Credenze popolari e superstizioni sono alla base della cultura giapponese; non sorprende, infatti, l’interesse del Giappone per questa dimensione del soprannaturale e dell’ignoto. Questo interesse per le superstizioni, però, può trasformarsi facilmente in terrore e paura, portando la popolazione giapponese a mantenere le distanze da certi luoghi per timore di entrare in contatto con spiriti maligni che abitano questi posti, i quali potrebbero perseguitare chiunque osi avvicinarsi. Ecco i 3 luoghi più infestati del Giappone che non dovresti mai visitare.
1. La magione Himuro

Questa antica magione, presumibilmente situata fuori Tokyo tra le rigogliose foreste del Sol Levante, è stata per secoli la dimora della famiglia Himuro, una famiglia molto ricca ma che si macchiò di crimini a dir poco agghiaccianti. Secondo la leggenda, la famiglia Himuro era convinta che sotto la loro dimora ci fosse una sorta di portale che permetteva agli spiriti maligni di accedere al nostro mondo per portare sventure e disgrazie. Con il fine di tenere questi spiriti lontani dal mondo dei vivi, la famiglia era solita compiere un rituale sacrificale ogni 50 anni. Tramite questo rituale, la famiglia provvedeva a rinnovare il sigillo in modo tale da mantenere il portale chiuso. Ma come venivano rinnovati questi sigilli? Gli Himuro sceglievano una ragazza da crescere e la allevavano in totale isolamento dal resto del mondo. Raggiunta poi l’età necessaria, la ragazza veniva scortata nel giardino della magione e legata con cinque corde a cinque buoi. I buoi, correndo in direzioni opposte, conducevano la povera ragazza incontro a una morte violenta e dolorosa. Per concludere, la famiglia utilizzava quelle corde intrise del sangue della fanciulla per rinnovare il sigillo. Intorno agli anni ’80, però, la giovane fanciulla destinata a diventare la prossima vittima sacrificale, contro ogni aspettativa, si innamorò di un uomo (che secondo alcune versioni della leggenda sarebbe proprio uno dei figli della famiglia). Il capostipite, messo al corrente della situazione e resosi conto di non poter portare a compimento il rituale, prese una Katana e massacrò la sua intera famiglia per poi togliersi la vita. In seguito a questo bagno di sangue, nella magione iniziarono a verificarsi strani fenomeni: vennero rinvenuti all’interno della dimora i cadaveri di alcuni esploratori con polsi e gambe legati, schizzi di sangue fresco sulle pareti e si dice che la notte si possano sentire le grida delle vittime sacrificali. Non è nota l’ubicazione precisa della magione Himuro ma una cosa è certa: anche se si conoscesse la posizione, nessuno oserebbe avvicinarsi a uno dei luoghi più infestati del Giappone.
2. L’appartamento 2283

L’ultima storia ha luogo ad Okinawa, nei pressi della base aerea militare di Kadena. Protagonista del racconto e di fenomeni paranormali è l’appartamento 2283, situato in un’area residenziale della base. L’appartamento era riservato ai militari di un certo rango e ai loro cari, ma a causa di fenomeni inspiegabili, questa struttura da decenni è adibita soltanto a magazzino per la vicina sede USO (un ente che si occupa di forniture per militari). Proprio per gli strani fenomeni documentati, però, l’appartamento si è trasformato anche in attrazione turistica; infatti, al suo interno si svolgono tour guidati per coloro che hanno un particolare interesse per l’occulto. Proprio durante queste visite, diverse persone sono state testimoni di episodi inquietanti: è stata segnalata la presenza di macchie di sangue, ad esempio. I visitatori, inoltre, hanno potuto constatare come la temperatura della casa fosse estremamente bassa anche in estate e, più e più volte, si potevano udire pianti e urla che accompagnavano le visite guidate. Gli strani eventi e i numerosi episodi paranormali segnalati in questa abitazione hanno alimentato l’idea tra gli abitanti di Okinawa che l’appartamento possa essere uno dei luoghi più infestati del Giappone. Per questo motivo, preferiscono evitarlo per timore di essere coinvolti in esperienze paranormali indesiderate.
3. Le rovine del tempio Dōryō-dō

Spostiamoci ad Hachiōji, città nell’area metropolitana di Tokyo, zona in cui è situato il tempio Dōryō-dō. Inizialmente utilizzato da viaggiatori e samurai come area di sosta in cui rifocillarsi e riposare, è diventato poi uno dei luoghi più infestati del Giappone, estremamente famoso tra gli amanti dell’occulto e del paranormale. La notorietà di questo luogo ha cominciato a crescere a partire dal 1963, quando un’anziana donna di 82 anni, custode del tempio, venne assassinata da un ladro in cerca del denaro delle offerte. Esattamente 10 anni dopo, il tempio fu nuovamente protagonista di una disgrazia. Nei pressi del tempio Dōryō-dō, infatti, venne rinvenuto il corpo di una giovane studentessa della Rikkyo University di Tokyo. In seguito alle indagini, emerse che la studentessa intratteneva una relazione clandestina con il suo professore, Oba Hiroshi, il quale fu l’artefice dell’omicidio della ragazza dopo che quest’ultima gli confessò di essere incinta. Dopo il terribile gesto commesso, Oba Hiroshi si tolse la vita insieme a sua moglie (estremamente devota al marito) e ai suoi figli (probabilmente costretti dalla madre). Nel 1983 un incendio danneggiò il tempio a tal punto da essere poi demolito dalle autorità locali. Oggi, gli abitanti di Hachiōji credono che questo tempio sia uno dei luoghi più infestati del Giappone e gira voce che si possa ancora sentire il pianto disperato dell’anziana custode e della giovane studentessa provenire dalle rovine del tempio.
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