Letteratura spagnola: 3 classici imperdibili
Il repertorio della letteratura spagnola è davvero molto vasto, caratterizzato da numerose fasi che hanno dato vita a tanti generi e ai loro rispettivi autori. Ci sono però dei classici che è fondamentale conoscere.
Breve storia della letteratura spagnola: dalle origini al romanzo
Dalla lirica mozaraba al mester de clerecía
Per ripercorrere la storia di questa cospicua produzione bisogna partire dalle origini e fare riferimento alla lirica mozaraba, un insieme di canzoni scritte dai cristiani in lingua proto-spagnola. Il poema epico sorge intorno al 1100, stesso periodo a cui si attribuisce la stesura del Cantar de Mío Cid. Nei conventi, invece, nasce il mester de clerecía, poemi di argomento religioso. Uno dei primi poeti spagnoli di rilevante importanza è sicuramente Gonzalo de Berceo, con i suoi Milagros de Nuestra Señora.
La nascita della prosa e del teatro
Successivamente, nasce una nuova prosa, come il Libro de buen amor di Juan Ruiz. Il Romance, invece, prevede composizioni di poesia colta dalla forte musicalità, come la famosa chanson de geste. Si arriva poi alla nascita della prosa, che dà vita a due grandi scenari: quello del romanzo e quello teatrale. Si sviluppano diversi generi di romanzo, come quello cavalleresco (con l’importante Amadis de Gaula) e quello picaresco (con El lazarillo de Tormes), senza dimenticare il romanzo pastorale. Anche il teatro ha noti esponenti, da Lope de Vega a Calderón de la Barca, fino alla Generazione del ’98 con Miguel de Unamuno.
Di fronte a una produzione così imponente, ecco 3 classici della letteratura spagnola da conoscere assolutamente.
Don Quijote de la Mancha di Miguel de Cervantes
Si tratta di un capolavoro letterario del celebre Miguel de Cervantes. Il protagonista è Don Quijote de la Mancha, un gentiluomo spagnolo così appassionato di romanzi cavallereschi da confondere la fantasia con la realtà. Si autoconvince di essere un cavaliere errante e, durante il suo cammino, convince un contadino, Sancho Panza, a fargli da scudiero, assecondando le sue follie pur restando lucido. Come ogni cavaliere, dedica le sue imprese a una dama: la contadina Aldonza Lorenzo, da lui ribattezzata Dulcinea del Toboso. Don Quijote si ritroverà a combattere avversari immaginari, risultando sempre sconfitto, fino a quando la delusione gli permetterà di ritrovare la sanità mentale, poco prima di perdere la vita. Questo è uno dei classici della letteratura spagnola che ha lasciato un’impronta indelebile.
La Celestina di Fernando de Rojas
Opera attribuita a Fernando de Rojas, La Celestina racconta la tragica storia di Calisto e Melibea. Calisto, un giovane dell’alta borghesia, si innamora perdutamente di Melibea ma viene da lei rifiutato. Deluso, si lascia convincere dai suoi servitori, Parmeno e Sempronio, a ricorrere ai servizi di stregoneria della vecchia mezzana Celestina. Grazie ai suoi sortilegi, Calisto ottiene l’amore di Melibea, ma il fato ha altri piani. Una notte, mentre va a farle visita, il nostro protagonista sente una rissa in strada; decide di intervenire, ma cade dalle scale e muore. Melibea, appresa la notizia, si arrampica su una torre e si getta nel vuoto.
La vida es sueño di Pedro Calderón de la Barca
Siamo di fronte a uno dei classici della letteratura spagnola più importanti, appartenente al filone del teatro barocco. Scritta da Pedro Calderón de la Barca, l’opera ha come protagonista Sigismondo, figlio del re Basilio. Il re, dopo aver letto nelle stelle che il figlio sarebbe diventato un tiranno dispotico, lo rinchiude in una torre fin dalla nascita. La ricerca e il recupero dell’identità sono temi fondamentali di questo capolavoro, insieme a quello della libertà e agli insegnamenti morali che l’autore cerca di trasmettere. Non resta che cimentarsi nelle sfumature di questa avvincente storia.
Fonte immagine: Feltrinelli