Un uomo e il suo sogno: I am Heath Ledger

Un uomo e il suo sogno: I am Heath Ledger

«Ciao! Stiamo partendo per una missione proprio adesso. Verrete con me? Oh, ma certo che verrete!».
Queste sono solo alcune delle parole sorridenti e contagiose che sentirete nelle sue registrazioni. Video imbarazzanti, divertenti, in giro per il mondo nei suoi viaggi. Mai avrebbe potuto lasciare la videocamera chiusa nel cassetto. Il suo mondo era lì, e doveva essere immortalato, perché ogni giorno era una gioia più grande, un obiettivo raggiunto, nella consapevolezza di aver tanto ancora da provare, sentire, toccare con mano nuda, assaporando la forza travolgente della vita.
Sono le parole di un uomo che non ha potuto che lasciare un vuoto incolmabile nella vita delle persone contagiate dalla sua forza e dalla sua risata. Quelle persone a cui con coraggio ogni giorno ribadiva: I am Heath Ledger.

Quasi impossibile non conoscere almeno uno dei film che lo hanno visto personaggio essenziale, per la maggior parte protagonista. Australiano, già da piccolo immerso nel mondo della recitazione, portò il suo talento dal palco di teatro alla televisione, con il debutto in Sweat, una soap-opera australiana. Chi ha seguito la sua carriera dei primi anni ha probabilmente notato i capelli biondi, sguardo intenso, un sorriso a dir poco ammaliante. Ed è questo il ruolo che ha ricoperto nei primi anni, da cui così difficilmente ha cercato di svincolarsi. Da attore pin-up, idolo delle teenager, ha compreso dal primo momento di non potersi chiudere nella staticità di un ruolo, che la sua carriera sarebbe andata molto più avanti di così.

Il decollo di Heath Ledger

Le telecamere hanno immortalato questa crescita. La sua energia creativa lo ha portato a ricoprire i ruoli più vari, dal gradasso dal cuore d’oro di 10 cose che odio di te, al Patriota al fianco di Mel Gibson. Con parole sincere nelle prime interviste non ha potuto che parlare di un sogno avverato, al fianco di un suo idolo dell’infanzia. «Non l’avrei immaginato nemmeno tra mille anni».
La sua spinta a dimostrare di aver più di un bel faccino lo portano a rifiutare un ruolo ambito quale quello di Spiderman, e a impegnarsi in film di produzione indipendente. Il vero obiettivo non è il premio, ma è il toccare con mano ogni possibilità, aprire tutte le porte del mondo della recitazione. Può essere chiunque, e allora perché lasciarsi intrappolare da un personaggio solo, perché essere riconosciuto come “l’attore di Spiderman”? Tanti i desideri espressi e realizzati dai suoi lavori cinematografici.

Aveva voglia di divertirsi, così ha indossato i panni di Casanova. Voleva plasmare un personaggio indimenticabile, così eccolo sulle scene di Brokeback Mountain. Questo il film che gli ha cambiato la vita, e non solo per le delicate tematiche e per l’impegno richiesto dal regista Ang Lee.

Lì sul set, ha incontrato l’amore, Michelle Williams. In alcune interviste di quel periodo la domanda ricorrente posta alla coppia era: «quanto è stato strano recitare insieme?». Heath con limpida sincerità ha sempre ribadito quando fosse stata imbarazzante la situazione, ma quanto fosse stato fortunato. Michelle invece: «vorrei fare qualsiasi film con lui». Dal loro amore, la piacevole distrazione di Matilda Rose, la loro bambina. E così si allargaò il cerchio d’affetti che da sempre lo circondava.

La cerchia oggi si raduna, ricordando Heath nel documentario intitolato con un’affermazione dal peso di un macigno: I am Heath Ledger. Già, perché è proprio l’attore a parlare della sua vita, del suo impulso creativo, dei momenti memorabili, e dell’abbraccio asfissiante con cui da sempre circondava i personaggi che doveva interpretare, curando ogni loro minimo dettaglio. Come dimenticare una delle sue ultime interpretazioni, il Joker, nel film Il cavaliere oscuro. Si dice che durante le riprese della scena dell’ospedale con un temibile Joker travestito da infermiera, ci fosse stata un’esplosione di troppo. Heath continuò a recitare, senza mai voltarsi indietro, ormai immerso in uno dei mondi paralleli e nel personaggio che aveva fatto proprio.

Derek Murray ha voluto ricordarlo così, in un documentario in cui spiccano le sue riprese. Fanno da cornice le testimonianze delle persone che lo hanno amato. La modella Christina Cauchi lo ricorda sempre con una telecamera fra le mani. Era proprio a quella telecamera che aspirava, e non solo come attore. Anche un amico di infanzia, Travor Di Carlo ricorda che la recitazione sarebbe stata il suo mezzo di approdo alla regia.

Heath non si sentiva mai sazio, voleva tutto, e sapeva che con il duro lavoro anno dopo anno avrebbe raggiunto il suo sogno

Il regista Ang Lee parla del suo dono, il «power», il potere della sua pulsione creativa. E il musicista Ben Harper poi, gli fa una delle dediche più belle: «he was the most alive human».
Heath Ledger se ne è andato il 22 gennaio 2008 a causa di un overdose accidentale che può aver spento il suo corpo, ma non la sua voce, che ancora riecheggia nei momenti da lui ripresi, mostrati al pubblico al Tribeca Film Festival.

La reazione delle fan? Indubbiamente questa.

A proposito di Carolina Borrelli

Carolina Borrelli (1996) è iscritta al corso di dottorato in Filologia romanza presso l'Università di Siena. Il suo motto, «Χαλεπὰ τὰ καλά» (le cose belle sono difficili), la incoraggia ogni giorno a dare il meglio di sé, per quanto sappia di essere solo all’inizio di una grande avventura.

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