Analisi de Juan José Millás, El Orden alfabético: tra realtà e sogno

Juan José Millás, El Orden alfabético: tra realtà e sogno

Juan José Millás è uno scrittore spagnolo nato a Valencia nel 1946. Nel 1974 pubblica il suo primo romanzo, Cerbero son las sombras, che ottiene un’ottima recensione da parte della scrittrice Carmen Martín Gaite. Successivamente, Millás pubblica El jardín vacío e Papel mojado, primo libro diretto ad un pubblico giovanile. Nel 1990 riesce a vincere il Premio Nadal con il libro La soledad era esto e, consolidata la fama come scrittore, intraprende la carriera di giornalista, lavorando per El País. Nel 1998 esce El orden alfabético, pubblicato da Alfaguara, che vende più di 70.000 copie e vince il Premio de la crítica de la Asociación de escritores y críticos de Valencia nel 1999, anno di pubblicazione di No mires debajo de la cama.

El orden alfabético di Juan José Millás: tra realtà e sogno

Con El orden alfabético, Millás permette al lettore di immergersi nella dicotomia tra quella che è la realtà empirica di tutti i giorni e il mondo immaginario, creato dalla nostra mente. Il libro ha una chiara divisione in due parti: nella prima, il protagonista, un bambino di nome Julio, durante una malattia, immagina una realtà parallela in cui tutto sembra normale, fin quando i libri non iniziano a prendere il volo e a scappare via. Questa fuga comporterà in seguito la sparizione prima delle parole e poi delle singole lettere, come avviene con la parola tavolo, sparita dal vocabolario delle persone, le quali non riescono più a pronunciarla, decidendo così di sbarazzarsi dell’oggetto stesso. A poco a poco spariranno anche le parole forchetta e coltello, costringendo le persone a ritornare ad una condizione animalesca, dovendo mangiare con le mani. Con la sparizione delle lettere, invece, le parole si modificano così come l’oggetto a cui queste ultime si riferiscono. Quello in cui Julio si trova, quindi, è un mondo governato dal Caos, dove ormai niente è come prima. Al risveglio, il protagonista, per accettare di trovarsi nella realtà di tutti i giorni, decide di rivolgersi all’enciclopedia del padre, così da poter trovare l’ordine perfetto delle cose, ovvero l’ordine alfabetico.
Nella seconda parte Julio, ormai adulto, si rende conto di star vivendo una vita che non lo soddisfa, capendo forse di essere ancora in quella realtà immaginata da bambino. Si crea così una vita fittizia, in cui ha una moglie e un figlio; tuttavia ben presto si renderà conto che questa situazione di insoddisfazione non appartiene solo a lui, ma è condivisa anche dalle persone con cui entra in contatto. Ed è solo alla fine del libro che Julio deciderà di rifugiarsi in quel posto dove già una volta aveva trovato riparo, l’unico posto dove tutto segue un ordine preciso: l’enciclopedia.
El orden alfabético è quindi un libro ai limiti della realtà, il cui obiettivo è sottolineare l’importanza del linguaggio per designare le cose che ci circondano, senza il quale vivremmo in un mondo governato dal Caos.

Analisi de El orden alfabético

El orden alfabético viene scritto da Millás in un momento storico delicato per la Spagna: ci troviamo infatti nel periodo della Transición, in cui, dopo quarant’anni di dittatura, il paese si adopera per accogliere la democrazia. Una fase di crisi, insomma, che si riflette indubbiamente nella letteratura. Infatti Millás, con questo libro, come anche in Papel Mojado, racconta di una crisi d’identità: l’uomo non si ritrova nella realtà che lo circonda e cerca rifugio altrove. Con Papel Mojado, ad esempio, troviamo la storia di un uomo che cerca disperatamente di essere uno scrittore nonostante non scriva ed è per questo che ruberà l’identità di un suo caro amico, scrittore di successo. Con El orden alfabético, invece, l’uomo non si accontenta più di scrivere e cerca direttamente riparo nella letteratura, o meglio nell’enciclopedia. Per questo motivo, Millás sottolinea l’importanza della scrittura, intesa come realtà parallela. Tuttavia, quest’ultima, rimarrà comunque una realtà fittizia.

Fonte immagine: Amazon

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