Classici di letteratura spagnola: 3 da conoscere

Classici di letteratura spagnola: 3 da conoscere

Il repertorio della letteratura spagnola è davvero molto vasto, caratterizzato da numerose fasi che hanno dato vita a tanti generi e ai loro rispettivi autori. Ci sono però dei classici, in particolare quelli fioriti durante il celebre Siglo de Oro, che è fondamentale conoscere.

Breve storia della letteratura spagnola: dalle origini al romanzo

Dalla lirica mozaraba al mester de clerecía

Per ripercorrere la storia di questa cospicua produzione bisogna partire dalle origini e fare riferimento alla lirica mozaraba, un insieme di canzoni scritte dai cristiani in lingua proto-spagnola. Il poema epico sorge intorno al 1100, stesso periodo a cui si attribuisce la stesura del Cantar de Mío Cid. Nei conventi, invece, nasce il mester de clerecía, poemi di argomento religioso. Uno dei primi poeti spagnoli di rilevante importanza è sicuramente Gonzalo de Berceo, con i suoi Milagros de Nuestra Señora.

La nascita della prosa e del teatro

Successivamente, nasce una nuova prosa, come il Libro de buen amor di Juan Ruiz. Il Romance, invece, prevede composizioni di poesia colta dalla forte musicalità, come la famosa chanson de geste. Si arriva poi alla nascita della prosa, che dà vita a due grandi scenari: quello del romanzo e quello teatrale. Si sviluppano diversi generi di romanzo, come quello cavalleresco (con l’importante Amadis de Gaula) e quello picaresco (con El lazarillo de Tormes), senza dimenticare il romanzo pastorale. Anche il teatro ha noti esponenti, da Lope de Vega a Calderón de la Barca, fino alla Generazione del ’98 con Miguel de Unamuno.

Di fronte a una produzione così imponente, ecco 3 classici della letteratura spagnola da conoscere assolutamente.

3 classici della letteratura spagnola in sintesi

Le opere che seguono sono considerate pietre miliari non solo della cultura spagnola ma della letteratura mondiale. Tutte e tre appartengono al periodo di massima fioritura artistica e letteraria della Spagna, il Siglo de Oro.

Opera e autore Anno e genere
Don Quijote de la Mancha di Miguel de Cervantes 1605-1615, Romanzo moderno
La Celestina di Fernando de Rojas 1499, Commedia umanistica / Romanzo dialogato
La vida es sueño di Pedro Calderón de la Barca 1635, Dramma teatrale barocco

Don Quijote de la Mancha di Miguel de Cervantes

Pubblicato in due parti (la prima nel 1605, la seconda nel 1615), è un capolavoro letterario del celebre Miguel de Cervantes, considerato da molti il più grande scrittore spagnolo. La sua importanza è tale che l’ente per la diffusione della cultura spagnola nel mondo, l’Instituto Cervantes, porta il suo nome. Il protagonista è Don Quijote de la Mancha, un gentiluomo così appassionato di romanzi cavallereschi da confondere la fantasia con la realtà. Si convince di essere un cavaliere errante e, durante il suo cammino, persuade un contadino, Sancho Panza, a fargli da scudiero. Come ogni cavaliere, dedica le sue imprese a una dama: la contadina Aldonza Lorenzo, da lui ribattezzata Dulcinea del Toboso. Don Quijote si ritroverà a combattere avversari immaginari, risultando sempre sconfitto, fino a quando la delusione gli permetterà di ritrovare la sanità mentale, poco prima di morire. Questo è uno dei classici della letteratura spagnola che ha lasciato un’impronta indelebile, fondando di fatto il romanzo moderno.

La Celestina di Fernando de Rojas

Pubblicata per la prima volta nel 1499 e attribuita a Fernando de Rojas, La Celestina (titolo originale: Tragicomedia de Calisto y Melibea) racconta la tragica storia di Calisto e Melibea. Calisto, un giovane dell’alta borghesia, si innamora perdutamente di Melibea ma viene da lei rifiutato. Deluso, si lascia convincere dai suoi servitori, Parmeno e Sempronio, a ricorrere ai servizi della vecchia mezzana Celestina. Grazie ai suoi intrighi, più che alla stregoneria, Calisto ottiene l’amore di Melibea, ma il fato ha altri piani. Una notte, mentre va a farle visita, il nostro protagonista sente una rissa in strada; decide di intervenire, ma cade da una scala e muore. Melibea, appresa la notizia, si arrampica su una torre e si getta nel vuoto. L’opera è un punto di transizione tra il Medioevo e il Rinascimento, come documentato dalla Biblioteca Nacional de España.

La vida es sueño di Pedro Calderón de la Barca

Datata 1635, siamo di fronte a uno dei classici della letteratura spagnola più importanti, appartenente al filone del teatro barocco. Scritta da Pedro Calderón de la Barca, l’opera ha come protagonista Sigismondo, figlio del re di Polonia, Basilio. Il re, dopo aver letto nelle stelle che il figlio sarebbe diventato un tiranno, lo rinchiude in una torre fin dalla nascita. I temi fondamentali di questo capolavoro sono la ricerca dell’identità, il confine labile tra sogno e realtà, la libertà e il libero arbitrio, insieme agli insegnamenti morali che l’autore cerca di trasmettere. Non resta che cimentarsi nelle sfumature di questa avvincente storia.

Fonte immagine: Feltrinelli


Articolo aggiornato il: 15/09/2025

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