Videogiochi e capacità cognitive: qual è la relazione?

Videogiochi e capacità cognitive: qual è la relazione?

I videogiochi sono da sempre stati oggetto di controversie e dibattiti, in particolar modo quando si tratta dei loro effetti non solo sulla salute mentale ma anche sulle capacità cognitive. Come l’ex ministro Calenda, molti sono gli italiani e adulti in generale,  a pensare che i videogiochi rallentino l’apprendimento e che a lungo andare possano causare problemi cognitivi, ma non è affatto così. Diversi studi hanno dimostrato quanto i videogiochi abbiano effettivamente aiutato i giovani (e non solo), sia nello sviluppo del proprio cervello ma anche ad affacciarsi a un mondo completamente nuovo, “alleggerendo” la realtà in cui vivono. Proprio per questo, quando si parla di videogiochi e capacità cognitive bisogna tener conto di una pluralità di informazioni, sia positive che non.

5 vantaggi dei videogames

Qui di seguito analizzeremo i vantaggi principali che i videogiochi possono portare, e quindi valutare se effettivamente il rapporto tra videogiochi e capacità cognitive sia sano o del tutto sbagliato.

  • Aumento della concentrazione: diversi giochi richiedono una concentrazione intensa e/o costante. Questo allenamento continuo della concentrazione può tradursi in un miglioramento delle abilità di focalizzazione che si estende a diversi ambiti della vita, tra cui studio e lavoro;
  • Miglioramento della memoria: i videogiochi hanno un grande potenziale nel migliorare la memoria del giocatore. Molti di questi infatti richiedono ai giocatori di ricordare dettagli e informazioni importanti, e questo esercizio della memoria non può che non rafforzare quest’ultima, in particolar modo la memoria a breve termine. La memoria è uno degli elementi più importanti delle capacità cognitive ed è un’abilità necessaria e fondamentale per l’apprendimento;
  • Capacità di risoluzione dei problemi: molto spesso i videogiochi contengono delle sfide complesse che richiedono una risoluzione creativa e/o logica. Questo aiuta sicuramente i giocatori a “uscire fuori dagli schemi” col proprio pensiero, per tentare di risolvere queste sfide in modo rapido ed efficiente;
  • Socializzazione e comunicazione: tantissimi videogiochi sono online e multiplayer, ciò significa che il giocatore interagisce con altri, favorendone quindi sia la socializzazione che la comunicazione. Questo aspetto è particolarmente importante in un’epoca in cui la comunicazione (e altre abilità) digitale diventa sempre più prevalente;
  • Gestione dello Stress: i videogiochi offrono un’esperienza di fuga dalla realtà, consentendo ai giocatori di entrare in un mondo completamente nuovo per potersi rilassare e svagare, ignorando temporaneamente le problematiche della vita;

Videogiochi e capacità cognitive: sono quindi dannosi all’uomo?

La risposta è no. Tuttavia bisogna sottolineare come per qualsiasi cosa nella vita, che la moderazione è importante e necessaria: passare troppo tempo davanti a uno schermo può avere degli effetti avversi non solo sulla salute mentale ma anche fisica. È importante quindi riuscire a equilibrare il tempo trascorso a giocare, con altre attività di tutti i giorni. I videogiochi, se utilizzati in modo responsabile, possono sicuramente aiutare a migliorare le proprie capacità cognitive.

Interessante, inoltre, è come alcuni videogiochi (d’azione o di realtà virtuali) possano anche migliorare le capacità motorie: ci sono infatti diversi giochi che richiedono dei movimenti precisi che possono migliorare la coordinazione occhio-mano e quindi a lungo andare, migliorare le abilità motorie e non solo le capacità cognitive.

Fonte immagine in evidenza: Pixabay

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