La ladra di profumi, Timothy Schaffert | Recensione

la ladra di profumi

La ladra di profumi, il nuovo libro di Timothy Schaffert.

Parigi 1941, Clementine chiude con attenzione la delicata boccetta di profumo. Sa di essere l’unica capace di creare l’essenza giusta per ogni persona e per ogni occasione. Ma non questa volta. Intorno a lei la città rimbomba sotto i colpi dell’assedio nazista. Clementine è scappata a Parigi per ricominciare, dopo anni in cui ha usato l’arte profumiera per truffare le persone e ottenere da loro tutto ciò che voleva. È scappata a Parigi per sentirsi al sicuro ma ora teme che non possa essere più cosi.  Oscar Voss, un influente membro del partito nazista, si è accorto del suo talento e ha bisogno di lei per scoprire la formula di un profumo potenzialmente letale, un profumo da proporre ad Hitler come arma segreta. Clementine sente il richiamo del proprio passato, ma sa che cedere sarebbe sbagliato, e che se dovesse collaborare, la vita di migliaia di ebrei, compresa quella della sua amica Zoe, sarebbe in pericolo. Mentire è sempre stata la sua più grande dote, ma quando si ha a che fare con le persone a te più care diventa sempre tutto più difficile. Non le resta che aprire il suo laboratorio e cercare di fermare il piano di Oskar Voss, anche se questo vuol dire compiere le azioni più temerarie della sua vita e mettersi in gioco in prima persona. Solo i segreti della profumeria possono salvarla.

La Ladra Di Profumi, di Timothy Schaffert, ci porta a ritroso nel tempo e ci fa rivivere una delle pagine più dure della storia parigina. Nel 1941 Parigi era sotto l’occupazione dei nazisti ed era quindi molto diversa da ciò che siamo abituati a vederla oggi, così bella, luminosa, elegante piena di ricchezza e fascino. A quel tempo invece la popolazione parigina cercava soltanto di sopravvivere alla guerra e, nonostante tanta miseria e povertà, esistevano ancora alcuni luoghi d’intrattenimento dove tutto sembrava essersi fermato al periodo precedente la guerra frequentati spesso dai sostenitori del partito nazista. 

I personaggi sono descritti benissimo, soprattutto  Clementine, una donna che è riuscita a farcela con la sola forza di volontà, credendo sempre in sé stessa, è stata una ladra, una truffatrice e tantissime altre cose, tutto ciò che voleva essere, lei riesce a diventarlo. Ha avuto un passato molto turbolento ma grazie alla sua determinazione  è riuscita a rifarsi una vita molte volte. Caso vuole che il destino la conduca a Parigi, qui riceve l’attenzione di Oskar Voss, un membro del partito nazista, un personaggio molto particolare, meschino e dominatore che vuole sfruttare il suo talento nella creazione di profumi, in effetti è l’unica che può farlo e che potrebbe creare un profumo da sottoporre ad Hitler come arma segreta. 

Questo è un romanzo che cerca di farci vivere la storia, proprio come se viaggiassimo su una macchina del tempo insieme ai protagonisti; sono presenti descrizioni accurate della Parigi dell’epoca, nomi di vie e quartieri anche non molto noti e, non a caso, i migliori profumi al mondo vengono proprio da questa città ed è stato ancora più interessante farsi coinvolgere nella storia. Il libro non si presta ad una lettura veloce proprio perché è molto descrittivo e anche molto riflessivo, ci sono dei momenti in cui la storia prosegue lentamente ed altri in cui la storia sembra decollare, soprattutto nella prima parte. 

Se amate Parigi, i romanzi storici e volete scoprire di più su questa splendida città e – perché no?!,  anche su molte fragranze che noi oggi conosciamo, questo è uno dei libri che potrebbe fare al caso vostro. Non è una lettura leggera, bisogna dargli il giusto peso ed il giusto valore. 

“Gli uomini fanno scoppiare le guerre perché sono troppo stupidi per capire che le perderanno.”

-La ladra di profumi.

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