Crash Team Racing: Nitro Fueled | Recensione

Crash Team Racing: Nitro Fueled | Recensione

Activision nel corso del tempo ha riportato in auge le due saghe platform di cui aveva preso i diritti tempo addietro: Crash Bandicoot e Spyro the Dragon, portando una remastered per entrambe le trilogie originariamente solo su PlayStation. Non sorprende quindi un ritorno anche della proposta “kart” del marsupiale, con Crash Team Racing: Nitro Fueled.

Trasformare un pianeta in un parcheggio: Crash Team Racing Nitro- Fueled

Crash Team Racing: Nitro Fueled è una remastered dell’originale Crash Team Racing per PlayStation One, sviluppato da Beenox per PlayStation 4, Xbox One e Nintendo Switch nel 2019, quest’ultima è la versione di cui parleremo. Oltre alle corse classiche il gioco offre una modalità avventura con tre livelli di difficoltà ossia facile, medio e difficile, in cui affronteremo diverse gare per poter gareggiare contro e fermare Nitros Oxide, che vuole trasformare il mondo… in un parcheggio.
La modalità storia offre 22 piste in cui gareggiare, in cui potremo prendere tre collezionabili diversi:
– La coppa: per ottenerla dovremo semplicemente arrivare primi ed è ciò che ci servirà per poter avanzare per sfidare i boss delle varie aree, che ci daranno chiavi per sbloccare i 5 hub del gioco e una volta ottenute tutte, poter sfidare Oxide la prima volta.
– Il gettone CTR: per prenderlo dovremo trovare nella pista le tre lettere del gettone e vincere successivamente la gara.
– Tornano le reliquie, che una volta ottenute tutte ci permetteranno di sfidare il boss finale una seconda volta, se prese d’oro o di platino porteranno il completamento al 101%. Le prove a tempo qui daranno un bonus di 10 secondi se verranno prese tutte le casse.
Ci sono anche le arene, quattro in totale nella modalità avventura, che ci daranno i gettoni CTR viola. Una volta ottenuti tutti i gettoni di uno specifico colore, potremo affrontare le sfide delle gemme, che consistono in quattro gare nelle quattro piste di quegli specifici gettoni.
La nuova veste grafica rende giustizia ai vari hub, che ora contengono un piccolo collezionabile in più da prendere sfruttando la struttura di questi livelli che altrimenti sarebbero solamente di passaggio.
Il gameplay è rimasto quasi invariato, con una sola differenza: mantenere il turbo ora può portare a un Super Boost, che si potrà notare dalle fiamme blu che verranno fuori dal veicolo. Inoltre, usufruire del turbo è stato reso più facile con dei piccoli indizi visivi sulle ruote oltre che dai tubi di scappamento dei kart.
Tutte le piste ricatturano l’essenza di ciò che era il gioco ai tempi, dando un aspetto più moderno ma senza renderle estranee ai giocatori che tornano 20 anni dopo. Ma questi non sono gli unici cambiamenti.

Pronti alla partenza… per un anno circa

Il gioco nel giro di circa un anno è diventato gigantesco. Ogni mese, da luglio 2019 a marzo 2020, c’è stato un Grand Prix a tema a cui i giocatori potevano partecipare per ottenere vari premi riempiendo una barra Nitro nel corso dell’evento. Ogni Grand Prix portava un nuovo tracciato, personaggi, skin e vari accessori nuovi da ottenere semplicemente gareggiando, oltre ad avere due classifiche, una con punti guadagnati in gare online, una che conteggiava i punti Nitro.
Tra questi aggiornamenti c’è stato il ritorno dei tracciati, arene e personaggi di Crash Nitro Kart, tentativo di riportare la formula di Crash Team Racing su PlayStation 2. Unico difetto di questi tracciati è la mancanza dell’effetto “anti-gravità” che c’era nell’originale, ma sono state adattate comunque adeguatamente. Ci sono inoltre diverse piste originali, come quella ispirata a Crash Bandicoot 3: Warped o una per la collaborazione con Spyro the Dragon.

È stata aggiunta la modalità Caccia agli Anelli, in cui riceveremo un tempo limite che, per poterlo estendere, dovremo passare attraverso degli anelli posizionati nei vari tracciati del gioco. È una modalità estremamente veloce e frenetica, che aggiunge una buona sfida a un gioco già bello pieno.
Altre due differenze sono la presenza della personalizzazione del kart e del Pit Stop, nel quale potremo acquistare personaggi, skin e componenti del kart. L’acquisizione di monete wumpa, la valuta del gioco, è estremamente lenta, infatti è stata monetizzata: potremo acquistare monete wumpa se vorremo. Il sistema di monetizzazione non è granché, ma fortunatamente non è necessario utilizzarlo per poter prendere ciò che vogliamo, tuttavia gli oggetti nel negozio sono casuali e potremo cambiare “rotazione del negozio” due volte al giorno per vedere se esce qualcosa che ci piace.
A marzo fu concluso il supporto del gioco, con una conferma di ciò avuta il settembre di quello stesso anno. Ci sono diverse aggiunte che si volevano fare e personaggi che, per chi conosce la serie, probabilmente sarà sorpreso di non vedere, ma Beenox era richiesta altrove, per dare supporto al team dietro Crash Bandicoot 4: It’s About Time!
La versione Nintendo Switch soffre rispetto alle altre versioni del gioco di caricamenti molto lenti, sia nei menù che nel caricamento dei livelli. Anche la scelta del personaggio carica così lentamente da richiedere diversi secondi solo per poterlo vedere sul kart… o il kart stesso.

Crash Team Racing: Nitro Fueled: In conclusione

È un peccato vedere un gioco così promettente fermarsi così presto, ma è stata comunque un buon percorso quello di Crash Team Racing: Nitro Fueled, non è semplicemente nostalgia, è un vero e proprio tributo a un pezzo di storia del franchise con quel qualcosa in più che solo Beenox probabilmente poteva offrire. Purtroppo il gioco non ha più una community online attiva, ma è comunque un divertentissimo racing game, con un’enorme quantità di contenuti che vi terrà occupati e intrattenuti per tanto tempo.

Fonte immagine di copertina: prodotto sul sito Nintendo

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