Gertrude Stein, la vita di un’autrice ribelle

Gertrude Stein: la vita di un'autrice ribelle

Una figura fondamentale per lo sviluppo dell’arte e della letteratura modernista è sicuramente Gertrude Stein.
Nata in un sobborgo di Allegheny nel 1874, in una famiglia tedesca appartenente all’alta borghesia di origini ebraiche, Stein fu una scrittrice e poetessa statunitense. Nel corso della sua vita viaggiò molto, sin da quando era giovane, cambiando spesso residenza, passando da Vienna a Parigi, per poi stabilirsi definitivamente in California, ad Oakland. Gertrude Stein compì i suoi studi al Radcliffe College, ovverosia la controparte femminile dell’università di Harvard, dove studiò biologia e filosofia. Successivamente, in seguito alla laurea, si dedicò agli studi di psicologia e medicina.

Date le condizioni agiate in cui versava, grazie alla ricchezza della propria famiglia, la Stein ebbe modo di dedicarsi completamente alla scrittura e all’arte. Quando ebbe completato gli studi, si trasferì stabilmente in Francia, dove rimase per il resto della sua vita, nel 1902. Il soggiorno a Parigi costituì una tappa cruciale per la sua attività artistica, proprio grazie al clima d’avanguardia che si respirava in Francia agli inizi del XX secolo. 
Gertrude Stein si trovò perfettamente a proprio agio in questo contesto culturale, proprio grazie alla sua personalità forte e innovativa, che si riflette inevitabilmente nella sua scrittura, alquanto peculiare e anticonformista.

Lo stile e le opere di Gertrude Stein

Lo stile artistico di Stein è una diretta conseguenza del suo modo di essere e di vivere. È infatti noto che Gertrude Stein avesse uno stile di vita che mal si sposava con le convenzioni e con il buon costume del secolo scorso.
 Apertamente lesbica, non si premurò mai, ad esempio, di nascondere né la propria la sua sessualità né la relazione d’amore con la sua segretaria, Alice Tolkas. 

Tra le opere di Stein, inoltre, rientra proprio una biografia sulla vita della propria compagna, intitolata The Autobiography of Alice B. Tolkas, proprio uno degli scritti più famosi dell’autrice. Qui Stein parla apertamente del suo rapporto con Tolkas, descrivendolo senza mezze misure e senza censura. Le due ebbero un legame d’amore che durò, seppur tra alti e bassi a causa dei ripetuti tradimenti da parte di Stein, per tutto il corso della loro vita, tant’è che oggi sono sepolte l’una accanto all’altra.

L’opera di Gertrude Stein si presenta quantomai vasta e variegata. Uno dei punti principali del suo stile è la commistione di generi e un linguaggio quantomai anti convenzionale, basato sugli stessi principi del cubismo, ovverosia sulla scomposizione. Questa caratteristica allude alla passione di Stein per l’arte e al suo rapporto con il pittore Pablo Picasso, il quale realizzerà Ritratto di Gertrude Stein nel 1906. I due si conobbero l’anno prima grazie al collezionista d’arte Henri-Pierre Roché.

Altra opera importante, che racchiude tutta la filosofia di Stein è sicuramente Tre esistenze, un romanzo che tratta della vita di tre donne che, apparentemente, non hanno nulla a che fare l’una con l’altra, ma che sono accomunate dallo stesso destino tragico.


Secondo Stein, di fatto, il triste epilogo delle tre donne è dovuto al loro fossilizzarsi alle regole dettate dalla società, alla loro impossibilità di pensare e agire fuori dalle convenzioni sociali.

A Parigi, Stein visse, oltre che con la sua compagna, anche col fratello, Leo, col quale mise insieme la prima collezione di arte cubista. Inoltre, Stein frequentò e ospitò nella sua abitazione un gran numero di scrittori e artisti, tra i quali ricordiamo Ezra Pound e Ernest Hamingway.

La vita di Gertrude Stein fu infine stroncata da un cancro allo stomaco, il 27 luglio del 1946, quando la donna aveva settantadue anni.

Fonte immagine: Wikipedia 

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