Immagini IA: Disney e Universal contro Midjourney per copyright

Immagini IA: Disney e Universal contro Midjourney per copyright

Le immagini generate dall’IA  finiscono sotto la lente d’ingrandimento di Hollywood

Oltre agli evidenti benefici, l’avanzamento dell’intelligenza artificiale porta con sé anche varie problematiche legate alla sua integrazione nei diversi ambiti della nostra quotidianità, soprattutto quelli connessi alla creatività. La questione è molto spinosa, come dimostrano le numerose polemiche sorte in più occasioni e riemerse di recente, in seguito all’importante azione legale intrapresa da Disney e Universal contro Midjourney.

Intelligenza artificiale e copyright: il caso Studio Ghibli

Le prime criticità in relazione alla possibile violazione dei diritti d’autore si erano già presentate con la generazione di immagini IA in stile Studio Ghibli, promossa da ChatGPT qualche tempo fa. Era stata rievocata, in quella circostanza, la reazione del fondatore del famoso studio cinematografico di film d’animazione giapponese, il regista e disegnatore Hayao Miyazaki, che pochi anni prima si era detto «disgustato» alla vista di alcune delle prime animazioni prodotte dall’IA e aveva bollato la produzione di arte da parte dell’intelligenza artificiale come un «insulto alla vita».

Midjourney nel mirino di Disney e Universal

Ora, una nuova piattaforma del settore finisce sotto i riflettori per un caso analogo: Midjourney. La startup di San Francisco, infatti, è stata citata in giudizio da due dei maggiori studios di Hollywood, Disney e Universal, che hanno unito le forze per proteggere le proprie creazioni.

Cos’è Midjourney e come funziona il generatore di immagini IA

Fondata da David Holtz nel 2022, Midjourney è una piattaforma di intelligenza artificiale generativa e si occupa della creazione di immagini a partire da descrizioni testuali (i prompt). Quanto più il prompt risulta dettagliato, tanto più l’immagine offerta è fedele a ciò che l’utente ha in mente. In pochi secondi, infatti, Midjourney propone al fruitore 4 immagini, cosicché questi possa scegliere quella che più si avvicina alla sua idea, oppure chiedere all’intelligenza che vengano applicate delle variazioni, o finanche richiederne una versione più definita. Si capisce che l’accuratezza è ciò che contraddistingue la piattaforma, che ha fatto passi da gigante negli ultimi anni tanto che, nel 2023, i deepfake sull’arresto di Trump divennero virali perché estremamente realistici.

Le accuse contro la piattaforma

Secondo le carte, Midjourney avrebbe generato immagini raffiguranti diversi personaggi di proprietà dei due colossi dell’intrattenimento e coperti dal copyright. Parliamo di figure iconiche appartenenti ai cataloghi di Disney e Universal, quali i Simpson, i protagonisti di Star Wars (Darth Vader e Yoda in prima fila), i Minions, Iron Man, Buzz Lightyear e molti altri.

Le due majors hollywoodiane, inoltre, sostengono che la piattaforma abbia sfruttato tali immagini a scopo promozionale, per incrementare la propria base di utenti e generare profitto.

Le possibili conseguenze legali

Si tratta, insomma, di imputazioni molto pesanti che, qualora dovessero essere confermate in sede giudiziaria, si tradurrebbero in enormi danni economici per Midjourney, che sarebbe costretta a risarcire i due studios con un assegno piuttosto salato.

Perché le immagini generate dall’IA preoccupano l’industria creativa

Considerando la rapidità con cui l’intelligenza artificiale fa progressi, è chiaro che il futuro per i settori artistici, e non solo, si prospetti non proprio roseo a causa della minaccia che costituisce questa tecnologia per la creatività umana.

È per tale ragione che questa iniziale azione da parte di realtà leader nel mercato mondiale rappresenta un importante precedente, e un punto di partenza ben definito per un’eventuale regolamentazione di questo strumento, sebbene i motivi alla base di questa mossa siano più orientati alla difesa di precisi interessi economici piuttosto che alla protezione del lavoro umano.

Ad ogni modo, solo il tempo dirà se l’equilibrio tra innovazione tecnologica e tutela dei diritti sarà davvero possibile. Ma una cosa è certa: il dibattito è appena iniziato.

Fonte Immagine: Pixabay (herbinisaac)

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A proposito di Claudia

Studentessa di Lingue, Letterature e Culture dell'Europa e delle Americhe. Mi appassionano il cinema, la musica, la lettura e tutto ciò che racconta il presente.

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