Psicologia del level design: perché influenza l’esperienza di gioco

Psicologia del level design: perché influenza l'esperienza di gioco

Il videogioco è il prodotto finale di un lavoro sfaccettato e complesso svolto su più elementi che possono essere riassunti in cinque pilastri dello sviluppo: il game design, la programmazione, la grafica, l’audio e l’UX e UI (user experience ed interfaccia). Tra queste fasi si studia e si sviluppa la psicologia del level design che influisce sulla percezione del gioco e sul coinvolgimento del videogiocatore. È il passaggio cruciale che fa funzionare il gioco creandone esperienza, atmosfera, intuitività e longevità

Psicologia del level design: che cos’è e come ci suggestiona

La psicologia del level design è letteralmente lo studio psicologico che viene fatto sul design di un videogioco con l’obiettivo di trovare le strategie migliori che tengano insieme l’idea e lo stile iniziale del videogioco con gli elementi in grado di influenzare l’esperienza di gioco e la suggestione del futuro videogiocatore. Quando il team di sviluppo conosce le basi psicologiche del comportamento umano creano esperienze di gioco immersive e profondamente emotive, quindi non solo un leggero intrattenimento. 

Chiaramente, il level design con la sua psicologia può variare in base alla tipologia di gioco da sviluppare, ma generalmente si tiene conto di quattro aspetti fondamentali:

Il gameplay

Deve esserci un bilanciamento tra momenti di azione, tensione ed esplorazione per tenere l’attenzione ed il coinvolgimento del videogiocatore sempre alto. Anche le meccaniche devono essere introdotte man mano, alzando gradualmente la difficoltà del gioco.

Lo storytelling

Tutti gli elementi visivi e sonori sono parte dello storytelling di un videogioco, ma in questo caso quello ambientale è quello in cui bisogna raccontare la storia attraverso i dettagli. Un livello di gioco attraverso il colore, la disposizione degli oggetti, il luogo in cui i personaggi si trovano e la spazialità di questi, aggiunge emotività e profondità alla storia che si sta raccontando.

La meccanica

La meccanica di gioco è un altro elemento fondamentale che va bilanciato bene per non creare frustrazione nel videogiocatore. Ad esempio, un buon bilanciamento di avvisi uditivi e un buon utilizzo di luci, colori e geometria permettono un’esplorazione ed un’esperienza scorrevole senza creare confusione e perdita di tempo nelle meccaniche di gioco.

La giocabilità

Aggiungere aree nascoste, easter eggs e possibilità di combinare creativamente le meccaniche di gioco, rendono un videogioco longevo, in quanto creano nel videogiocatore una voglia crescente di continuare per scoprire sempre di più di quel mondo e di quella storia.

Psicologia del level design: perché funziona?

L’istinto dell’essere umano reagisce a colori, suoni e spazio prima ancora che il giocatore ne prenda coscienza e fa leva su quello che il cervello ha assimilato ed imparato a collegare nel corso della vita (ad esempio il colore rosso è associato al danno). Inoltre, la strategia dell’ottenimento di ricompense sviluppa una sensazione positiva, di soddisfazione, che spinge naturalmente il videogiocatore a continuare per ottenere altre ricompense e/o diventare più forte.

Videogiochi che la psicologia del level design ha reso iconici

Un buono studio in pre-produzione ed un level design bilanciato hanno creato capolavori del mondo videoludico che insegnano le regole giocando senza essere troppo didascalici, senza essere né troppo lineari né caotici e sfruttando lo spazio ambientale per suscitare meraviglia, paura, malinconia. Per esempio: Super Mario Bros.World of Warcraft, Dishonored 2Celeste, Half-Life 2, Resident Evil 4, Dark Souls, The Last of Us, The Legend of Zelda: Breath of the Wild, Hollow Knight, Red Dead Redemption 2, Death Stranding, Silent Hill 2 e tanti altri.

 

Fonte immagine di copertina: Freepik 

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