3 quadri dannati e le loro storie terrificanti

Quadri dannati: 3 dipinti maledetti

Da secoli l’arte riesce a risvegliare turbini di emozioni ed è in grado di affascinare chiunque si trovi al cospetto di un dipinto. Tuttavia, spesso queste opere nascondono un’aura sinistra e oscura; quante volte ci è capitato di passare davanti a un quadro e avere l’impressione che ci stia seguendo con lo sguardo o, peggio ancora, che si sia mosso? Alcuni quadri nascondono storie agghiaccianti, misteri e maledizioni; proprio in questo articolo verranno mostrati 3 quadri dannati e infestati che per anni hanno terrorizzato chiunque li osservasse.

1. Il quadro di Delphine LaLaurie

Ritratto di Madame Delphine LaLaurie
Madame Delphine Lalaurie-Wikimedia Commons (Ricardo Pustanio)

Questo quadro venne dipinto nel 1997 a New Orléans dal pittore Ricardo Pustanio. All’artista venne chiesto di dipingere un ritratto della terribile Delphine LaLaurie, che avrebbe dovuto essere esposto all’interno della vecchia dimora della donna, destinata a diventare in parte un museo. Nonostante la dimora fosse stata adibita a museo, molte famiglie ebbero la possibilità di vivere nella casa dopo la sua morte, e perché allora venne commissionato questo quadro? L’idea era quella di posizionare nella casa un’immagine di Delphine LaLaurie in modo da creare un contatto più diretto con la storia dell’edificio. Venne chiesto a Ricardo Pustanio di dipingere quest’opera con una tecnica che facesse pensare che il quadro risalisse effettivamente all’epoca in cui la donna aveva vissuto, e così fece l’artista. Ma perché questo quadro rientra nella classifica dei quadri dannati? La storia della donna che vi è ritratta gioca un ruolo fondamentale. Delphine LaLaurie è conosciuta a New Orléans per essere stata una donna estremamente sadica e maligna che sottopose i suoi schiavi a terribili torture; si dice infatti che all’interno della sua dimora la donna fosse solita torturare fino alla morte le sue povere vittime. Proprio perché molte persone morirono all’interno della dimora, la stessa viene considerata da molto tempo posseduta dagli spiriti delle vittime. Una volta terminato, il quadro venne appeso a una delle pareti del corridoio principale, diventando uno degli oggetti più apprezzati dai visitatori, fino a quando un giorno iniziarono a verificarsi una serie di eventi inspiegabili legati al dipinto. A quanto si dice, il quadro dannato continuava a cadere dalla parete e durante la notte era possibile sentire passi e rumori provenire dal corridoio. I proprietari della casa, terrorizzati da quei fenomeni paranormali, decisero di sbarazzarsi del dipinto regalandolo a un’altra donna. Quest’ultima era molto scettica, non credeva in cose come manoscritti maledetti o quadri dannati, di conseguenza decise di prenderlo con sé. Dopo poco, però, contattò lo stesso autore dell’opera, esortandolo a riprendersi il suo quadro. La donna raccontò che il dipinto spesso cambiava posizione o addirittura il volto di LaLaurie sembrava mutare espressione. Ricardo Pustanio si riprese il suo dipinto e da quel momento dell’uomo non si seppe più nulla. Per quanto riguarda il quadro, si dice che faccia parte della collezione privata di un appassionato di oggetti dell’occulto come talismani, libri proibiti e quadri dannati.

 

2. The hands resist him

Copertina del libro ispirato al quadro The Hands Resist Him
Copertina del libro “The Hands Resist Him: be careful what you bid for” di Darren Kyle O’Neill in cui viene utilizzato il dipinto The Hands Resist Him di Bill Stoneham- Amazon.it

Tra i quadri dannati non poteva mancare questo dipinto di Bill Stoneham del 1972, che solo a guardarlo mette i brividi. L’artista creò l’opera basandosi su una sua foto all’età di 5 anni; il quadro era ispirato a un poema che sua moglie aveva composto per lui, in cui il tema principale verteva sul dolore che l’artista stesso avrebbe provato durante l’infanzia per non aver mai conosciuto i suoi genitori biologici. A quanto si dice, questo suo sentimento negativo venne riversato sul quadro durante la realizzazione. Osservando il dipinto, possiamo notare un bambino in piedi con accanto una bambola terrificante e, alle loro spalle, si possono scorgere delle mani spettrali dietro una vetrata. Nonostante il quadro sia già di per sé molto disturbante, le storie legate ad esso non fanno altro che alimentare l’aura oscura che si cela dietro. Fu esposto per la prima volta alla Feingarten Gallery di Beverly Hills, in California. Durante una mostra tenuta da Stoneham qualche tempo dopo, il quadro venne acquistato dall’attore John Marley; tuttavia, dopo la sua morte, si persero le tracce del dipinto. Venne poi ritrovato nel 2000 da una coppia di californiani in una vecchia fabbrica di birra. I due misero un annuncio di vendita del quadro su eBay, specificando che fosse maledetto. Stando a quanto raccontato dalla coppia, il quadro avrebbe causato malori e svenimenti alle persone che lo osservavano per troppo tempo e, come se non bastasse, i personaggi si sarebbero mossi in varie occasioni. Vedendo il quadro in vendita, la Perception Gallery (nel Michigan) lo acquistò immediatamente. Successivamente, la galleria decise di contattare Stoneham per riferirgli la strana storia raccontata su eBay. Le dichiarazioni di Bill Stoneham furono agghiaccianti: l’uomo dichiarò che sia il proprietario della galleria in cui il dipinto fu esposto la prima volta, sia il critico d’arte che lo recensì, morirono in circostanze misteriose esattamente un anno dopo essere entrati in contatto con il quadro. È per questo che il dipinto The Hands Resist Him di Bill Stoneham è ad oggi considerato uno dei quadri dannati più infestati della storia.

 

3. Giovanni Bragolin e i suoi “crying boy”

Uno dei quadri della serie The Crying Boy di Bragolin
The Crying Boy- Wikipedia (Giovanni Bragolin)

Il pittore italiano Giovanni Bragolin dipinse una serie di quadri chiamati “Crying Boy” in cui venivano sempre rappresentati bambini in lacrime. Esistono tantissime versioni di questi quadri, ma ciò che lascia più attoniti sono le storie e i racconti macabri che ruotano attorno ad essi. Pare che ci siano stati tantissimi ritrovamenti di questi quadri dannati all’interno di case distrutte dalle fiamme. L’aspetto inquietante? Gli unici oggetti a essere stati rinvenuti intatti e in perfette condizioni all’interno di queste abitazioni risultavano essere proprio i dipinti che ritraevano visi di bambini in lacrime. Il caso divenne di dominio pubblico, seminando il panico, tanto che un quotidiano britannico, il The Sun, organizzò dei falò di massa per dare fuoco a queste opere. Ad oggi, secondo alcuni scettici, i quadri potrebbero essere stati dipinti con una vernice contenente un ritardante di fiamma, che impedirebbe loro di bruciare a contatto con il fuoco. Questa ipotesi smentirebbe la natura inquietante dei dipinti, ma chi può dirlo? Magari ci troviamo davvero di fronte a dei quadri dannati e infestati, o magari è tutto frutto della fantasia dell’uomo.

Fonte immagine in evidenza: Wikimedia Commons (sailko)

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