‘’Yesterday” di Danny Boyle: Il fascino indiscreto dei Beatles tra commedia e satira

Danny Boyle

Recensione del nuovo film di Danny Boyle e Richard Curtis: Yesterday

Cosa succederebbe se i Beatles non fossero mai esistiti ed sentissimo oggi per la prima volta i loro più grandi successi? L’unica cosa che, probabilmente, resterebbe invariata è che il pubblico li amerebbe, perché niente è così semplice, geniale, magico. Niente è come i Beatles. Questa la versione che emerge dal film “Yesterday”, scritto da Richard Curtis e diretto da Danny Boyle, due firme di prestigio, ed arrivato nelle sale il 26 Settembre.
Il titolo del film e la sua storia richiamano alla mente la famosa scena in “Non ci resta che piangere” in cui Massimo Troisi, riportato indietro nel tempo di cinque secoli, conquista una graziosa fanciulla proprio cantandole “Yesterday” e dicendole di averla scritta lui. Già da quella scena emerge l’essenza del film di Danny Boyle, nel quale Jack, il protagonista, cantautore fallito, fa la stessa cosa, ma per la conquista di un immenso successo mondiale.
Jack è sostenuto quasi unicamente dalla sua amica d’infanzia, Ellie, innamorata di lui. Improvvisamente, una sera, durante dodici secondi di blackout generale, il ragazzo viene investito da un bus e si risveglia in ospedale.
Appena uscito dall’ospedale, insieme ai suoi amici, decide di suonare una canzone con la nuova chitarra che gli hanno regalato. Una grande chitarra esige una grande canzone. Sceglie così un classico, ossia ‘’Yesterday’’ dei Beatles. Tutti restano estasiati, come se avessero sentito quella canzone per la prima volta ed infatti presto Jack scoprirà che è proprio così: dopo il blackout della sera precedente, i Beatles e le loro canzoni sembrano non essere mai esistite. Dopo il panico iniziale Jack ha un’idea brillante: far passare come propri i capolavori dei Beatles. Il mondo impazzisce per lui e comincia così il suo ingresso nel mondo nella musica, della popolarità, che lo portano sempre più lontano dalla sua vita precedente e sempre più in vetta nella scala del successo mondiale.
Il film resta di base una commedia leggera, che si muove bene tra il fantastico e il musical. Nel finale, l’incontro in una casa sul mare con un big dei Beatles determina la vittoria dei buoni sentimenti e dell’amore sul cinismo dell’industria musicale (contro cui si riversa una sottile satira) e sui falsi miti della fama e del denaro. Il film, che non si rivolge solo ai fan del gruppo, lascia una sottile gioia a chi la memoria non l’ha ancora persa e coglie il meglio nei dettagli.
L’idea di fondo del film non è originale (Oltre alla già citata scena di Troisi, anche I francesi David Blot e Jérémie Royer in una graphic novel del 2011 intitolata proprio “Yesterday”, creano un protagonista franco-americano che, nato nel giorno della morte di John Lennon, si risveglia nella New York del 1961 con tutte le canzoni dei Beatles in testa), ma proprio per questo conferma l’influenza dei Beatles sulla musica e sull’arte futura. Tra i vari omaggi al gruppo, ricordiamo anche quello presente in “I Love Radio Rock”, in cui Curtis aveva partorito uno più memorabili tributi ai Beatles: nel film si racconta musicalmente le vicende della stazione pirata navale che, per evadere le leggi inglesi fu costretta a spostarsi dalla costa britannica ed immergersi nelle acque internazionali. Nasce così “Radio Caroline”. Decisamente difficile da fermare, la neve decide di sfidare il governo inglese, rispondendo semplicemente con i Beatles, con la loro magica “All You Need Is Love”.
Il 26 ottobre 1965, i Beatles vengono insigniti del titolo di baronetti, ricevendo l’onorificenza dalle mani della Regina Elisabetta, e diventando così a tutti gli effetti membri dell’Ordine dell’Impero britannico.

Danny Boyle e i Fab Four

Quello dei Fab Four è stato un incontro magico tra quattro personalità assai diverse, che insieme hanno dato vita ad una musica unica per qualità e quantità di brani indimenticabili, diventati classici mondiali entrato a pieno diritto nella storia del rock leggero.Il film ci dà occasione di riscoprire un grande amore, spesso dato per scontato.
Il tutto conferma la tesi che un mondo senza i Beatles sarebbe infinitamente peggiore, soprattutto avendone consapevolezza.
Così nelle ultime scene, all’uscita dal concerto, Jack incontra due persone che vengono a ringraziarlo (e non a denunciarlo come lui pensava) perché loro non sanno cantare e nell’amnesia generale lui è l’unico che può portare nel mondo la bellezza delle canzoni dei Beatles. Tuttavia, la sua resta un’impresa difficile, un vivere nella menzogna. Solo nell’incontro finale con un big dei Beatles, Jack finalmente capisce cosa fare. ‘’Vuoi una vita felice? È facile, dici alla donna che ami che la ami e dici sempre ad ognuno la verità’’. Ed è proprio ciò che Jack farà durante la sua esibizione. Il pubblico continuerà lo stesso ad amarlo per questo suo grande dono che decide di condividere gratuitamente con il mondo. Morale della favola? Vince l’amore, vince la sincerità e vincono i Beatles. Insomma, vince tutto ciò che rende il mondo infinitamente migliore.

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