Cronaca di una morte annunciata di G.G.Márquez | Recensione (con spoiler)

cronaca di una morte annunciata libro

Cronaca di una morte annunciata è il titolo, tradotto in italiano,  dell’opera di Gabriel Garcia Márquez

Qual è la trama di Cronaca di una morte annunciata

La vicenda è portata avanti da un narratore anonimo che si sa essere un amico del protagonista. Santiago Nasar è al centro di una tragedia: viene ucciso dai fratelli di Ángela Vicario perché accusato di aver tolto l’onore alla giovane fanciulla. La storia di Santiago si ricostruisce tramite l’interrogatorio, nei giorni precedenti e successivi al delitto, ad alcune persone da parte del narratore anonimo. Il lettore apprende che Santiago vive con la madre, il cui nome è Placida Libero, la cuoca Victoria Guzman e la figlia Divina Flor.  

Il protagonista porta avanti la tenuta di famiglia e, la mattina in cui viene ucciso, il paese si accinge a preparare un evento importante: l’arrivo del vescovo. Santiago viene accoltellato lo stesso giorno in cui Ángela Vicario si sposa con Bayardo San Román, un nuovo residente. Questo è, dunque, il secondo evento importante a cui prende parte l’intero paese con grandi festeggiamenti.

La notte delle nozze, Bayardo scopre che la moglie non è vergine e la ripudia. I fratelli di Ángela, decisi a vendicarla, le chiedono di confessare il nome dell’uomo che le ha tolto la purezza. Poiché costretta e picchiata dalla madre, Ángela rivela il nome del colpevole: Santiago Nasar. Il mattino seguente, in cui è previsto anche l’arrivo del vescovo, Pablo e Pedro vanno alla ricerca dell’uomo, decisi ad ammazzarlo con due coltelli usati per macellare i maiali per vendicare l’insulto all’onore della loro famiglia.

I fratelli annunciano le loro intenzioni al paese che, a quel punto, non è più in festa. Pablo e Pedro sperano che qualcuno in piazza possa impedire loro d’agire. Non vogliono compiere una violenza così cruenta, pur se sentono fortemente di dover vendicare la sorella. Molti però pensano che i fratelli non arriveranno a compiere quel gesto estremo e quindi nessuno agisce per fermarli, credendo tutti che Santiago possa essere avvisato in tempo per eventualmente scappare. Gli abitanti sono troppo presi dall’arrivo del vescovo e il delitto si compie senza impedimenti.

L’opera ha un epilogo tragico: Santiago Nasar muore assassinato. I fratelli Vicario vengono imprigionati e lasciati liberi tre anni dopo perché viene loro riconosciuto il diritto d’onore, movente del loro gesto. Bayardo e Àngela, si rincontrano dopo 17 anni e lui porta alla moglie una valigia piena di lettere scritte da lei per chiedere perdono ma queste ultime non sono state mai lette da Bayardo. 

Uno sguardo all’opera di Márquez: oltre la trama

Márquez è autore dell’opera Cien años de soledad la cui rilevanza è tale da permettergli di ottenere il premio Nobel per la Letteratura nel 1982.

Cronaca di una morte annunciata è un’opera “avvincente” che “prende l’avanguardia e la rimette con i piedi per terra”.  Si tratta di un’opera che ha in sé: romanzo poliziesco, racconto lungo, reportage e tragedia. Potrebbe appartenere ad ognuno di questi generi.

Cronaca di una morte annunciata narra, già dal titolo parlante, l’inevitabile realizzarsi di un destino già scritto. Questa così riuscita narrazione si dirama in più media artistici. Non va dimenticato, infatti, l’adattamento cinematografico ad opera di Francesco Rosi che permette di trattare il dialogo tra letteratura e cinema. 

All’interno del romanzo emerge la ricostruzione di un delitto annunciato, con l’obiettivo di portare alla luce l’ingranaggio di coincidenze funeste che hanno tessuto una trappola attorno alla vittima. Vi sono delle fondamentali casualità intrecciate, insieme ad elementi premonitori: tutto è palpabile nel racconto. Il delitto è così ripetutamente annunciato da essere, alla fine, impossibile da evitare. Ogni azione si muove sotto il segno della fatalità e proprio il fato diviene il procedimento narrativo che articola l’alternanza di analessi e prolessi. Il paradigma tragico è ciò che risalta sin dalle prime pagine. Ne consegue un dominio di necessità ineluttabile: colpa, cronaca, assassinio, impossibilità di sfuggire al fato.

Fonte immagine di copertina: “Cronaca di una morte annunciata”, ET Scrittori

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