Gianluca Sabatini: un viaggio lungo La via delle perle

Gianluca Sabatini

Gianluca Sabatini, cultore della storia di Roma e navigatore del Mar Mediterraneo, è al suo terzo libro edito il Frangente Edizioni e, dopo un saggio e un romanzo storico, è la volta della narrazione di un’avventura. Si intitola “La via delle perle. Oltre i confini dell’Impero Romano” e con questo romanzo Gianluca Sabatini rende ancora una volta omaggio al mare e al viaggio.

Gianluca Sabatini e il racconto di un viaggio via mare

Se è vero che ciò che più ci consola è una buona storia, è anche vero che abbiamo un debito con gli autori del passato che ci hanno insegnato l’arte del raccontarle. Gianluca Sabatini raccoglie questa eredità e, conscio del debito nei confronti dei classici, la onora da diversi anni nei suoi libri. Ad incarnare una classicità mai abbandonata sono i suoi personaggi: Matidia, l’imperatore Adriano e l’imperatore Traiano così come il marinaio Marco sono già apparsi in “Sulle rotte dei romani” e nel romanzo storico “Adriano, Matidia e il salto nel mare” e ritornano, ancora una volta, ne La via delle perle, a testimoniare la ricchezza del mondo romano antico attraverso un’altra appassionante avventura via mare, oltre i confini dell’Impero romano fino in India, proprio sulla via delle perle e, questa volta, il racconto assume una nuova forma.

È un dialogo quello che occupa lo spazio del libro di Gianluca Sabatini e che si consuma tra il fedelissimo marinaio Marco Amemptus e la nobile Matidia, una donna amatissima dal popolo per la sua generosità ma soprattutto amante ella stessa della cultura. Attraverso le parole di Marco, che Matidia carpisce con sentimenti che vanno dallo stupore all’invidia, si districa una storia intrepida ed emozionante, ricca di tappe lungo le coste del Mediterraneo e di pericoli continui che coinvolgeranno i marinai della Xifias, la nave fatta costruire per Marco e per il suo esiguo, ma abile equipaggio.

Due sono le cose che sappiamo all’inizio del racconto: in primis che lo scopo del viaggio di Marco è la ricerca di un libro per volere di Vibia Matidia e poi che a guidarlo nell’impresa sarà l’opera di un anonimo greco-egiziano, Il Periplo del Mare Eritreo, un documento ricco di informazioni utili per l’orientamento in mare dei naviganti che riporta nelle sue note tutta la storia degli uomini di mare vissuti al tempo della Roma antica: racconti di popoli, religioni, vicende di navi e di pesca. Il Periplo del Mare Eritreo sarà l’unità di misura itineraria usata da Marco per il suo viaggio: un misto tra una bussola di carta, un ricco portolano e una vera ancora di salvezza nei momenti più difficili. Sì, poiché non basterà la protezione della dea Iside a salvare l’equipaggio da un’ingegnosa trappola messa su da un’organizzazione criminale per mezzo di Scarpaleggera, un vile scagnozzo che si intrufola silenziosamente sulla nave di Marco per nascondervi un malloppo di conii. Saranno questi conii ad attirare, come fossero calamite, le peripezie che si abbatteranno sull’equipaggio.

Ma un indizio ce lo dà anche il titolo del libro di Gianluca Sabatini, che rimanda all’itinerario del viaggio e anche al testamento di Matidia in cui Vibia aveva menzionato una collana composta da trentacinque perle: è il segno di un viaggio cominciato molto tempo prima e le cui sorti possiamo conoscere solo alla fine della lettura.

La via delle perle di Gianluca Sabatini è un romanzo originale e appassionato; leggendolo si ha la sensazione che anche scriverlo possa essere stato per Gianluca Sabatini un vero e proprio viaggio: mentale e fisico, tra le parole e lungo la storia, al fianco dei marinai e lì nel lontano Oriente in balia del mare e delle sue tempeste.

«Il mare lo aveva guarito. Il mare guarisce tutto. Ha guarito perfino me, con le armonie della sua musica»

Fonte immagine di copertina: Il Frangente Edizioni

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