The Amazing Digital Circus è ancora presto per poter determinare le ragioni dietro le azioni di Caine, essendo la serie ancora in corso.
I personaggi: un contrasto simbolico
Oltre a Pomni, altre cinque persone sono intrappolate nel circo, ognuna con un aspetto cartoonesco come avatar del gioco: Jax, un coniglio viola antropomorfo che si diverte a maltrattare gli altri; Ragatha, una bambola allegra che cerca di non far pesare troppo la situazione a Pomni; Gangle, dal corpo composto da nastri e una maschera che cambia espressione in base al suo stato d’animo; Zooble, una persona non-binaria il cui corpo è composto da pezzi interscambiabili; e Kinger, un pezzo degli scacchi che, essendo intrappolato da più tempo, ha quasi perso il senno.
Fino all’arrivo di Pomni, ogni personaggio sembra seguire un proprio archetipo, ormai rassegnato alla vita nel circo. Essendo la nuova arrivata, Pomni riesce man mano a rompere le maschere dei suoi compagni attraverso conversazioni profonde che li fanno riscoprire il proprio lato umano, in totale contrasto con il mondo in cui si trovano.
Come si finisce nel circo digitale?
Fin dal primo episodio scopriamo che Pomni, prima di ritrovarsi lì, aveva indossato un visore per la realtà virtuale. È quindi probabile che anche gli altri personaggi siano arrivati nel circo allo stesso modo, sebbene non ci siano ancora conferme.
Le informazioni su chi abbia creato il gioco e sul perché intrappoli le persone al suo interno sono scarse. Non si sa nemmeno se chi vi resta bloccato abbia qualche collegamento con la C&A, la compagnia che ha realizzato il gioco, i cui uffici sembrano abbandonati da anni nei pochi frame in cui appaiono.
Teorie e futuro della serie
The Amazing Digital Circus è progettata come una serie autoconclusiva di nove episodi per volere della creatrice Gooseworx, anche se non mancano teorie e desideri dei fan per un seguito. Non è ancora certo che direzione prenderà il finale: riusciranno a fuggire dal mondo digitale o resteranno per sempre vittime delle sadiche avventure di Caine?
I fan inviano spesso domande a Gooseworx sul suo account Tumblr per chiederle aneddoti sui personaggi o anticipazioni. L’artista riesce sempre a rispondere in modo da non fare spoiler, mantenendo viva la curiosità. Per sapere come si evolveranno gli eventi, non resta che attendere i prossimi episodi.
Fonte immagine in evidenza: canale YouTube GLITCH